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70 anni del nostro amato BIKINI

08 venerdì 2016 visualizzazioni:

Il 5 Luglio è stato il compleanno di un capo intramontabile per le nostre estati: il Bikini!

Negli ultimi anni sta prendendo sempre più moda in forme, linee, fantasie e colori diversi, attirando sempre di più l’attenzione per i dettagli ma, da quel lontano 1946, il bikini è rimasto sempre il simbolo del corpo femminile e il capo preferito da indossare in spiaggia.

Sembra impossibile eppure sono già passati 70 anni dalla nascita dei bikini e, in occasione dell’anniversario, Stylight ha messo in fila una serie di modelli , attitudini e pose che si sono avvicendati nel corso delle decadi, così da fornire la giusta ispirazione per la moda da sfoggiare sotto l’ombrellone.

Nel 1946, il 5 luglio, il designer e ingegnere Louis Reard presentò un nuovo modello di costume da bagno alla piscina Molitor a Parigi e lo soprannominò Bikini.
I costumi a due pezzi non erano una novità, ma avevano fatto la loro comparsa già da tempo. Ma quello di Réard suscitò particolare scalpore per le dimensioni: scopriva una quantità di pelle senza precedenti. Un altro francese, Jacques Heim, aveva già lanciato nel 1932 un altro costume due pezzi che aveva soprannominato “Atome”, ma non aveva attirato la stessa attenzione. Agli inizi, nonostante la grande attenzione mediatica suscitata dal bikini, la maggior parte delle donne indossava il costume intero o una versione più casta del costume due pezzi.

Bikini anni ’40: scandalo!

Bikini - 1940s (Stylight)
Nel dopoguerra il bikini come era stato presentato da Réard, era ancora considerato scandaloso. I costumi a due pezzi in uso negli anni ‘40 avevano ancora una vita molto alta e spesso anche una sorta di grembiulino o arriccio che copriva l’attaccatura delle gambe.

Accessori: in un decennio di ristrettezze dovute alla guerra, il turbante era diventato popolare. Una semplice sciarpa poteva infatti essere riutilizzata per creare un accessorio glamour. A fine anni ‘30 Salvatore Ferragamo inventò le zeppe in sughero: i sandali con la zeppa sarebbero stati un must have per le passeggiate estive nel corso degli anni ‘40.

Bikini anni ’50: la ragazza col bikini

Bikini - 1950s (Stylight)
In Europa la capitale del bikini diventa la Costa Azzurra, quando la controversa Brigitte Bardot ne sfoggia uno molto succinto sulla Croisette a Cannes, nel 1953. L’anno prima era stata protagonista del film Manina, la ragazza senza veli , in cui indossava un bikini, per l’appunto Negli States, i bikini micro vengono indossati dalle pin-up più sexy, ma ad Hollywood sono considerati ancora una scelta azzardata. Jane Russell avrebbe dovuto indossarne uno per il film The French Line, ma alla fine si decise per un costume intero. La Russell aveva indossato il bikini di fronte alla crew e ammisse di essersi sentita davvero nuda. Il nylon incomincia a diffondersi nel mondo e viene utilizzato anche per confezionare i bikini.

Accessori: Negli Stati Uniti si era diffusa la cosiddetta cultura “Tiki” e “Exotica”, che portò ispirazione tropicale nell’home decor, in una reinterpretazione esagerata e kitsch influenzata dal Sud Pacifico. Il trend coinvolse anche Elvis, che avrebbe costruito una Jungle Room a Graceland. Le borse di paglia, decorate con dettagli femminili come fiori o fiocchi, erano molto di moda. Una moda partita dal basso e adottata poi dai fashion designer più acclamati. L’accoppiata perfetta? Con un paio di occhiali da sole cat-eye!

Bikini anni ’60: optical futuristico

Bikini - 1960s (Stylight)
Il bikini entra nel guardaroba di sempre più ragazze e donne. Le mutandine sono tagliate a vita bassa e in questi anni viene introdotta la lycra, un altro materiale che tornerà utile per confezionare anche i costumi da bagno. Negli Stati Uniti è tempo di Beach boys e surf culture, ma uno dei bikini più iconici di tutta la decade è stato indossato da Ursula Andress nella serie di film britannica di James Bond (Dr. No, 1962). Nel 1964, il magazine americano Sports Illustrated inizia a stampare su base annuale un’edizione speciale con una selezione di bikini. Il sottotitolo originale era per l’appunto “Nothing but Bikinis!”.

Accessori: gli swinging 60’s al loro picco swinging, non chiedono altro che un pattern optical e hanno una preferenza per i motivi geometrici. Una cuffia dal design unico e un paio di occhiali ovali con una spessa montatura danno un’aria futuristica al look. Per completare l’opera? Una posa plastica e teatrale, da eroina dei film di fantascienza.

Bikini anni ’70: crochet mania

Bikini - 1970s (Stylight)
Negli anni ‘70 il bikini si è ristretto anche di più. Un trend di quest’epoca destinato a ritornare, è quello del bikini all’uncinetto, con reggiseno a triangolo. In questa decade viene introdotto anche il tanga, con diverse storie su dove e come sia iniziata la tendenza: dalle spiagge brasiliane a quelle di Ibiza. Nel 1974 anche il designer austriaco Rudi Gernereich, responsabile anche del monokini (topless), ne ha disegnato uno.

Accessori: se il bikini si restringe, d’altro canto gli occhiali da sole diventano sempre più grandi. Anche un’icona sobria come Jacqueline Kennedy ne indossava di grandissimi durante le vacanze a Capri. Per uno stile più hippy il look viene completato da una fascia oppure da un cappello morbido a tesa larga. Un altro must have dei ’70? Gli zoccoli, preferibilmente con la zeppa.

Bikini anni ’80: neon & sgambati

Bikini- 1980s  (Stylight)
In questo decennio si diffonde la passione per l’arerobica e gli scaldamuscoli supportata dai video di fitness di Jane Fonda. Dopo un anno dedicato all’esercizio, la spiaggia era un occasione per sfoggiare un fisico atletico. Il pezzo di sotto del bikini diventa sempre più sgambato (e lo sarà anche nei ‘90), è spesso abbinato con un top a fascia e si tinge di fluo. Il look androgino anni ’80 ha un vantaggio: i capelli cortissimi, perfetti per la spiaggia.

Gli accessori: le scarpe da ginnastica e il marsupio per mantenere il look sportivo e comodo. E la colonna sonora? La si ascolta da una Boombox oppure da un Walkman versione sport.

Bikini anni ’90: il ritorno della California

Bikini - 1990s (Stylight)
Grazie a serie televisive come Baywatch o Beverly Hills 90210, le spiagge californiane tornano alla ribalta nei ’90. Del primo ci ricordiamo il mitico costume intero rosso e del secondo i trend preppy dei teenager losangelini. Piano piano i colori al neon degli ‘80 fanno spazio a colori più neutri: il leopardato? E’ una buona idea. Ci siamo ispirati all’edizione di Sports Illustrated di gennaio 1996, dove Valeria Mazza e Tyra Bank sono apparse in bikini sfoggiando il motivo animalier.

Accessori: per completare il beach look, perchè non optare per un cappellino da baseball minimal e orecchini e braccialetti che si fanno notare. E al tramonto? Introdotti negli anni ‘80 i pattini in linea hanno conosciuto un boom in questo periodo e sono perfetti per un po’ di sport sul lungomare.

Bikini Anni ’00: il focus sull’ombelico goes on

Bikini - 2000s (Stylight)
Se mostrare l’ombelico era considerato azzardato all’inizio della storia del bikini, all’inizio di questo decennio, invece, sembra quasi obbligatorio. Dopo il crop top degli anni ‘90, da Britney a JLo, è un tripudio di pantaloni a vita bassissima, piercing, e cinturine gioiello per valorizzare la vita e la pancia. Il bikini a triangolo con laccetti di ordinananza era il modello di costume base. Nelola sua versione più chic assumenva toni metallici, colori neutri o bianco.

Accessori: i cappelli. Dal cappello in paglia da cowboy al basco, al cappellino alla pescatora. Gli occhiali da sole hanno lenti colorate e fumé, sono spesso grandi e squadrati. Si può completare con un caftano corto o un pareo in coordinato con il costume.

Bikini now: ispirazione sportiva

Bikini - 2010s (Stylight)
Siamo a metà strada circa, quindi forse è presto per tirare le somme. Quest’anno il top del bikini si allaccia a portafogli dietro la schiena. Il design cher gioca con pieni e vuoti e si ispira allo sportswear, dà un look moderno al bikini nella metà degi anni ’10 del 2000. La cura del corpo e dell’anima ha visto lo yoga diventare sempre più popolare inteso come pratica sportiva vera e propria. C’è di meglio di una sessione in prossimità del mare al tramonto? Instagram-worthy! Un green juice è il drink di elezione per rinfrescarsi. Le donne esigono sempre più una rappresentazione più realistica del loro corpo: Sports Illustrated ad esempio si è adeguato e ha messo la modella tutte curve in copertina per l’edizione Swimsuit del 2016.

Accessori: gli occhiali tondi e le lenti a specchio sono tornati in questa decade. Il normcore e l’athleisure hanno reso le prosaiche ciabatte da piscina in plastica e a fascia un must have, sia per il look urbano che per la spiaggia. E da sotto l’ombrellone. Cartolina? Nah, si sperimenta con i nuovi filtri di Snapchat.

Fonte: stylight

di Alessia Morello

8/07/2016