free page hit counter

Bentornata Bralette

28 venerdì 2017 visualizzazioni:
La moda, come tutti sappiamo, non riguarda soltanto ciò che indossiamo ogni giorno per svago o lavoro, come abiti, gonne, pantaloni, jeans e quant’altro, ma riguarda da vicino anche un altro importantissimo settore: quello della biancheria intima.

 

Quello dell’intimo è un mercato florido e pieno di novità, esattamente come quello del fashion “classico” con la differenza che spesso ciò che indossiamo sotto i vestiti, lo sappiamo solo noi.

E lì ogni donna ha le sue preferenze: c’è chi adora push up e perizoma, chi i classici slip bianchi, chi non vive senza pizzo, chi sceglie sempre e comunque il puro cotone, chi indossa i collant e chi tifa per le autoreggenti, chi adora i baby doll e chi invece i body perché comodi e contenitivi.

Insomma, il mondo della biancheria è davvero vasto e complesso, ma c’è un indumento che noi tutte indossiamo sempre e comunque e che scegliamo spesso e volentieri in base alle esigenze personali di estetica, comodità, comfort: il reggiseno.

In realtà il reggiseno non è un’invenzione recente: ufficialmente è nato nel 1889 dalle mani di Hermine Cadolle, una bustaia di Parigi, ed era ben lontano da quello che noi oggi utilizziamo: il primo esemplare era formato da due triangoli di seta rosa tenuti insieme da nastri dello stesso colore da allacciare dietro la schiena. Prima ancora di questo però, già le antiche romane usavano delle fasce per contenere le proprie forme, strette da una alta cintura indossata sulla tunica. Abitudine a loro volta mutuata dalle donne del XIV secolo che usavano alzare il seno stringendone la parte inferiore con una fascia.

In ogni caso dopo il reggiseno della parigina Cadolle arrivarono i primi reggiseni imbottiti, brevettati in Germania per proteggere dagli urti le sportive, quindi quelli gonfiabili e persino quelli abbottonati davanti.

Nel corso degli anni il reggiseno ha visto modificare forme e materiali per inseguire il modello estetico dominante di quel momento storico: negli anni ’50 andavano di moda le maggiorate e il reggiseno per forza di cose, per sostenere il seno, doveva essere ben strutturato e contenitivo;
negli anni ’60 –‘70 andavano di moda le donne più minute e addirittura androgine verso la fine dei ’70, quindi il reggiseno era semplice e slim, mentre negli anni ’90 la splendida modella Eva Herzigova aveva contribuito al successo del push-up diventando testimonial del celebre Wonderbra che prometteva miracoli e che per anni molte donne hanno collezionato in tutte le fogge e in tutti i colori.

Ora però un’altra rivoluzione ha investito il mondo della biancheria femminile e del reggiseno: niente più push-up, bensì è tornata di moda la bralette.
Anche la bralette non è ovviamente invenzione dei giorni nostri, bensì è semplicemente il reggiseno più vintage che c’è, quello che usavano le nostre nonne e bisnonne negli anni 20 e 30.
Molte donne hanno accolto con gioia il ritorno della bralette perché, a differenza di molti altre tipologie di reggiseno, non stringe, non stressa, non strizza e, soprattutto, non mente: è una sorta di ritorno alla naturalezza se vogliamo.
E’ pur vero che non si tratta di un indumento intimo che tutte le donne possono indossare: per portare con nonchalance la bralette bisogna avere un seno medio/piccolo, impensabile che una donna con un seno abbondante possa indossarla perché non avendo ferretti e altri sostegni idonei, finirebbe per lasciare il seno in balia della forza di gravità. Cosa che tra l’altro, oltre che non essere il massimo dal punto di vista estetico, non giova neanche alla salute del seno.

Ad ogni modo, la bralette sta già spopolando in tutte le collezioni di intimo, sulle passerelle, sulle star di Hollywood che non perdono occasione per esibirne una colorata fuori da top e giacchini. Niente più coppe e numerazioni astruse: con la bralette o sei una small, o una M o una large.
La verità è che il successo della bralette sta proprio nella sua semplicità: diversamente dal push up è comodissima essendo priva di imbottiture e ferretti, per questo anche le donne che hanno il seno piccolo hanno detto bye bye al push-up per adottare la nuova tendenza, decisamente meno costrittiva e scomoda.

Nel 2017 la bralette, più che come indumento intimo però, assolve un po’ quello che per alcuni anni è stato il compito dei famosi crop top, infatti è una via di mezzo tra un reggiseno e un top e, a seconda dell’occasione e del materiale con cui è realizzata, può essere utilizzata anche come capo di abbigliamento vero e proprio.

Ma come si indossa?
Come già detto la bralette può avere due utilizzi: come biancheria o capo d’abbigliamento. Nel primo caso può essere indossata sotto ad una camicetta o una t-shirt o anche sotto una camicetta see-throught: lasciando intravedere la bralette creerete un sensuale effetto vedo-non vedo, ovviamente da riservare ad occasioni idonee e non certo per andare al lavoro.
La bralette può essere indossata anche sotto a canotte scollate o con schiena scoperta: lasciandola in bella vista si otterrà un look molto urban, mentre per un’occasione più elegante sarà perfetta con una gonna lunga o a un pantalone a vita alta e una camicetta o una giacca.
Come capo d’abbigliamento, molte blogger e star usano indossarla sopra ad una t-shirt bianca: è una scelta un po’ coraggiosa e per le più giovani, ma se vi piace potete azzardare il look. Se invece il tessuto è adeguato (quindi non trasparente o leggero) la si può usare anche come un normale top da abbinare a pantaloni o gonne, meglio se a vita alta se non vi va di lasciare la pancia scoperta o siete leggermente curvy.
Sulle passerelle abbiamo visto vezzose bralette in cotone con stampa floreale e volants da Altuzarra; varianti sporty con elastici logati da DKNY; in versione jacquard e ladylike da Michael Kors; in versione lolita da Miu Miu e indossata sopra la camicia da Rahul Mishra.
Da Blumarine la bralette si impreziosce di maniche lavorate; da Oscar de la Renta va in pendant con la gonna dallo stile etno-chic; da D&G diventa un vero e proprio microtop mentre da Moschino si indossa con i pants a vita alta e arricciata.

La più inusuale è forse però la bralette vista sulla passerella di Victoria Beckham che sembra ispirarsi alle tuniche greco-romane.

 

 

di Giovanna Vitacca

Image e Communication Consultant

28/07/2017