free page hit counter

La Resilienza si impara da bambini

17 venerdì 2020 visualizzazioni:

Vademecum della Resilienza 0-6

I bambini possono imparare ad essere resilienti oggi,
e diventare gli adulti di domani capaci di autoregolazione emotiva

Il Vademecum della Resilienza 0-6, una raccolta di suggerimenti per genitori ed educatori alle prese con le conseguenze psicologiche del Covid19 nellafascia 0-6anni. L’esperienza Covid19 ci insegna che i genitori capaci di autoregolazione emotiva hanno protetto maggiormente i bambini dall’insorgere di problematiche psicologiche e comportamentali conseguenti all’emergenza Covid19. Anche una recente ricerca condotta dall’Irccs Gaslini di Genova, e pubblicata sul sito del Ministero della Salute, che ha valutato le conseguenze psicologiche del lockdown sui bambini non fa che confermare quanto i nostri esperti sostengono da tempo circa gli effetti positivi della resilienza nella funzione genitoriale. Il risultato della ricerca del Gaslini ci dice che il livello di gravità dei comportamenti disfunzionali nei figli 0-6 anni (aumento dell’irritabilità, paura del buio, risvegli notturni, difficoltà di addormentamento,disturbi d’ansia, inquietudine, ansia da separazioneè legato in modo significativo al grado di malessere con cui i loro genitori hanno vissuto l’esperienza traumatica, ossia più numerosi e importanti erano i segnali di stress nei genitori, maggiori erano i comportamenti disturbati nei bambini. Si tratta di adulti che non hanno imparato la resilienza da bambini.page1image43186624

“Il nostro modello pedagogico studia il concetto della resilienza e dell’autoregolazione emotiva da anni e su un campione di più di 12.000 bambini. Abbiamo potuto constatare che proprio durante la prima infanzia inizia il grande viaggio della costruzione della propria resilienza, quella forza interiore che ci consente di reagire molto meglio di quanto ci si sarebbe dovuti aspettare dati gli eventi della vita che ci sono capitati” commenta Margherita Fassari, Psicologa dello Sviluppo e Direttrice Alta Scuola di Formazione di Crescere Insieme Esperia “Sono i bambini che si sono autoconsolati, che hanno costruito dagli errori, che hanno reagito alle frustrazioni che diventeranno adulti resilienti e capaci di autoregolazione emotiva”.
Partiamo dalla definizione fisica della resilienza, la capacità di un oggetto di ritornare alla sua forma originaria dopo essere stato sottoposto a una forza esterna che ha cercato di modificarne le caratteristiche. In ambito psicologico questo concetto si concretizza nella capacità di stare bene, guardare al futuro con realtà e ottimismo, e mantenere un senso di controllo sulla propria vita, anche dopo il verificarsi di un evento fortemente stressante, solitamente negativo, a grande impatto emotivo e affettivo. La relazione con i nostri figli è un terreno privilegiato per la costruzione della loro resilienza. I bambini infatti imparano ad essere resilienti all’interno di un contesto in cui ci sono adulti che sono in grado di regolare le proprie emozioni (il che non significa imbottigliarle o negarle), che sono attenti al benessere dei ragazzi e ai segnali che loro mandano, soprattutto quelli impliciti, adulti che trattano i bambini e gli adolescenti con rispetto e con empatia, offrendo loro supporto emotivo quando è necessario, ma senza trasmettere un senso di sfiducia, incompetenza e inefficacia.Per costruire la resilienza, ironicamente, ci dobbiamo trovare in situazioni che mettono in discussione le nostre certezze, che fanno tremare le mura, che ci costringono ad uscire dalla nostra comfort zone.

Spesso la vita ci pensa da sola a metterci di fronte a queste situazioni, che non saremo mai comunque del tutto pronti ad affrontare.

Resilienza, infatti, non significa che alcuni eventi della nostra vita non porteranno un forte scossone al nostro albero, ma solo che le nostre radici sono forti e ben salde, e che i nostri rami sanno sempre dove puntare, anche quando sbattuti dal vento, ossia alla speranza, al ricominciare e al ricostruire.

Vediamo come possiamo contribuire a far sì che quelle radici tengano duro e che quei rami tendano al cielo.

Di seguito il Vademecum della Resilienza dedicato a genitori ed educatori per contribuire in modo determinante allo sviluppo di una nuova generazione di adulti capaci di autoregolazione emotiva.

L’IMPORTANZA DELLE SCONFITTE – Lasciamo sperimentare ai nostri bambini la frustrazione, il disagio, la sconfitta, senza cercare costantemente di salvarli dalle loro ansie e dalle loro tristezze. Questo non significa ignorare le loro difficoltà, quanto piuttosto insegnare loro come gestirle, stargli vicino mentre le attraversano e mentre scoprono che si possono governare e superare.page2image41108080

L’UTILITA’ DELL’ANSIA – Aiutiamoli a gestire l’ansia. Il nostro istinto principale sarebbe quello di proteggerli, ma avallare l’evitamento di situazioni ansiogene o addirittura agevolarlo, offrendo alternative e vie d’uscita più semplici, non fa che peggiorare la loro capacità di affrontare quell’ansia e di metterla a frutto, oltre a trasmettere un profondo senso di sfiducia nelle loro capacità.page2image41114528

L’IMPORTANZA DELLA LIBERTA’ – Facciamoli rischiare e assaporare il peso delle conseguenze, lasciamoli liberi di correre dei piccoli rischi, lasciamo loro prendere alcune decisioni, in modo che possano testare il loro problem-solving e migliorarlo per quando servirà davvero nei momenti importanti.page2image41114944

LA FORZA DEL CORAGGIO – Insegniamo il coraggio e promuoviamo un atteggiamento mentale orientato allo sviluppo e al progresso. Quando un bambino è portato a pensare “Non riesco a farlo”, trasferiamogli il concetto “Non riesci ancora a farlo.” Quell’ancora è una parola onesta di speranza e di fiducia perché non nega l’incapacità attuale, ma al contempo lascia intendere che si può evolvere, migliorare e cambiare, incessantemente.

LA POTENZA DELL’ESEMPIO – Raccontiamo loro storie di persone che non hanno desistito, di bambini e ragazzi che hanno dovuto affrontare situazioni difficili e ce l’hanno fatta, storie vere di viaggi di rinascita con i loro alti e i loro bassi, nella consapevolezza che l’esempio è sempre l’insegnante più ascoltato e seguito.

LA CAPACITA’ DI INTERVENIRE NEGLI EVENTI – Aiutiamoli ad assumersi la responsabilità di ciò che gli accade (locus of control interno), qualunque sia l’evento esterno che ci colpisce noi abbiamo sempre il potere di controllare le nostre reazioni e quindi, in un certo senso, di controllarlo indirettamente non lasciandogli potere su di noi.page3image41138608

Per informazioni o per approfondimenti/interviste con la dottoressa Margherita Fassari, Psicologa dello Sviluppo e Direttrice Alta Scuola di Formazione di Crescere Insieme:

www.crescereinsieme.org

di Sofia D’Altrui

17/07/2020