free page hit counter

Tata Serena: per togliere i bimbi dallo schermo serve fantasia

29 giovedì 2014 visualizzazioni:

BAMBINO-MAMMA-COMPUTERSpesso ci capita di vedere bambini per strada, al ristorante o al parco giochi concentrati su un i-pad, senza relazionarsi con il mondo circostante per molto tempo. Questo fenomeno si è sempre più diffuso e con l’arrivo degli smartphone ha preso letteralmente il sopravvento. La colpa è esclusivamente dei genitori, in quanto sono i primi a tramandare questo malcostume, passando ore davanti agli schermi, togliendo del tempo ai loro bambini e a loro stessi ed escludendo quello che per ogni bimbo è fondamentale, giocare.

Il gioco, attività naturale e fondamentale per i bambini, svolge delle funzioni insostituibili anche in età adulta in cui trova delle modalità di manifestazione e degli spazi diversi, rivelandosi come un’esigenza ed una capacità intrinseca all’essere umano in tutto l’arco della vita.

BAMBINO-TELEFONO

Bisogna dunque essere coscienti che giocare per un bambino non è un opzione bensì un vero e proprio bisogno. 

Un bambino dipendente dai videogames o dai giochini degli smartphone, ha molta più difficoltà a relazionarsi con gli altri bambini e con il mondo rispetto ad un bambino che passa il tempo giocando con i suoi coetanei, all’aria aperta, impiegando il suo corpo nelle azioni. 

È quindi necessario introdurre delle regole: niente tecnologia quando si è a tavola ed è necessario stabilire un tempo per le ore di televisione. Possono esserci tanti programmi educativi ma nulla sarà mai come leggere un libro insieme, una passeggiata all’aria aperta o qualsiasi gioco che stimoli la vostra fantasia e quella di vostro figlio. 

Un bambino, ha tutto il diritto di aprirsi verso mondo, per il suo domani e per il suo presente. Non fatevi dunque intenerire da un capriccio, se dovete lottare contro il pianto impazzito di vostro figlio, siate ferme e decise pensando che in un futuro, quando sarà nel mondo ed avrà imparato a comunicare ed avrà le sue certezze, ve ne sarà grato.