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SFILATA ANNI ’30 NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE

03 lunedì 2016 visualizzazioni:

 Connubio Woody Allen- Karl Lagerfeld per Cafè Society

È sabato sera e la pioggia accompagna le ore. Apparentemente una serata noiosa tra amiche, che piuttosto che buttarsi tra le piste della discoteca e scatenarsi all night, decidono di coccolarsi nelle poltrone di un cinema e lasciarsi abbagliare dallo scintillio dei gioielli e la leggerezza delle piume.

Sono loro a mischiare moda e cinema senza senno? Ebbene no, è il regista Woody Allen, che le guida e le fa tuffare in uno scontro anni ’30 tra lo stile più sobrio di New York e il più fastoso di Hollywood. Incorniciando una trama apparentemente semplice, un giovane ebreo di New York che tenta la fortuna ad Hollywood contando sull’aiuto dell’ormai affermato zio, la moda accompagna le mille sfaccettature del film, ambientato nella rinascita post- Grande Depressione.

Le star femminili del cast, Blake Lively (Veronica ndr) e Kristen Stewart (Vonnie ndr), portano un’aria di freschezza, avvolte in abiti unici che la Maison Chanel ha creato su misura in tempi brevissimi. Poco il preavviso, ma sufficiente perché Karl Lagerfeld si lasciasse ispirare dalle curve sbarazzine di Vonnie e quelle più formose di Veronica e personificasse in loro lo scontro fashion degli anni ’30. Scelta netta ma ardua: stile newyorkese tendente a quello europeo-parigino o hollywodiano che non smentisce la smania di fama e sfarzosità? Morbidi e fantasiosi fiocchetti in testa o tappetti di piume che si appoggiano sulle spalle? Gonne corte e pancia scoperta, o lunghi abiti che coprono fino alla punta dei piedi? Orecchini pendenti e gioielli preziosissimi o assoluta semplicità?

In qualsiasi caso la Maison Chanel non ha deluso, ma ha raggiunto la perfezione. Non solo ha accompagnato passo a passo le riprese pronta a qualsiasi ritocco, ma ha concesso in prestito tutti i gioielli, essendo il budget del regista troppo scarso per acquistarli. Piccola curiosità? L’abito argenteo indossato da Blake Lively è realizzato con un tessuto di argento vero, e lo stesso Lagerfeld dubitava potesse cadere così bene su qualsiasi donna.

Blake Lively indossa l’abito, mentre una qualsiasi donna rimane sulle poltroncine del cinema o in un pigiamone di pile sul divano, e ammira incantata il capolavoro di Woody Allen, che per quanto possa suscitare critiche a livello cinematografico è un indiscusso connubio tra cinema e moda. Regala quell’aria sognante che racchiude in sé romanticismo e moda. Trampolino di lancio per la riscoperta del look anni ’30? Questo è tutto da vedere, ma il panorama di moda ad ampio spettro è sempre pronto al cambiamento, e il cinema gli regala una sfumatura più culturale e riflessiva che non disdegna apprezzamenti.


Di Federica Duani

3/10/2016