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Perché ripartire da zero è possibile: RI-SCATTI, la mostra fotografica a Milano

06 martedì 2018 visualizzazioni:

Oltre 140 fotografie scattate da 13 adolescenti di Amatrice di età compresa tra i 14 e i 19 anni, sopravvissuti al terremoto dell’agosto 2016. Vanessa Bakaj, Manuela Bonanni, Martina Capone, Roberto Spurio, Victoria Conti, Elisa Etrusco, Silvia Guerrini, Serena Natalucci, Livia Micozzi, Flaminia Bakaj, Maria Grazia Morante, Tatiana Spurio e Giorgia Paoletti sono i protagonisti della mostra organizzata per il quarto anno consecutivo al PAC Padiglione di Arte Contemporanea di via Palestro da Riscatti Onlus – l’associazione di volontariato milanese che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia – e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s. Non senza un risvolto charity. Le istantanee esposte durante la mostra, infatti, saranno messe in offerta e parte del ricavato sarà utilizzato per allestire il centro giovanile del borgo del Reatino distrutto dal terribile sisma di due anni fa.

©PAC, Milano

Perché ripartire si può, anche… “Da Zero”. “RI-SCATTI, Da Zero”, a cura di Alessia Glaviano, in programma dal 9 al 18 marzo prossimi nelle sale del PAC di Milano, è, appunto, il titolo della collettiva che raggruppa gli scatti dei 13 studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice con il coordinamento della ex giornalista del TG1 Federica Balestrieri, fondatrice di RISCATTI Onlus, coadiuvata dai volontari dell’associazione. Fotoreporter della loro stessa vita, i ragazzi raccontano senza filtri, attraverso immagini, ma anche poesie, canzoni e hashtag, che cosa significa vivere in una realtà post-sismica: dalla quotidianità della scuola prefabbricata alla vita nei SAE (Soluzioni Abitative d’Emergenza), nei container o nelle roulotte, passando per il tempo libero e gli affetti che sono sopravvissuti. 

 

Tutti i giorni a ingresso gratuito, dalle 9.30 alle 19.30
Ri-Scatti Onlus