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Rising Sun, si prende cura delle tue mani

30 lunedì 2017 visualizzazioni:

“Direttamente dalla Terra del Sole il puzzle dei colori perfetti per la bellezza delle unghie”

La nuova collezione Rising Sun è una linea dedicata alla cura delle unghie, un modo per farle brillare e renderle ancora più speciali.

Cercare lo smalto perfetto, ma soprattutto a lunga durata, è diventato un’impresa quasi impossibile; capita infatti, che alcuni si scheggino facilmente, altri si sbiadiscano dopo alcuni lavaggi  delle mani, altri ancora non durino che poche ore, creando disagio e nervosismo. Risultato finale? si deve per forza rifare il colore, o optare per scelte diverse, quali il semi-permanente o gel, ma con tempi di stesura lunghi e soprattutto meno “intercambiabili”. ( in genere durano 3 settimane)

La soluzione ideale arriva da ProNails grazie alla nuova collezione Autunno/Inverno di smalti a lunga durata ed effetto lucente.

Questa nuova collezione vede prendere l’ispirazione dal Giappone del XXI Secolo, in particolar modo dalla terra del Sol Levante o Rising Sun, da cui il suo nome.

La collezione rappresenta il giusto contrasto tra moderno e tradizionale,  mettendo a disposizione un mix di colori ricchi e vivaci, estremamente belli ed eleganti.

E per chi avesse voglia di osare, è disponibile un pratico stencil che aiuterà a valorizzare le unghie, proponendo bellissime stampe giapponesi, che daranno vita a look insoliti ma al contempo raffinati.

Ma non è tutto! attraverso l’uso di prodotti complementari, quali PN LongWear Start, e PN LongWear Finish, il risultato finale sarà veramente un successo.

Grazie al primo prodotto, riusciremo non solo ad aumentare la durata dello smalto, ma, riusciremo ad impedire al colore di penetrare nell’unghia e dar vita a fastidiose e inestetiche scheggiature

Mentre il secondo, servirà a garantire una maggior resistenza oltre ad una lucentezza estrema e lunga durata.

www.pronails.it

Di Sandra Perez

30 gennaio 2017

Un “legno”, “mille colori”, grazie alle vernici Milesi

26 giovedì 2017 visualizzazioni:

Manca ancora del tempo, prima che ci si dedichi a quelle che chiamiamo “pulizie di primavera”, ma noi di Bella.it, vogliamo portarci avanti e darvi alcuni consigli in merito.

Come è noto, la prima cosa che tutte noi donne vorremmo fare, appena arriva la primavera, è rinnovare l’arredo iniziando dai suoi colori. Quante volte, avreste voluto buttare quel divano, o nascondere quella credenza, perché stanche dei loro colori? Quante volte, avreste voluto vedere le porte o le finestre tinteggiate di nuovo? Non so voi, mai io spessissimo.

Ebbene, grazie ad alcuni accorgimenti e utilizzando prodotti di qualità, rinnovare i mobili o semplicemente le loro finiture, non sarà più un problema.

Per iniziare, i lavori di verniciatura devono essere realizzati, ad una temperatura ambientale, proprio perché il colore si possa asciugare in modo uniforme e graduale.

Inoltre, è importante scegliere la vernice adatta al tipo di superfice che si deve trattare; mai prendere quella che costa meno, o quella che vende il “negozio sotto casa” perché più comodo! ogni superficie ha una vernice ad hoc, ed è importante sapere come si stende e come si utilizza.

Detto ciò, sarebbe più facile affidarsi a mani di esperti del settore, ma se ci si vuole improvvisare, è importante seguire i consigli di chi ne sa più di noi; a tal proposito, non potevamo esimerci, dal trattare uno dei marchi più importanti nel settore “vernici per legno”: Milesi.

Milesi è un marchio del Gruppo multinazionale IVM, fra i più grandi ed importanti in Europa e nel mondo specializzati in vernici per legno

Le vernici per legno e i prodotti complementari Milesi nascono nel 1947 in Italia, Paese che è da sempre punto di riferimento in questo settore. Si è infatti sviluppato e perfezionato grazie alla costante interazione con l’Industria del legno e del Mobile, eccellenza dell’industria locale apprezzata in tutto il mondo.

Milesi offre un’ampia linea di prodotti , studiata per soddisfare non solo ogni tipo di esigenza, ma perfetta per ogni genere di legno che dovrete trattare. Si spazia così da:

VERNICI POLIURETANICHE

le vernici per legno poliuretaniche permettono di ottenere finiture dalla notevole durezza superficiale e risultati estetici eccellenti.

Inoltre, garantiscono la massima resistenza all’ingiallimento su legni chiari e sbiancati chimicamente.

VERNICI ALL’ACQUA PER INTERNO

Queste permettono una drastica riduzione delle sostanze organiche volatili, anche queste garantiscono un’ottima resistenza all’ingiallimento, un perfetto riempimento e l’ottenimento di finiture esteticamente apprezzabili.

Nel caso invece si abbia bisogno per VERNICI ALL’ACQUA PER ESTERNO vi è la linea Professionale Hydrocom. Questa linea è adatta ai più diversi cicli di verniciatura del legno e a tutti i sistemi di applicazione, da quelli artigianali a quelli industriali.

VERNICE POLIESTERE

I prodotti poliesteri paraffinati vengono impiegati sia come fondi e come finiture dall’eccezionale brillantezza.

Questi prodotti sono indicati in particolar modo per cicli a poro chiuso e per la verniciatura del mobile moderno.

Ci sono anche fondi poliesteri a lucido diretto, che permettono una facile carteggiatura manuale, anche quest’ultimi sono destinati per cicli a poro chiuso, sia trasparenti che pigmentati e sono ideali per la verniciatura di cucine e bagni.

VERNICI ACRILLICHE PER LEGNO

Sono consigliate in particolar modo ai cicli trasparenti o tinti a poro aperto, per ottenere un perfetto effetto legno naturale o effetto legno grezzo, tendenza estetica molto apprezzata nell’arredamento moderno o di design.

E per finire non dimentichiamoci delle Tinte per Legno che servono per migliorarne l’aspetto, evidenziandone la venatura e il poro; la gamma Milesi comprende una scelta ampia e completa per legno all’acqua e a solvente, in un infinito numero di colori e tonalità.

www.milesi.it

www.ivmchemicals.it

Sandra Perez

Milano, 26 gennaio 2017

Nel magico giardino di Dior.

26 giovedì 2017 visualizzazioni:

Debutta Maria Grazie Chiuri a Parigi con il suo primo lavoro nell’alta moda alla guida di Dior. La collezione è presentata nello splendido giardino del Museo Rodin, trasformato per l’occasione in un bosco fatato: uno spettacolare prato con eleganti alberi dal quale pendono foglie e cristalli. Panchine le sedute per gli ospiti.

Aprono la sfilata una serie di completi neri che fanno rivivere l’allure della maison dove la protagonista è la giacca Bar, lanciata nel 1947, rivisitata in stile contemporaneo, con cappuccio e abbinata a gonne pantalone plissè. Seguono poi abiti semi trasparenti, gonne dalle tinte pastello. Si fanno notare i copricapi di piume e le corone di fiori appoggiate sulle imponenti acconciature realizzate dall’artista londinese Stephen Jones.

Un importante front row assiste allo spettacolo: in prima fila A$AP Rocky, veterano dello street style e volto del marchio francese, insieme a Diane Kruger, Eva Herzigova, Kristen Dust, Bianca Brandolini d’Adda e Chiara Ferragni che indossa sotto ad una giacca nera la t-shirt che afferma “WE SHOULD ALL BE FEMINISTS” che in occasione dei recenti avvenimenti sociali sta diventando virale: la vediamo infatti indossata anche da Natalie Portman, Rihanna e Jennifer Lawrence.

La giornata di Dior si completa con il ballo notturno, rigorosamente in maschera, per la celebrazione di 70 anni della casa di moda francese. Protagonista della serata è Bella Hadid che indossa un trasparentissimo abito celeste e scatta foto con tutti i presenti.

Qui tutte le foto della giornata dedicata ai 70anni di Dior!

Di Giulia Invernizzi

26/1/2017

 

Vibrazioni in Armani Orange

26 giovedì 2017 visualizzazioni:

Che le danze abbiano inizio…

e bene si la Haute Couture di Paris è iniziata già da ben due giorni con mille emozioni solo in questi giorni.

Cosa pensate ci attenda nei giorni a seguire? Sicuramente mille sorprese ancora…

Parliamo però di ieri, dove ha visto prendere le redi in mano all’ incredibile Armani, che non solo è riuscito a stupirci con la sua collezione uomo Autunno/inverno a Milano, ma nonostante i tempi siano stati brevi tra una sfilata e l’altra, è riuscito ad avere puntato, ancora una volta, i riflettori verso di lui.

Ma come potevamo minimamente dubitarne? Di certo non con la creme brulèe della moda e così è stato.

Armani scende in passerella con la sua nuovissima e bellissima collezione Armani Privè primavera estate 2017.

L’ispirazione per creare tale collezione provengono dai colori arancio e mandarino, è lo stesso designer, infatti, a spiegarci il perché di questa decisione dichiarando:

“Mi piace l’ottimismo che ispirano i colori arancio e mandarino che hanno nulla a che fare con i languori del tramonto. Qui il colore che scelto per il mio total look significa energia e positività, niente di esotico però, piuttosto un sentire vitaminico e profondo”.

Ma non è solo la collezione a rendere incredibile la sfilata, anche lo scenario contribuisce molto a rendere l’idea e le sensazioni che il designer italiano vuole trasmettere.

Per tale occasione il Theatre de Chaillot viene avvolto dal calore e dalla vibrazione che l’arancione donna, anche la collezione varia molto sempre su questa tonalità, passiamo infatti dal mandarino al curry, fino all’ocra, non è tutto, le sovrapposizioni, ricami con applicazioni e toni a contrasto rouches, plissè donano senza ombra di dubbio a tutti noi l’idea dell’alta moda.

Non per niente la sfilata si chiama Orange Vibrations!

Questo pero è solo l’inizio di ciò che ci aspetta in questa settimana di moda attendiamo con ansia le altre sfilate tra cui Valentino.

 

 

Sandra Perez

Milano, 26 gennaio 2017

 

 

 

JASPERS “Siamo ragazzi di oggi… ma i selfie allo specchio non fanno per noi!”

26 giovedì 2017 visualizzazioni:

Oggi la redazione di Bella.it, ha incontrato e intervistato per voi, un gruppo musicale in ascesa tra i giovani.

Per introdurvi la band dei Jaspers, utilizzerò una loro citazione, che credo renda perfettamente idea di chi sono :“Quando un gruppo di musicisti di talento si incontra nascono dischi, quando un gruppo di registi, sceneggiatori, scrittori si incontra nascono film, storie, romanzi o cartoni animati. Nel caso dei Jaspers, è come immaginare l’incontro di tutte queste categorie, nato nelle sale e nei corridori di CPM e unito da un grande lavoro di disciplina.”

Dopo “Mastica”, uscito lo scorso settembre, a quattro anni dal primo album “Mondocomio” e a tre da “In fondo al mar”, i Jaspers lanciano un nuovo singolo frutto della collaborazione con Cass Lewis, bassista e fondatore degli Skunk Anansie.

Un ritorno attesissimo, preceduto da un periodo di intensa attività live con uno degli show più esplosivi in circolazione, che ha segnato una crescita e maturazione artistica della band: “Mr Melody, che ha subito scalato la vetta delle principali classifiche, è una miscela di rock e dance, con una spolverata di influenze anni ’80, che strizza l’occhio con ironia a un mondo patinato e frivolo di star egocentriche.

Passiamo quindi a loro….

Come nasce il vostro nuovo singolo “Mr Melody”?

Come tutte le nostre canzoni anche “Mr. Melody” è nata nella nostra sala prove. Quando l’abbiamo fatta sentire a Cass Lewis gli è subito piaciuta e abbiamo cominciato a lavorarci insieme. Il giorno dopo è arrivato dicendo che aveva visto il videoclip di un gruppo italiano talmente patinato che credeva fosse una parodia. Quando invece ha scoperto che era tutto vero, ha avuto l’idea di spingerci a scrivere un testo che parlasse di quel mondo. E così è stato. Una volta finita la stesura siamo andati a registrare in studio dal Maestro Diego Maggi che ha aggiunto la sua visione al pezzo, dandogli la forma attuale.

Vanità ed egocentrismo sono i temi portanti del singolo,  cosa vi ha spinto a trattare questi tema?

Come detto prima è stato un suggerimento di Cass, che abbiamo colto al volo perché sicuramente attuale ed interessante. Ci ha dato spunto per trattare ancora una volta un aspetto della società odierna, con il nostro approccio volendo critico, soprattutto ironico ed autoironico.

L’apparire come valore assoluto a discapito di tutto il resto: vi sentite presi in causa da questo meccanismo?

Non ci sentiamo presi in causa. Per noi il meccanismo funziona al contrario: visto che abbiamo una voglia sfrenata di comunicare con la nostra musica e di raccontare il nostro mondo, abbiamo bisogno di apparire e di metterci in gioco per poterlo fare.

La vanità  è donna,  ma approda prepotentemente nell’era 2.0 nell’universo maschile… come spiegate questa tendenza?

La vanità, come il narcisismo, è sempre appartenuta sia al sesso femminile sia a quello femminile. Il mondo cambia continuamente è quindi anche la vanità si dimostra in forme diverse, avendo anche maggiori strumenti per palesarsi, ma la scintilla alla base è sempre la stessa e con l’esplosione di internet e dei social viene ad essere spesso esasperata.

Anche voi patiti dei selfie davanti lo specchio  ?

Sinceramente è un mondo che non ci appartiene molto, siamo tutti ragazzi un po’  “atipici” da questo punto di vista. Ovviamente siamo sempre presenti sui social e sul web per promuovere il progetto, ma senza arrivare ad esagerazioni malsane.

Da sempre vi differenziate nel mercato discografico per scelte artistiche originali e sopra le righe, la provocazione è nella vostra natura?

Ci piace giocare e divertirci, e la musica è un mezzo perfetto per farlo. L’obiettivo non è per forza quello di provocare, ma di esprimere qualcosa di personale ed originale.

Cass Lewis: com’è stato collaborare con un pilastro della musica?

Tutti abbiamo sempre ascoltato e ammirato gli Skunk Anansie. Incontrare e conoscere Cass è stato emozionante, e lavorare con lui è stato un privilegio. Abbiamo passato insieme molte giornate in studio e in saletta a lavorare sui pezzi e ci ha sempre trattati con rispetto e con il sorriso, un’esperienza davvero fantastica.

Quanto ha influenzato la vostra evoluzione artistica il collaborare con lui nel contesto londinese?

L’esperienza di Londra è stata molto stimolante per vari motivi, il contesto sicuramente è stato fondamentale. Ciò che conta sono comunque le persone e quando si lavora con le persone giuste  nel giusto contesto non si può che vivere una esperienza importante sia dal punto di vista personale che professionale.

La scelta di cantare in inglese rappresenta la volontà di volervi affacciare al mercato internazionale?

È stata una scelta nata un po’ per caso. Eravamo con Cass e abbiamo cominciato a scrivere in inglese. Visto che il pezzo suonava bene abbiamo deciso di tenerlo così, anche come ricordo simbolico di quell’esperienza. Se poi ci dovesse aprire un varco per il mercato internazionale sarebbe un bellissimo regalo!

Attualmente state partecipando a Musicultura, il Festival per la canzona popolare e d’autore, come sta andando questa esperienza?

Ci siamo iscritti all’ultimo e senza troppe aspettative, quindi la notizia di aver passato la prima selezione è stata ancora più sorprendente. Ora ci stiamo preparando perché il 10 febbraio suoneremo a Macerata per la seconda fase. L’ingresso è libero perciò chi volesse venire a sostenerci è il benvenuto!

Progetti in cantiere?

Sono in arrivo nuovi brani, altrettanti remix e, ovviamente, una nuova ondata di live.

www.jaspersofficial.com

Di Isabella Colombo

265/1/2017

Quota 100

25 mercoledì 2017 visualizzazioni:

“10 anni, 100 paesi, un solo nome!”.. no, non è una strofa di una canzone, né un titolo di una poesia, ma solo realtà tangibile e attuale, visto si riferiscono al 2017. Questi numeri, sono numeri vincenti, e appartengono alla storia di un gruppo italiano di grande rilevanza nel settore chimico, legato al mondo dell’arredamento. Stò parlando del Gruppo IVM Chemicals di Parona- Lombardia-

A soli “10 anni” dalla nascita, ecco un numero importante per il gruppo”Ivm Chemicals“:100, si perché’ questo è il numero dei Paesi in cui Ivm presenzia attivamente. Tra gli ultimi mercati di sbocco– per il gruppo di Parona, leader e trend setter nel settore delle vernici da legno- vogliamo ricordare: India, Messico, Corea, Qatar ed Emirati Arabi.

Grazie ai suoi brand Milesi, Ilva, Croma Lacke e Intercoating e ai circa 300/340 milioni di fatturato, il gruppo mostra la sua propensione all’ internazionalizzazione, con filiali sparse in Francia, Polonia, Spagna, Usa, Grecia, Giappone, Russia, Israele, Africa, Repubblica Domenicana, Corea… per citarne solo alcuni.

Ma, come ha sottolineato la vicepresidente del gruppo, Dr.ssa Federica Teso, questa spinta all’esterno, non vuol sminuire i risultati e l’attività che l’azienda svolge e continuerà a svolgere nel nostro paese; ma piuttosto sono uno sprone per tutte le persone che lavorano in questo indotto. L’essere presente in cosi tanti paesi, è infatti, fondamentale per guardare avanti e raggiungere risultati migliori, oltre a rafforzare ed esportare know how importanti, quali l’attenzione alla sostenibilità e alla sicurezza, valori che da sempre contraddistinguono l’azienda stessa.

Tutto ciò, lo si può dedurre facilmente, anche dagli investimenti che ogni anno il gruppo Ivm dedica alla sostenibilità di prodotto e all’ innovazione delle sue linee-prodotti stessi.

A questo punto, ci auguriamo solo, un po’ come si fa giocando a Risiko, di vedere nuove “postazioni” sulla cartina mondo, per il gruppo di Parona!

Buone vernici a tutti!

http://www.ivmchemicals.com/it/

Di Isabella Colombo

25/1/2017