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Estate a misura di bambino a Lana e dintorni

29 mercoledì 2016 visualizzazioni:

italienischL’Associazione turistica di Lana e dei paesi vicini  presentano per l’estate 2016 un programma ricco di iniziative studiate per sorprendere le famiglie in vacanza con bambini. Lama-trekking, corsi di cucina, esperienze sensoriali nel giardino-labirinto, avventure nel bosco e attività didattiche.

È pensato per i piccoli ospiti il programma Estate per bambini che l’area turistica di Lana e dintorni, a due passi da Merano in Alto Adige, offre per i mesi di luglio e agosto e celebra quest’anno la sua 20^ edizione. Ogni giorno, dal lunedì al sabato, numerose le iniziative studiate per intrattenere le famiglie e far scoprire e conoscere la natura e le tradizioni del luogo ai giovani esploratori dai 6 ai 14 anni.

Chi sceglie la vacanza a Lana e dintorni trova tutto l’anno un ambiente attrezzato e attento alle esigenze della famiglia in viaggio. Particolare attenzione che si concretizza, nella stagione estiva, in una serie di possibilità per i bambini che amano esplorare i territori in compagnia, sempre guidati da accompagnatori esperti. Tra le iniziative che coinvolgono l’intera famiglia c’è il lama-trekking, il giro in carrozza e la grigliata sotto le stelle con rientro a lume di lanterne. In primo piano la natura alla scoperta della magia del bosco di San Vigilio e di flora e fauna dei giardini di Castel Trauttmansdorff, imparando a riconoscere piante, animali e insetti caratteristici. Da provare l’esperienza sensoriale nel giardino e labirinto Kränzel che coinvolge i cinque sensi e stimola l’intuito dei bimbi, accompagnati ad esplorare la natura in modo insolito.

Tanto divertimento con giochi e animazione per i piccini; attività creative tra cui il corso di cucina, la realizzazione di figure di marzapane e di lavoretti con il feltro. Azione e avventura in discipline sportive collettive come l’arrampicata rock climbing in località Narano, il rafting sul fiume Adige da Laces a Naturno e la divertente discesa “wild river tubing”; il simpatico torneo di salto nel sacco, tiro a segno e minigolf. Attività didattiche con la visita alla scuderia di Lana per conoscere la vita dei cavalli e provare a cavalcare, la passeggiata Länd in compagnia di un apicoltore per scoprire l’affascinante mondo delle api e del miele e ancora la visita all’allevamento di trote, dove è possibile imparare a pescare. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta; a questo punto, non resta che provare.

Per informazioni maggiori, potete consultare il bellissimo sito.

www.lana.info/it

Di  Isabella Colombo

29/06/2016

Intervista a NATALIA RYZHIKH

28 martedì 2016 visualizzazioni:

Dopo esserci addentrati nell’anima dell’Exotic Moon, il sogno realizzato di Natalya Ryzhikh, ho curiosato oltre e voluto raccogliere qualche testimonianza direttamente dalle concorrenti, tutte bellissime e bravissime, difficile davvero da giudicare, per conoscere più da vicino la loro forte ed appassionata motivazione!

Le vostre performance sono state notevoli, certamente degne di atlete professioniste!

Perché la scelta di partecipare proprio ad un exotic contest mentre altre organizzazioni ne esaltano i contenuti e le finalità sportive?

Io non pensavo davvero che questa coreografia sarebbe stata così apprezzata! L’exotic mi ha sempre impressionato tanto nella musicalità quanto nell’originalità dei trick. Questa è una delle mie prime competizioni (la seconda esattamente). La prima è stata ad un Pole Art semi professionale in Svizzera, che ho vinto contro tutte le previsioni. Ho voluto scoprire un po’ di più il mondo dell’exotic e i ballerini che lo praticano. Mi piace toccare tutto e scoprire la maggior parte delle cose perché lo trovo veramente arricchente. Lydia Roess, vincitrice nella categoria Professional.

La ragione per cui ho voluto competere in una gara di exotic pole dance invece che ad una di pole sport è il fatto che in sei anni di pratica della pole dance mi son sempre trovata in questo stile. Nell’exotic pole dance posso esprimere la mia passione, il mio amore per la danza e la mia anima. Amo esprimere me stessa attraverso la musica e la danza e non solo attraverso la forza, la flessibilità e trick avanzati; sebbene queste siano ovviamente competenze importanti per poter eseguire questo tipo di performance. Tina Trendafilovski vincitrice nella categoria Amateur.

Abbiamo avuto modo di apprezzarvi in altri campionati di pole dance in cui vi erano regole più rigide e severe quanto ad abbigliamento, gestualità, interpretazione, a cosa è dovuta la scelta di partecipare oggi a questo che va contro corrente? (se secondo voi va contro corrente…)

Intanto sono davvero contenta di essere piaciuta e per me è stato bellissimo partecipare. Quando ho saputo dell’Exotic Moon è stato appena dopo il Contest di Modena e a primo impatto l’idea mi è subito piaciuta. Penso che a volte avere libera espressione (e quindi avere meno regole) dia modo di far vedere agli altri altre sfaccettature di se stessi. Io in primis mi sono voluta mettere in gioco in quanto credevo fosse difficile far uscire il mio lato più sensuale. Non credo vada controcorrente in quanto penso sia una delle tante facce della pole dance. Letizia Saquella

Con il passare del tempo ho sperimentato diversi stili di danza come quella contemporanea, che continuo comunque ad alimentare. Ho trovato però con l’exotic il mio corpo più sciolto nei movimenti e a suo agio su un paio di Pleaser 20.

Non trovo assolutamente che una gara di exotic sia controcorrente, anzi finalmente anche in Italia stiamo aprendo le nostre vedute e scoprendo la danza a 360°. Jessica Fulgoni 

Il nostro mondo sta cambiando velocemente e con lui si stanno definendo diversi stili. Ormai non possiamo più parlare solo di pole dance ma anche di pole sport, pole fitness, exotic pole, sexy style, contemporary pole. Il nostro stile è tecnico, prevede eleganza e un accurato studio dei movimenti esattamente come il pole sport. La differenza sta nell’interpretazione e nello studio delle coreografie. Esse non sono pure esecuzioni di esercizi ma, come ogni danza, prevedono altre caratteristiche. Credo che sia necessario dare spazio e far crescere il nostro stile e penso inoltre che l’exotic possa tranquillamente essere inserito in eventi e gare di diversa natura. Certamente più la gara è settoriale e rivolta ad un solo stile più è facile ed immediato il confronto e la valutazione per i giudici. Risulta difficile poter confrontare un esercizio di pole sport con un’esibizione di exotic pole. Tuttavia credo che anche il nostro stile abbia delle regole, sicuramente meno rigide e impostate ma ugualmente serie ed importanti. Questo può garantire eleganza e professionalità anche nel nostro ambiente. Mi auguro che eventi di questo tipo aumentino perché credo che questo faciliti la crescita del nostro stile! Valentina Dominò

Ogni gara è a sé; sì ci sono gare con più regole e gare la cui unica regola è ballare sui tacchi. Ognuna di queste è una prova, una nuova sfida e dunque nuove emozioni, nuove sensazioni. Ho voluto provare il contest sui tacchi per vedere come questo venisse proposto in Italia e con mia immensa gioia ho scoperto che il livello dell’exotic qui è molto alto. Ci sono state delle performance di grande livello ed è davvero stato bellissimo poterle vedere dal vivo! 

Secondo me non va contro corrente il filone esotico, si tratta di un ramo diverso della pole se si può chiamare così, come per esempio quello acrobatico russo. 

Credo che la pole dance si stia affermando molto in Italia anche grazie alla nascita di tutte queste varianti. È davvero una fortuna che ci siano persone che non si sono fatte problemi a portarla avanti e a promuoverla sotto ogni aspetto. Angela Novelli

Sicuramente per la maniera che hanno secondo me gli italiani di vedere le cose questo contest di pole dance va controcorrente, poiché si ritorna alle origini di questa arte performativa che sta a metà tra la danza acrobatica e la danza sensuale e seducente. Finalmente anche in Italia la pole dance viene vista come uno show a tutti gli effetti! 

Io sono una ballerina, perciò amo creare coreografie che esprimano i sentimenti che la musica mi suscita. Ho sperimentato vari tipi di danza perché sono di natura una persona curiosa e per lo stesso motivo da qualche anno sto sperimentando la pole dance. Kiara Key

Sono sempre stata amante dell’exotic pole dance, in particolare dello stile australiano, molto molto sensuale. Allo stesso modo lo sono sempre stata della danza classica. Quindi ogni mia scelta non va mai contro corrente poiché io sono tante cose. Mi piace cambiare a seconda della mia ispirazione. Penso che un buon artista debba sempre sperimentare e plasmarsi a seconda delle situazioni. Chiara Salvadè

Ho cominciato pole dance a settembre 2015, mi sono avvicinata a questa disciplina con molto entusiasmo e voglia di imparare. In entrambe le gare a cui ho partecipato mi sono messa in gioco. Non credo che l’exotic sia contro corrente, credo che sia importante aprire la mente delle persone che discriminano questa disciplina piena d’arte e per farlo dobbiamo crederci prima noi che la pratichiamo. Non è un ramo facile della pole dance, non è facile esprimere la propria sensualità senza risultare volgari. Inoltre, non c’è nulla di male nel mostrare il proprio lato più femminile. Maria Amalfitano

Sono da sempre stata una fanatica ed una promotrice della pole dance e dei tacchi alti che penso la rendano più femminile; per questo è stato per me spontaneo prendere parte a questo evento. Quando qualche anno fa sbandieravo orgogliosa anche questo stile (che allora si faceva strada come Stripper Style) in molti mi guardavano con sospetto e mi accusavano di “sporcare” l’immagine della pole dance. Per fortuna, contemporaneamente, ho dimostrato di cavarmela anche sulle pedane di pole sport guadagnando diversi titoli nazionali ed internazionali. Dovrei aver fatto così capire (spero!) che non è questione di cosa, ma di come.

Una campionessa di pole sport può anche ballare, promuovere e (ritengo) rappresentare l’Exotic Pole: una non esclude l’altra. Aryanna Candido

Quali delle due esperienze ti è piaciuta di più? Quali rifaresti? Perché?

Quest’anno ho avuto il piacere di partecipare sia al Contest di Modena che all’Exotic Moon. Per me sono state due esperienze belle anche se diverse. Il Contest di Modena è stata la prima esibizione davanti ad una giuria e soprattutto davanti a tante persone. Mi è servita a rompere il ghiaccio. Sono state tutte e due fantastiche e piene di emozioni, che porterò sempre con me e che ovviamente rifarei. Letizia Saquella

La gara organizzata da Natalya è stata la mia prima di exotic pole; devo dire che mi è piaciuta parecchio nonostante non fossi nel pieno delle mie forze, vista la febbre a 38. Credo che continuerò con competizioni di questo genere, anche perché è nel pieno del mio stile dato che insegno, oltre che la pole dance, sia Exotic che Sexy Chair. Jessica Fulgoni 

Mi sono messa alla prova in vari tipi di contest di pole dance. Devo dire che preferisco poter esprimere la mia arte senza dover avere troppe regole tecniche che limitino la creatività. D’altra parte però è comprensibile che in una competizione ci siano alcuni canoni da seguire che permettano ai giudici di determinare il punteggio dei candidati. 

C’è chi si sente più artista e chi si sente più acrobata. Io mi esprimo meglio quando non ci sono troppi limiti. Ho scoperto la gioia di esprimere femminilità e sensualità danzando, amo farlo con tacchi altissimi e volteggiando appesa a testa in giù. Perciò non vedo l’ora di partecipare di nuovo ad un contest di exotic pole. È stato infinitamente divertente! Kiara Key

Di sicuro prediligo situazioni con meno schemi possibili. Per me la pole dance è arte in ogni sua forma. Rifarei sicuramente ogni Pole Theatre; è il format che prediligo poiché dà in quel momento la possibilità di essere un attore e portare in scena ciò che ci si sente di essere, senza regole. Solo show! Chiara Salvadè

Ho imparato molto da tutte e due le esperienze. Per questo le rifarei entrambe. Una gara o uno spettacolo sono sempre una grande emozione: l’adrenalina e la tensione sono le stesse. Continuerò con la mia passione e la mia voglia di crescere in tutti e due gli stili della pole dance; ho molto da imparare, sono solo all’inizio! Maria Amalfitano 

Sono situazioni diverse come diverso è il contesto. Credo che, finché potrò, porterò avanti entrambe le strade. I campionati sportivi ti fanno concentrare sull’aspetto tecnico e acrobatico del movimento: devi saper dimostrare di poterti muovere anche seguendo certe regole. In altri tipi di competizione, come l’Exotic Moon, ti concentri sull’aspetto coreografico e scenico, su quella che è la tua vera natura, su cosa vuoi raccontare e come lo vuoi raccontare. Devi dimostrare di poter lavorare in spazi e modi non convenzionali e fuori da ogni schema e logica. E in più, puoi mettere anche i tacchi! Tutto sommato credo che poter praticare entrambi gli stili nutra l’atleta e allo stesso tempo l’artista, rendendoti una pole dancer a tutto tondo. Aryanna Candido

Ringrazio Natalya e tutte le ragazze che si sono raccontate! Vi lascio alla visione della spettacolare galleria fotografica di queste meravigliose performers! 

EVENTO 

Lydia Roess European Tour

WORKSHOPS

ITALY – July 11-16   –   SWITZERLAND – July 25 . 31

info@poledancemodels.com

EXOTIC MOON: la gara di pole dance nella città magica

28 martedì 2016 visualizzazioni:

Torino, la città magica, lo scorso

 ha accolto poledancers provenienti da tutta Europa giunte a contendersi il titolo di Campionessa Exotic Moon 2016. 

Tre categorie suddivise in tre livelli di difficoltà.

Amateur, semi pro e professional.

“Exotic Moon è il primo campionato di Exotic Dance in Europa precisa Natalya Ryzhikh, ideatrice ed organizzatrice della gara durante la presentazione”.

Io mi trovavo al tavolo della giuria assieme a colei che è stata ribattezzata “la madre dell’Exotic Dance” Eva Bembo e Vladimir Karachunov, entrambi di nazionalità russa, come Natalya.

A volte discordi tra noi su alcune performance, alla fine siamo giunti ad eleggere tre podi: 

Professionals:

1 Lydia Roess – Francia

2 Anna Nikulina – Repubblica Ceca

3 Kiara Key – Italia

Semi-pro:

1 Bianka Brencic – Slovenia

2 Margaret Novak – Ucraina

3 Jessica Fulgoni – Italia

Amateur:

1 Tina Trendafilovski – Slovenia 

2 Maria Amalfitano – Italia

3 Letizia Saquella – Italia

Un pomeriggio intero a porte chiuse al Chatham Nightclub di Torino, con un pubblico di addetti ai lavori, amici e parenti delle partecipanti; 

mi sono concentrata ad osservare e giudicare, il lavoro di una trentina di concorrenti che interpretavano un brano musicale danzando sensualmente sul pavimento tra due pali (uno statico ed uno girevole).

Terminata la gara, come una numerosa compagnia di vecchi amici, conoscenti, amici sui social network  ci siamo seduti ad una lunga tavolata in una pizzeria vicino Porta Nuova a mangiare, bere e discorrere della giornata trascorsa!

Ho fatto qualche domanda alle concorrenti, finalmente più rilassate, incuriosita da questo fenomeno: la riunione di tante persone dai diversi background, tutte insieme appassionatamente grazie ad un Exotic contest. 

Il genere Exotic in cui è presentata la pole dance prevede l’esecuzione di una danza sensuale, volta a sedurre, anche attraverso l’abbigliamento e il movimento che qui è libero e può diventare esplicitamente provocatorio. 

Exotic significa vario, cioè non solo sui pali presenti comunque sul palco in due versioni, statico e girevole, ma anche sul pavimento, su una sedia, utilizzando ogni accessorio scenografico e coreografico utile ad aiutare le performers ad esprimersi al meglio.

INTERVISTA NATALIA RYZHIKH 

-Perché mentre molte scuole professano la finalità ginnico/sportiva della pole dance rifiutando quella storicamente diffusa nei locali di lap dance, tu hai organizzato questa gara in un nightclub? 

Secondo me ogni cosa è bella nelle circostanze adatte, siccome ho organizzato questa gara, l’Exotic Moon e le ragazze dovevano ballare con i tacchi, unica cosa obbligatoria, allora non vedo una ballerina con le scarpe con i tacchi per esempio un palazzetto dello sport, non sarà a suo agio, non riuscirà a ballare bene… 

Anche vedere una foto del palazzetto dello sport con  una ballerina con i tacchi… c’è qualcosa che non va…

Penso che deve essere al posto suo!

-È il mercato secondo te che la sta riportando in quella direzione? 

Questo non vuol dire che il mercato va in quella direzione. La gente ha sempre bisogno dello show. Guardando le gare dello sport, il pubblico normale che non se ne intende delle prese, della difficoltà dei trick che facciamo, il pubblico si stufa di vedere le ragazze in top, shorts, costumi che cambiano solo di colore, che non possono neanche toccarsi i capelli, o fare un elemento che è vietato perché troppo sexy.

Lo spettacolo non c’è in questo caso, c’è una esibizione secca e alla gente non piace questo, la gente non ne capisce niente della difficoltà delle nostre prese, della difficoltà dei trick.

La gente si ricorderà,il vestito, un dettaglio qualcosa di particolare. 

Nel mercato secondo me ha sempre comandato la moda, se due anni fa andava bene, era di moda lo sport…anch’io ho tradito me stessa, ho tolto le scarpe e ho provato a gareggiare senza scarpe…ma mi sentivo nuda in realtà!

A me piacciono più i tacchi e mi esprimo meglio con i tacchi!

-Eri preoccupata per la riuscita di questo evento nuovo in Italia? 

Ero preoccupata quando ho fatto la pubblicità, mi chiedevo se qualcuna si sarebbe iscritta, sarei stata contenta se si fossero iscritte anche solo dieci ragazze, cinque in una categoria, cinque in un’altra, invece addirittura mi hanno chiesto di aggiungere una categoria, quella semi-pro, perché inizialmente avevo pensato a dividere le categorie in amatori e professionali.

Ho visto con soddisfazione che questo tipo di gara è stata accettata dal pubblico e dalle concorrenti: si sono iscritte 36 ragazze, anche se poi qualcuna non è venuta per imprevisti vari, comunque hanno gareggiato più di 30 ragazze! 

Qualcuno la doveva fare, magari mancava, io penso che una gara così mancasse ho avuto l’idea già l’anno corso, l’avevamo annunciata con Eva Bembo, se non l’avessi organizzata io tra qualche mese, un’anno l’avrebbe organizzata qualcun altro.

-Perché si chiama EXOTIC MOON?

Ho guardato prima le stelle, il cielo, l’astologia per creare l’evento, ho letto che le donne diventano più energetiche e cariche con la luna piena, perciò ho pensato che gli spettacoli potessero essere più belli! Infatti la sera dell’evento c’era la luna piena, la data è stata scelta apposta!

-Lo ripeterai? 

Sì, la ripeterò, questa era la prima edizione, il prossimo anno la seconda… L’unica cosa, devo aspettare che escano i calendari per scegliere il giorno giusto ce sia un sabato o venerdì! 

-Una delle regole di questa gara era  “no rules” molto audace a mio avviso, non temevi potesse accadere di tutto? 

La gente è cosciente che non uscirè a ballare sul palco senza vestiti, nuda. 

Perche quando dai la libertà, che la gente può fare tutto… ognuno di noi ha dei limiti, e così avrai uno spettacolo decente!

Ognuno si di esprime come vuole.

Per esempio mi ha scritto una ragazza mandandomi la foto del costume chiedendomi se poteva andare bene, ma veramente sembrava che fosse nuda e le ho spiegato che già stiamo facendo movimenti sensuali, exotic è uno stile sensuale, femminile, ma non vuol dire essere nude, lei mi ha capito, ringraziato, e ha cambiato costume.

Puoi un’altra mi ha chiesto se poteva portare sul palco un’altra persona, e lo abbiamo visto, lo spettacolo di Valentina Giusti sì ha fatto un po’…una sorpresa…😃 però ci sta… Le cose come sono nella nostra vita? No rules: non sappiamo dove arriviamo cosa facciamo, no rules, la vita è un’improvvisazione, stessa cosa è lo spettacolo exotic.

-Anche trattandosi di una gara di exotic dance le evoluzioni di pole dance ricoprivano una rilevante percentuale nel giudizio finale, quale? 

Dipende dai giudici: un giudice apprezza molto i trick difficili, o i passaggi più originali, un altro guarda più il lato artistico o i costumi…

-L’exotic dance rischia di diventare più popolare e simpatica al pubblico italiano? 

Faccio un esempio riportando ciò che mi ha detto proprio uno dei giudici, Vladimir, lui qualche anno fa è venuto per la prima volta ad insegnare, a fare un workshop in una scuola vicino a Vicenza e tutti erano pazzi per lo sport, volevano imparare i trick difficili, tutti erano sportivi! 

È tornato dopo un anno e tutto era cambiato: i corsi erano solo dedicati ad exotic, tutti erano con tacchi.

Ecco la risposta: le donne vogliono essere femminili, non vogliono saltare come scimmie da un palo all’altro come fanno magari certi uomini, ma vogliono ballare, vogliono essere femminili, è nella nostra natura questa cosa!

Exotic Moon è uno spettacolo vm.18? 

Assolutamente sì, Exotic Moon è uno spettacolo sopra i 18, perché la donna può esprimere la propria femminilità solo quando diventa una donna;  e non si può e non voglio vedere una ragazzina minorenne fare  questo spettacolo, quando una donna ha vissuto, balla meglio ancora.

Grazie a Natalya! 

Nel prossimo articolo conoscerete più da vicino alcune delle partecipanti che ho intervistato, da non perdere! 

Di Dana Hesse

28/06/2016

 

8 icone di stile e le loro “iconic eyebrows”

28 martedì 2016 visualizzazioni:

Amy, Audrey, Kate, Irina, Brigitte, Cara, Marilyn, Sophia..

Le abbiamo sempre ammirate per il loro talento, per la bellezza e per le immense qualità. Ma, le abbiamo anche spesso “invidiate” per il loro aspetto sempre al top. D’altronde, sono delle icone di stile mondiali.
Stylight, piattaforma internazionale di moda, ha raccolto per noi 8 delle star più famose e ci ha mostrato le loro diverse iconic eyebrows.

Ecco le 8 forme più popolari per le sopracciglia: lasciati ispirare dalle star più amate di tutte..

Amy Winehouse

 

Iconic eyebrows Amy - Stylightamy-winehouse

 

Audrey Hepburn

Iconic eyebrows Audrey- Stylight audrey-hepburn

 

Brigitte Bardot

Iconic eyebrows Brigitte - Stylight brigitte-bardot-

 

Irina Shayk 

Iconic eyebrows Irina - Stylight

Irina Shayk arrives at the 2015 Vanity Fair Oscar Party on Sunday, Feb. 22, 2015, in Beverly Hills, Calif. (Photo by Evan Agostini/Invision/AP)

 

 

 

 

Kate Middleton

Iconic eyebrows Kate - StylightKate-Middleton-closeup-102215

 

Marilyn

Iconic eyebrows Marilyn - Stylight images

 

Sophia

Iconic eyebrows Sophia - StylightSofia-Loren

 

Cara Delevingne

Iconic eyebrows Cara - Stylightdownload

 

Fonte: stylight.it

 

di Alessia Morello

28/06/2016

Rosa, azzurro e lavanda i colori della nuova linea Shade di Mi.Ny

28 martedì 2016 visualizzazioni:

Siete sempre di fretta ma non volete rinunciare ad una Manicure perfetta? Volete essere sempre alla moda, ma non avete molto tempo per farlo? Grazie alle diverse linee proposte da Mi-Ny smalti semipermanenti non ci saranno più ostacoli.

La rivoluzione dei prodotti MI-NY è la facilità di utilizzo e la lunga durata. Volete unghie impeccabili per più di due settimane, il mio consiglio è: provateli.

Gli smalti semipermanenti della nuovissima collezione “SHADE” sono il vero must-have per la Primavera/Estate 2016. Rosa, azzurro e lavanda sono i colori ideali per regalare un look elegante e sofisticato che difficilmente vi faranno passare inosservate.

Lasciatevi ammaliare dalla luminosità di queste tre nuove colorazioni e regalate un tocco glamour alle vostre mani.

Shade Rose Quartz!

L’eleganza del rosa è ideale per rendere unico un look sofisticato. Per una vacanza parigina, coccolate dal fascino francese, Shade Rose Quartz è quel tocco in più che è in grado di rendere un outfit perfetto per ogni occasione

Shade Blue Serenety!

Una ventata di aria fresca sulle proprie mani con l’azzurro tenue di questo smalto. Chi non vorrebbe lasciarsi ammaliare dal fascino della costiera amalfitana e sfoggiare un look che ricorda l’azzurro del mare.

Shade Lavander!

Destinazione Londra: quale città migliore per sfoggiare un look originale impreziosito da uno smalto lavanda? La luminosità di questa tinta è perfetta per completare l’outfit con una nota fresca e colorata.

Le vacanze ormai sono alle porte, non perdetevi questa occasione.

www.minyshop.com

Di Isabella Colombo

28/06/2016

 

 

La Nazionale in volo verso la semifinale

27 lunedì 2016 visualizzazioni:

Il bel calcio unisce, uomini, donne e bambini, e quando la Nazionale entra in campo, anche la nostra redazione segue con voi e per voi le partite.

Grazie ai goal di Chiellini e Pellé l’Italia passa ai quarti di finale. La nazionale con un gioco di pressing domina perfettamente fino al 70′; nei 20′ minuti successivi, la Spagna tenta la rimonta, ma una grande difesa italiana da prova di esserci. Bravo Conte. Ora il prossimo incontro, per la semifinale, vedrà l’Italia alle prese con la tenace e fortissima Germania. Ma ancora una volta non facciamo prognostici, e godiamoci una partita che sicuramente regalerà comunque, emozioni. W il calcio, quello pulito e giocato bene.

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Di Isabella Colombo

27/06/2016