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Comfort Food nutrimento e consolazione

26 venerdì 2021 visualizzazioni:

Il cibo non è solo nutrimento: oltre a deliziare il palato, infatti, alcuni piatti e alimenti sono capaci di ristorare lo spirito e risollevare l’umore. Lo conferma Everli, il marketplace della spesa online, che ha condotto un’indagine tra gli italiani volta a indagare il rapporto tra il cibo e il buon umore e le abitudini di consumo di comfort food nella Penisola. Inoltre, per commentare le evidenze emerse e scoprire  come sfruttarne al meglio i benefici senza ripercussioni sul proprio benessere, Everli ha coinvolto la dottoressa Patrizia Di Gregorio, nutrizionista di MioDottore.

Secondo i dati raccolti da Everli, per più di 9 italiani su 10 il cibo è una forma di consolazione e conforto, alla quale si ricorre in maniera più o meno consapevole. Lo conferma anche la dottoressa Di Gregorio, che spiega infatti che “la felicità non è altro che una risposta del nostro sistema nervoso alla sollecitazione di una sostanza, la serotonina, di cui molti alimenti sono ricchi. Inoltre, la soddisfazione ricercata con il cibo – sin dal primo approccio, durante l’allattamento – è legata anche al bisogno di rassicurazione e di affetto ed è per questo, ricorda la nutrizionista, che ogni qualvolta questi vengano a mancare, si ricorre al cibo come consolazione o come fonte di appagamento e di piacere”. L’esperta sottolinea, inoltre, che “questo meccanismo è più radicato nelle donne, anche per motivi sociologici: sono loro a trascorre più tempo in cucina e a prodigarsi di più nel soddisfare i bisogni alimentari della famiglia (spesso anche la preparazione di un buon pasto viene associata alla manifestazione di affetto), inoltre, sono più inclini a collegare ricordi di situazioni piacevoli con piatti e pietanze legate alla propria tradizione familiare”.

Comfort food? Per gli italiani è salato! Meglio consumato a casa sul divano e mentre si lavora o studia

Quando si tratta di comfort food, gli intervistati tricolore tendono a scegliere cibi e piatti salati per ritrovare il buonumore (57%). In particolare, sul podio di Everli, tra gli alimenti preferiti per ritrovare il buon umore trionfa la pizza (45%), seguita da cioccolato e cioccolatini (42%) e patatine o pop corn (26%). Un gradino sotto il podio si posizionano a pari merito biscotti, merendine dolci e gelato (22%), mentre snack salati, hamburger e panini con salse (16%) chiudono la top 5 nazionale. La dottoressa Di Gregori ricorda però che, oltre al cacao, esistono numerosi alimenti vegetali ricchi di serotonina, in particolare la frutta secca, i cereali integrali, i legumi, la banana, la lattuga, i cavoli, gli asparagi e ancora pomodori e funghi.

I 10 comfort food preferiti dagli italiani
1. Pizza6. Hamburger e/o panini con salse
2. Cioccolato e/o cioccolatini6. Snack salati
3. Patatine e/o pop corn8. Torte
4. Biscotti e/o merendine dolci 8. Pasta
4. Gelato 8. Cibi fritti

Complici l’emergenza sanitaria e il maggior tempo trascorso tra le mura domestiche, è proprio la casa il luogo per eccellenza dove gli italiani consumano il loro comfort food. Ma come e quando lo fanno? Per quasi la metà degli intervistasti vince il divano (43%), mentre un terzo mentre lavora o studia da casa (33%). Non manca chi si fa tentare mentre cucina (14%), ma anche chi sceglie il letto (11%).

Tra le situazioni che più spingono gli abitanti dello Stivale a ricorrere al cibo per trovare conforto spiccano lo stress accumulato sul posto di lavoro (36%), insieme alla pura voglia di soddisfare la gola (33%). Inoltre, osservando le abitudini degli italiani nel dettaglio, emerge che la metà di loro sente il bisogno di consolarsi con il cibo almeno una o due volte a settimanala sera dopo cena, è il momento prescelto per questa routine (39%) per chiudere al meglio la giornata.

Sul tema delle occasioni di consumo l’esperta precisa che “se si tratta di alimenti vegetali, è possibile inserirli in ogni pasto, mentre per altre tipologie di cibi, è preferibile un consumo più occasionale e relegato alla fase iniziale della giornata”. La nutrizionista di MioDottore aggiunge che “il momento migliore è dunque quello della colazione che permette di avere davanti tante ore per poter bruciare le tante calorie che spesso questi alimenti apportano. In genere si tratta infatti di cibi ricchi di zuccheri e di grassi che possono regalare, a fronte di qualche minuto di piacere, chili in più e valori di colesterolo e glicemia aumentati. Inoltre, gli zuccheri semplici, anche se possono avere un effetto consolatorio al momento del consumo dell’alimento, provocano sbalzi glicemici che si traducono in cali di energia e sbalzi d’umore e dunque non hanno un effetto positivo reale sull’aumento della sensazione di felicità”.  

Gli italiani tendono a consumare più comfort food quando sono da soli, ma senza sensi di colpa

Secondo le evidenze dell’indagine di Everli, gli italiani sono più propensi a consumare comfort food quando si trovano in completa solitudine (54%) piuttosto che quando sono in compagnia (7%). Il senso di colpa sembra però non preoccuparli troppo: il 63% di loro afferma infatti di sentirsi mai o quasi mai in colpa dopo essersi affidato al cibo per curare il malumore, mentre il restante 37% si divide tra chi avverte il senso di colpa sempre e molto spesso.

Ma come ricorda l’esperta, “non è del tutto corretto pensare di poter utilizzare il cibo come unico mezzo per migliorare il proprio stato d’animo, bensì è necessario guardare all’alimentazione come ad un aspetto prioritario ai fini del mantenimento dell’efficienza innanzitutto biologica del nostro corpo. Una sana alimentazione, infatti, è alla base della prevenzione e permette non solo di avere la giusta energia per svolgere in modo attivo la propria vita, ma anche per sostenere la propria salute. Per vivere in uno stato di benessere e non solo di “assenza di patologie”, occorre salvaguardare le emozioni positive ma senza trascurare tutto il resto: un corretto apporto di macro e micro nutrienti scelti da una gamma più vasta possibile di cibi genuini e naturali è sempre la scelta più saggia”.

Le corsie dei supermercati tentano più della metà degli italiani

Interrogati su come si procurino il loro cibo di conforto, oltre la metà degli italiani (57%) ammette di farne scorta personalmente, recandosi al supermercato e lasciandosi tentare dalle delizie ben in vista sugli scaffali. Come fare, dunque a resistere? Gli abitanti dello stivale si dividono tra coloro che credono che per limitare la voglia di comfort food si debba cercare di agire alla base del problema (la maggioranza, 66%) tenendosi occupati in attività quali la lettura, lo sport o altri hobby, e i più pragmatici (1 italiano su 10), che per eliminare il rischio di qualsiasi tentazione opta per incaricare altri della propria spesa.

L’affidarsi alla spesa online, e ad un servizio come Everli, può essere quindi una valida alternativa per chi ha difficoltà a resistere alle tentazioni: grazie alla figura dello Shopper – incaricato della scelta dei prodotti direttamente tra gli scaffali del supermercato – la piattaforma garantisce agli utenti un’esperienza di totale serenità, prima, durante e dopo la spesa, riducendone ogni complessità.


Le regole d’oro sul comfort food

La dottoressa Di Gregorio, suggerisce alcuni utili accorgimenti per sfruttare al meglio i benefici del comfort food senza ripercussioni sul proprio benessere:

·       Prediligere alimenti non preconfezionati o industriali (optare per cioccolata fondente o frutta secca), concentrando gli spuntini nelle ore centrali della giornata;

·       Quando si decide di concedersi una pausa per uno spuntino, sospendere le altre attività per goderla appieno;

·       Se il comfort food prescelto non è in linea con la serie di alimenti vegetali consigliati ma si tratta di un dolcetto confezionato, meglio assumerlo rigorosamente a colazione e non nelle ore serali;

·       Cercare di accompagnare questi “cibi del buonumore” con un’abbondante quantità di acqua, ottime anche le tisane.

di Sofia D’Altrui

26/03/2021