Rinofiller: un naso perfetto, senza il bisturi!
Il rinofiller è un trattamento estetico mini invasivo che prevede l’iniezione di una sostanza nel sottocute nasale, al fine di modificarne la forma. L’intervento prevede l’utilizzazione di piccole quantità di filler, acido ialuronico di media o alta densità, che permettono di nascondere gobbette, rialzare la punta e di riempire vuoti o schiacciamenti in caso di un naso “a sella”.
Ora, per saperne un pò di più, vorrei fare qualche domanda ad hoc, al “guru” di questo settore, parliamo del dott. Tito Marianetti, chirurgo maxillo-facciale ed esperto in medicina estetica. Chiediamo quindi a lui quali sono i pro e i contro di questo trattamento e quando è eventualmente preferibile alla rinoplastica.
Dottore, grazie innanzitutto per il tempo che ci sta mettendo a disposizione.
Quali sono i benefici del rinofiller?
E’ un trattamento veloce, per nulla invasivo e che non richiede degenze ospedaliere né particolari attenzioni post-intervento; in cinque, dieci minuti si possono ottenere i risultati desiderati con un effetto quasi permanente. Il beneficio maggiore è dato dall’avere un risultato immediato evitando la procedura chirurgica della rinoplastica.
In cosa differisce da una rinoplastica? E’ completamente differente: il trattamento di rinofiller viene intrapreso solo per correggere problemi di natura estetica, mai funzionale. La rinoplastica, di contro, permette di correggere in maniera permanente le strutture nasali intervenendo sull’osso, sulle cartilagini e sulla pelle: questo intervento chirurgico consente di correggere ogni tipo di naso. In aggiunta, il rinofiller, agendo come riempitivo, permette solamente un aumento e non una riduzione delle dimensioni nasali, di conseguenza è sconsigliabile in presenza di nasi già “importanti”.
Nello specifico quali problemi comuni può risolvere? Le correzioni possibili sono molteplici: si può utilizzare per eliminare lievi gibbosità intervenendo sulla radice nasale che viene riempita portandola allo stesso livello della gobbetta, ma anche per dar maggior personalità ad una punta ipoproiettata e quindi poco sporgente. Il rinofiller può correggere un naso a sella che presenta schiacciamenti o vuoti da riempire e può anche correggere un naso torto andando a riempire il lato concavo; in quest’ultimo caso è necessario comunque agire solo in presenza di problemi lievi in quanto si rischierebbe altrimenti di andare ad allargare eccessivamente, attraverso il riempimento, il frontale nasale.
E’ un intervento doloroso?
Non è assolutamente doloroso, l’unico fastidio lieve è dato dalle iniezioni effettuate con un aghetto molto piccolo. Il trattamento prevede l’applicazione di una crema anestetica che rende pressoché impercettibile la successiva iniezione. Il post-operatorio prevede un leggero senso di addormentamento della parte interessata, legato ad un lieve gonfiore che sparisce nel giro di qualche ora.
Quali sono le sostanze utilizzate?
Le sostanze utilizzate sono quelle atte a riempire e a colmare piccole imperfezioni. Oggigiorno, come già specificato, la maggior parte dei medici utilizza iniezioni a base di acido ialuronico, un componente riassorbibile naturale presente nel derma, lo strato più profondo della nostra pelle. La diversa densità, la quantità iniettata e l’area interessata determinano risultati differenti a seconda dei casi: a livello della radice nasale si utilizzerà un filler ad alta densità maggiormente cross-linkato e quindi con una durata maggiore rispetto, ad esempio, ad una iniezione nella punta dove è necessario intervenire in maniera più leggera. Esistono sul mercato altre sostanze non riassorbibili per effettuare il rinofiller come l‘agarosio (poco utilizzato) o il collagene che però non è più legalmente autorizzato. L’utilizzo del botulino invece non ha scopo riempitivo bensì decontraente dei muscoli e si può iniettare nell’area della radice nasale per eliminare gli arricciamenti quando si ride oppure per eliminare le rughe verticali cosiddette “del pensatore”.
Vi possono essere eventuali complicazioni? Quando si inietta il filler potrebbero ostruirsi, per compressione o per incannulamento, i vasi sanguigni terminali, causando così un “digiuno” di sangue e portando quindi ad una necrosi avascolare che causa un immediato annerimento della parte interessata. Questa è una complicanza molto importante da non sottovalutare ed è prioritario, per ogni esperto che effettua il trattamento, avere sempre a disposizione l’antidoto per risolvere prontamente il problema: la ialuronidasi, una sostanza che scioglie immediatamente l’acido ialuronico iniettato, anche nei vasi sanguigni ostruiti. E’ consigliabile, prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento, informarsi sulla qualità e sulla marca dell’acido ialuronico utilizzato e di affidarsi solo ed esclusivamente a personale autorizzato ad operare questo tipo di trattamento.
E’ un trattamento consigliabile anche d’estate?
Assolutamente sì. Il rinofiller si può tranquillamente effettuare in estate, anche se esiste una maggiore fragilità capillare e una maggiore dilatazione dei vasi, quindi maggiore probabilità che si formi qualche piccolo ematoma. Per ovviare il problema, subito dopo il trattamento, si può applicare del ghiaccio o trattare la zona con l’utilizzo di creme topiche all’ossido di zinco, che ne limitano il gonfiore. E’ bene fare il rinofiller almeno una settimana prima di partire per le vacanze, proteggendo la pelle con uno schermo solare 50+: normalmente possono presentarsi dei piccoli ematomi e del lieve gonfiore che in pochi giorni vanno scomparendo.
Quanto dura l’effetto del rinofiller? L’effetto dell’acido ialuronico non è permanente ma, nell’area nasale, è come se quasi lo fosse. Molto probabilmente questa parte del viso ha una particolare tipologia di vascolarizzazione che garantisce tempi di riassorbimento del filler molto più diluiti e lunghi rispetto ad altre zone trattate. In genere l’effetto dura dai 7 mesi ad un anno con un riassorbimento del componente pari al 20/30%. In genere, per esperienza personale, il protocollo prevede il secondo trattamento riempitivo ad un anno di distanza, mentre il terzo richiamo è molto raro che avvenga in quanto la pelle, che nel naso ha una memoria molto accentuata, tende ad espandersi andando a stabilizzarsi sulle nuove fattezze.
Qual é il paziente tipico di questo tipo di intervento?
E’ il paziente che non ha tempo oppure che non vuole o ha paura di sottoporsi ad una rinoplastica. Questo trattamento attira in egual misura uomini e donne che vogliono risolvere un piccolo problema o semplicemente migliorare il proprio profilo, mascherando i piccoli difetti.
www.myrhinoplasty.it
Di Isabella Colombo, in collaborazione con “myrhinoplasty.
7/10/2017