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“Doppio disco di platino”…Tutto molto interessante

07 martedì 2017 visualizzazioni:

“Tutto molto interessante” il singolo di Fabio Rovazzi raggiunge la hit conquistando cosi il DOPPIO DISCO DI PLATINO.

Il brano è stato pubblicato lo scorso 2 dicembre ed a oggi conta oltre 68 milioni e mezzo di views, inoltre è entrato al #27 posto nella Youtube Music Global Chart Top 100 Video, una posizione mai raggiunta da un video italiano.

Grande Rovazzi!

Continua cosi noi ti facciamo i migliori auguri!!!!

Di Sandra Perez

7/2/2017

Alla scoperta della città sotterranea

07 martedì 2017 visualizzazioni:

Un appuntamento molto partecipato, quello de “I venerdì in Rocca” nel comune di Santa Maria a Monte, in cui viene organizzato un tour alla scoperta della città sotterranea e dei cunicoli che si nascondono sotto la superficie del borgo.

Un tracciato in cui sono tanti i pozzi e i cunicoli e che forma una vera e propria città “nascosta”, da riscoprire per una sera.

Durante questo percorso è possibile visitare il sotterraneo Leoni (in via Roma, di fronte a piazza Don Lelio Mannari), il sotterraneo Pieroni, la tinaia di Daniela Dini, la cisterna medievale che si trova nella Biblioteca comunale e i sotterranei della canonica della Chiesa Collegiata.

Oltre a questo, è possibile salire sulla Torre dell’Orologio, punto da cui si può ammirare il panorama circostante e l’antica conformazione delle mura difensive del castello.

Si pensa che i cunicoli e le cisterne, riaperti per una sera e rimasti invariati nonostante il passare dei secoli, servissero agli abitanti del centro storico per sopperire all’approvvigionamento di acqua sia in tempi di pace che nel corso degli assedi, oltre che per scopi più strettamente militari.

Nel 1937, dopo la conquista fiorentina, i sotterranei di Santa Maria a Monte persero la loro funzione che li aveva contraddistinti e vennero cosi usati come cantine per la conservazione dei vini e degli alimenti; mentre negli anni della Seconda Guerra Mondiale divennero un rifugio anti-mina per gli abitanti.

La valorizzazione turistica della città sotterranea è uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale per fare conoscere il patrimonio storico, artistico e culturale che contraddistingue Santa Maria a Monte.

Le foto in allegato, sono state realizzate da Valerio Pagni.

Di Sandra Perez

7 febbraio 2017

 

Conquista il suo cuore!

06 lunedì 2017 visualizzazioni:

Un vecchio proverbio cita:”dov’è il cuore, là è anche il tuo tesoro”, ed è così anche per l’azienda di Verona Borsari (*), che ha lanciato una mini serie di gioielli, per l’imminente San Valentino.

Borsari in Love Cuore”, propone ben quattro gioielli che vedono il simbolo classico legato all’amore, il cuore, al centro della collezione.

Collana, orecchini e due bracciali diversi, realizzati in argento rodiato 925, affiancato da diamanti, nel colore più cool del momento, il rosé.

Possono essere utilizzati singolarmente o perché no, insieme, per rendere questa giornata, “traboccante” d’amore.

…a buon intenditore, poche parole! E buon San Valentino a tutte.

www.borsarigioielli.com

(*) Ogni gioiello Borsari, è un prodotto rigorosamente Made in Italy; nascono infatti, dall’estro e dalla creatività dei loro designer e vengono realizzati a mano da esperti artigiani orafi, prestando attenzione ad ogni più piccolo dettaglio, in quanto ogni realizzazione, possa esprimere la passione e l’attenzione con cui è stata creata.

Di Isabella Colombo

6/2/2017

 

“SILVER: “altro che cosmetici, preferisco lucidare le mie chitarre!”

02 giovedì 2017 visualizzazioni:

È cresciuto, ma ha sempre l’aria da eterno adolescente: “Fare ciò’ che mi fa star bene” per Silver è la ricetta per mantenersi giovani, svelando che per piacersi… basta lasciar correre! Nel mentre, non perde tempo e promuove il suo primo album, che racchiude le sue mille anime da cantautore passando dal pop all’elettronica, dal rock al folk per finire al melodico. Il tempo libero? Tra scoutismo (dove precisa, fa il capo!) e cene con amici.    

 

Ma ora vediamo di conoscere meglio Silver, curiosando un po’ nella sua vita, e cercando di svelare qualche cosa in più del suo “io”, per far felici le numerose fans. Iniziamo subito con una sua frase: “guida da te la tua canoa”; 6 parole, pochissime, ma che racchiudono la voglia di essere leader e timoniere delle sue scelte, nella musica e nella vita in generale. Direi che parte con le idee chiare, da buon “sagittario”.

Cos’è per te la bellezza? “La bellezza salverà il mondo!”, la prima volta che sentii questa frase mi colpì molto e mi trovai sin da subito d’accordo con questa affermazione in quanto all’apparenza sembra una risposta esaustiva, ma in realtà poi lascia un sapore di irrisolutezza, che spinge alla ricerca del vero significato. La bellezza non è esclusivamente quella fisica, a cui ci viene subito da pensare, ma è qualcosa di molto più profondo e che ogni individuo ha in sé.

Quanto ha influito avere un bell’aspetto nella tua carriera musicale? Nel mondo dello spettacolo, ovviamente, è molto importante il look e come si appare, da questo punto di vista io mi sento molto fortunato di aver ricevuto anche questo talento e di poter coltivare anch’esso come dote.  

Il tuo rapporto con lo specchio è conflittuale e critico oppure armonioso e d’accettazione? Devo ammettere che il mio rapporto con lo specchio è abbastanza pacifico, sebbene abbia la sensazione che ogni giorno mi rifletta in modo diverso e talvolta ho l’impressione che riesca addirittura a decretare il mood della prima parte della mia giornata.

Come gestire la vanità? La vanità nello spettacolo è un ingrediente che gioca un ruolo importante, bisogna solo stare attenti con il dosaggio.

Cosa cambieresti di te stesso a livello fisico? L’augurio di buon anno che mi sono fatto e che ho fatto a tutti per il 2017 è stato quello di abbracciare il cambiamento e di farselo amico per la pelle.

Hai un aspetto molto adolescenziale, hai un segreto oppure anche tu (come si vociferava per Michael Jackson) dormi nella camera iperbarica? Ha (Ride), Sinceramente non ho alcun segreto, faccio semplicemente ciò che mi fa star bene.

Sei un ragazzo che si cura molto?Non sono mai stato un consumatore accanito di cosmetici, credo di aver speso più soldi per lucidare le mie chitarre che per la mia pelle, ma da quando ho iniziato a considerare il mio corpo come uno strumento importante ne ho avuto senz’altro più cura.

Cosa fai per mantenerti in forma? Amo andare in bicicletta, la corsa, la montagna e le lunghe camminate in compagnia a patto che ci sia una meta, anche se poi ciò che mi resta dentro sono il viaggio, la fatica e la condivisione.

Diete particolari per mantenerti in linea? Che cosa rappresenta per te il cibo? A cosa non potresti mai rinunciare? La mia dieta è molto semplice e segue la linea guida del ‘Non esagerare!’. Personalmente posso mangiare di tutto, ma anche qui l’importante è il dosaggio.Il cibo per me è innanzitutto piacere! Mi piace avere la sensazione dell’appetito. Fortunatamente non ho pietanze di cui vado particolarmente ghiotto e di conseguenza non mi strafogo mai di nulla.

Parliamo del tuo primo Album “Silver”, uscito a maggio, un bel traguardo per un giovane artist, non trovi?Il mio primo vero disco fisico finalmente! Abbiamo pubblicato molti singoli prima di questo album, tutti corredati dal proprio videoclip, ma l’uscita del disco mi ha emozionato in modo speciale, averlo in mano fisicamente, firmarlo, sapere che chiunque può leggere i testi, soffermarsi, conoscere i collaboratori e i musicisti, è anche questo un aspetto importante del progetto di ogni artista.

Come mai all’interno del disco vi è una cover di Bob Dylan? Bob Dylan rappresenta per me un vero maestro! Sono cresciuto con la sua musica, grazie a mio padre che lo adora, tanto che a un certo punto lo odiai, proprio come i si fa con i maestri che poi quando cresci ne capisci l’importanza. Ho voluto inserire “Itas all over now, Baby Blue” perché è un brano che mi accompagna dall’adolescenza, per Dylan rappresentò il cambiamento dal periodo acustico a quello elettrico e in “Silver” il cambiamento è un elemento fondamentale.

Un amore struggente e incomprensibile è quello descritto in “E non mi dire”, il tuo ultimo singolo. Hai una vena malinconica nel vivere le tue storie? “E non mi dire” è un brano molto diretto a cui tengo particolarmente, ho impiegato pochissimo tempo a scriverlo, tutto uscì già ordinato, mi stupii io stesso di quella velocità nella scrittura, poi rileggendolo ho capito che si trattava di ricordi ancora vivi e che forse avevano proprio bisogno di essere esternati senza filtri.

Preferisci scrivere o interpretare? Personalmente scrivere è un viaggio a cui non potrei mai rinunciare, significa togliere tutti i filtri e prendere coraggio per mettere su un foglio o su un registratore le sensazioni che mi stanno facendo vibrare in quel momento. Per quanto riguarda l’interpretazione di canzoni scritte da altri lo reputo un ottimo modo per scoprire una parte di sé, è un esercizio che mi ha aiutato molto e che sempre faccio quando mi capita di dover reinterpretare un pezzo.  

Fortuna o audacia, qual è il segreto per raggiungere risultati nella vita? Come in ogni cosa è una questione di dosi; dico sempre che ‘siamo le esperienze che viviamo’ e che ogni esperienza ci prepara ad una successiva. Per quanto ne so non c’è modo di aumentare la dose di fortuna, per il resto “Non è bello ciò che è bello ma è figo ciò che è audace!”

Progetti lavorativi per il 2017? Attualmente stiamo portando avanti la promozione dell’album ma intanto ho già molti brani e idee per il prossimo lavoro discografico

Perfetto, a questo punto, ti auguriamo di “uscire tutti i giorni” sulle stazioni radio.

 

 

www.silverofficial.it

Di Isabella Colombo

2/2/2017

 

‘Manolo Blahnik, the Art of Shoes’

02 giovedì 2017 visualizzazioni:

Dal 26 gennaio al 9 aprile a Milano, potremo vedere le meravigliose “scarpe” di Manolo Blahnik. La location, non poteva essere più azzeccata: Palazzo Morando- sede del patrimonio di abiti e accessori antichi e moderni del Comune di Milano-

‘Manolo Blahnik, the Art of Shoes’, è il titolo di questa mostra spettacolare,  ideale per tutte le fashion addicted e non! Un’ esposizione di ben 212 modelli di scarpe femminili e 80 disegni che rappresentano i 46 anni di attività creativa dello stilista spagnolo.

Anche noi siamo state alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, alla quale hanno partecipato Filippo Del Corno -Assessore alla Cultura di Milano, Iole Siena -Presidente di Arthemisia Group , Cristina de Albornoz –curatrice- e ovviamente il protagonista, Manolo Blahnik, come sempre carismatico.

Le calzature del marchio, non sono semplici oggetti, ma creazioni artistiche indicative di personalità, frutto delle diverse passioni di Manolo che, nei suoi lavori, si ispira al cinema, alle persone, all’architettura, ai viaggi e ovviamente all’arte. Non a caso le sue creazioni, sono oggetto di piacere di modelle e stars, tanto che possiamo ammirarle ai piedi di  Carrie Bradshaw, negli episodi di Sex &the city.

La mostra  si snoda lungo un percorso da sogno, fatto di 6 step diversi, dove vediamo la scarpa elevarsi a strumento artistico, trasformandosi in base alla situazione o al settore; si parte dalla prima parte Core, per poi passare all’arte, a quella dei materiali, alla più lussuosa dei “gala”, alla natura e si termina con la sezione viaggi.

La mostra sarà in Italia fino al 9 aprile per poi girare il mondo e approdare all’Hermitage di San Pietroburgo, al Museum Kampa di Praga, al Museo Nacional de Artes Decorativas di Madrid e nel 2018 al Bata Shoe Museum di Toronto

Un successo fatto di lavoro, ricerca, attenzione e soprattutto passione.

Orario apertura
Da martedì a Domenica: 9.00 > 13.00 – 14.00 > 17.30 Lunedì chiuso

Biglietti
Intero € 10,00  Ridotto € 8,00

Informazioni e prenotazioni
c.palazzomorando@comune.milano.itwww.civicheraccoltestoriche.mi.it

T. +39 02 884 65735 – 46056

Di Isabella Colombo

2/2/2017

 

 

 

 

U-Light, luce con stile

31 martedì 2017 visualizzazioni:

Originale ed iconica, U-Light è caratterizzata da una struttura composta da due sottili linee curve in alluminio: una linea a forma di U rovesciata e un anello sottostante, nel quale si colloca la fonte luminosa. La lampada è quindi estremamente leggera e ciononostante in grado di caratterizzare installazioni dal forte impatto scenico: elementi bidimensionali generano l’impressione tridimensionale di una cupola, come se le due semplici linee racchiudessero un volume invisibile ma ben presente nello spazio.

Il design semplice ed originale la rende adatta sia ad ambienti privati fortemente caratterizzati, sia a spazi pubblici e commerciali di ampio respiro. Le tre diverse misure e le due finiture disponibili (verniciato grigio antracite e marrone ruggine) possono essere accostate per originali composizioni di luce.

La striscia di LED integrata perfettamente nella struttura diffonde una morbida luce bianca dimmerabile e smorzata verso il basso da un diffusore acrilico.

U-Light è stata presentata in anteprima mondiale all’edizione 2016 dell’ICFF a New York e ha già ottenuto due riconoscimenti: il NYCxDESIGN Award, organizzato per la prima volta nel 2016 da ICFF in collaborazione con la rivista Interior Design, e il Finnish Design Top 12 (selezione dei 12 migliori prodotti 2016 realizzati da aziende o designer finlandesi) assegnato in occasione della fiera Habitare a Helsinki.

U-Light è stata disegnata da TIMO RIPATTI, per Axo Lightwww.axolight.it 

axolight@axolight.it

Di Isabella Colombo

31/1/2017