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Stefano Colli: “Sono un timido…ma sul palco mi trasformo”

08 mercoledì 2017 visualizzazioni:

Si divide tra il palcoscenico teatrale e la sala di incisioni l’artista bolognese Stefano Colli, finalista di Castrocaro 2015. Attualmente impegnato nelle prove del suo nuovo spettacolo “Georgie il musical” che debutterà a Marzo, ci presenta il suo ultimo successo discografico “Crudele”, che affronta una tematica poco percorsa, quella della crudeltà in amore: un pericoloso gioco tra la vittima e il carnefice fatta di sfumature sonore latine, jazz e orchestra sinfonica, con un beat ipnotico e graffiante. Una nuova importante impronta musicale, per quest’artista bolognese.

Parliamo del tuo ultimo lavoro, come nasce “Crudele”?

Inizialmente si chiamava “Love is in you” ed era un brano che Giancarlo di Maria, il mio attuale produttore artistico, aveva scritto con Paola Angeli. Un giorno, ascoltandolo, ho capito, poteva essere un pezzo fortissimo, e grazie all’aiuto di Carlo Montanari è nata “Crudele”, una canzone in italiano, che Giancarlo ha saputo impreziosire con un mix di ingredienti che spaziano fra varie sonorità, latine, jazz, swing e orchestra sinfonica, con un beat ipnotico e graffiante.

Quanto c’è di autobiografico in “Crudele” ed in generale nelle tue canzoni?

In generale c’è molto di autobiografico nelle mie canzoni, per quanto riguarda “Crudele” nello specifico, si parla della crudeltà in amore, che è di chi conduce il gioco ma anche di chi accetta una situazione univoca in cui morbosità e alienazione tolgono spazio alla realtà e ai veri sentimenti. Crudele, descrive una situazione un po’ estrema, ma ho ritrovato subito similitudini con storie passate che ho vissuto: a chi non è capitato di innamorarsi senza essere corrisposto e urlare dentro di sé “sei crudele, amami”!?

La tua esperienza professionale più emozionante ad oggi?

Me ne vengono in mente tante, ma una su tutte la mia esibizione su Rai1 al Festival di Castrocaro 2015. Arrivare tra i 10 finalisti è stata un’emozione unica, non dimenticherò mai quella serata.

Con chi duetteresti?

Devo proprio scegliere!? Ho sempre amato i duetti. Attualmente però devo ammettere di avere le idee abbastanza chiare: il mio sogno sarebbe duettare con Malika Ayane e Michael Bublè!

Cosa manca al giorno d’oggi alla musica italiana? 

Io ho sempre seguito e apprezzato la musica italiana, non sono mai stato particolarmente “esterofilo”, pur ascoltando ed interessandomi alle varie influenze musicali provenienti dal resto del mondo. Uno dei miei cantautori italiani preferiti, ad esempio, è Niccolò Fabi, artista dotato di una rara sensibilità e originalità nella scrittura. Questo per dire che, secondo me, alla musica italiana non manca proprio nulla: di talento ne abbiamo davvero tanto.

Preferisci scrivere i tuoi testi o ti vedi di più come interprete?

Mi piace molto scrivere, ma sono sempre aperto a qualsiasi tipo di confronto e collaborazione, credo siano importanti, stimolanti e soprattutto fondamentali per la crescita artistica di una persona.

Porti avanti più progetti contemporaneamente, musical e pop, a quale genere senti di appartenere maggiormente?

Credo si tratti di due linguaggi diversi, due modi diversi di comunicare e non potrei assolutamente rinunciare a nessuno di questi. Infatti, mentre mi sto dedicando alla promozione di “Crudele” e sto lavorando a pezzi nuovi, a Marzo partirò con la tournée di un nuovo spettacolo teatrale tutto italiano “Georgie il Musical” ispirato alla novella di Mr. Mann Izawa.

Passiamo a qualcosa di più personale: l’aspetto fisico, tregua o lotta continua?

Decisamente lotta continua! Sono nato e cresciuto a Bologna in una famiglia di ristoratori e sfido chiunque a resistere alla cucina di mia zia, è una cuoca incredibile…ahahah!

Come vivi il passare degli anni?

Se potessi fare invecchiare un ritratto al mio posto, come insegna Dorian Gray, lo farei volentieri! A parte gli scherzi, invecchiare mi procura un po’ di ansia, ma non per una questione fisica, perché ci sono un sacco di cose che vorrei fare nella mia vita e ho troppa paura di non trovare il tempo per farle tutte quante!

Sei un tipo vanitoso?

In realtà nella vita sono una persona piuttosto timida e riservata, ma quando salgo su un palco e prendo in mano un microfono mi trasformo completamente. Non mi definirei vanitoso, al massimo a volte un po’ egocentrico.

Quanto il tuo umore influisce sul tuo look quotidiano?

Moltissimo, quando sono giù di morale ho sempre voglia di uscire in pigiama.

Fai sport, ti tieni in forma?

Ho giocato per anni a pallavolo ed essendo sempre stato molto alto me la cavavo anche piuttosto bene. Poi ho deciso di dedicare la mia vita alla musica e al teatro e ora per “tenermi in forma”, se così si può dire, mi sono dato al nuoto.

I tuoi progetti per il 2017?

Ci sono tanti progetti in ballo per questo nuovo anno in diversi ambiti. Il 2016 mi ha permesso di formare un grande team di professionisti intorno al mio progetto, spero nel 2017 di continuare a lavorare in questa direzione e proseguire il percorso che abbiamo appena cominciato, fino ad arrivare a pubblicare il mio primo album.

Ringraziando Stefano per il tempo che ci ha concesso, ricordiamo a tutte le lettrici di bella, di non essere “crudeli”, ma di ascoltare “Crudele”, perché ne vale la pena.

In bocca al lupo.

https://www.facebook.com/StefanoColliOfficial/

 

 

Di Isabella Colombo

8/2/2017