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Yoga, l’arte dell’attenzione

26 mercoledì 2015 visualizzazioni:

Cover_Yoga.inddDa una delle più celebri insegnanti di yoga degli USA, un percorso in cinque sequenze per lasciare andare le tensioni, ritrovare il contatto con il corpo e il respiro e sperimentare i benefici della pratica nella vita di tutti i giorni.

L’attenzione permette di osservarci e di guardare dentro di noi, imparando ad affrontare con il giusto approccio qualsiasi cosa. Tale capacità di osservazione di noi stessi e del nostro comportamento è la chiave che ci consente non solo di armonizzare le dissonanze tra la nostra interiorità e il mondo esterno, ma anche di imparare ad amarci.

Le cinque sequenze di questo libro traggono ispirazione da diverse tradizioni dell’Hatha Yoga, dalla filosofia yogica, dagli insegnamenti di Gurdjieff sulla quarta via e dal Metodo Handel. Ogni sequenza prevede un lavoro interiore che ci conduce all’ascolto, al rispetto, alla fiducia e alla guarigione. Che si tratti di sequenze dinamiche o ristorative, di posture fisiche o di meditazione, ciascuna delle cinque pratiche ci offre non solo una diversa prospettiva di vita, ma anche una brillante prefazione scritta da cinque autorevoli fonti d’ispirazione: MC Yogi, musicista e insegnante di yoga; Gabrielle Bernstein, autrice di libri di spiritualità; Donna Karan, stilista e attivista; Gwyneth Paltrow, attrice pluripremiata e titolare del sito Goop; e Christy Turlington Burns, fondatrice di Every Mother Counts, associazione che si batte per la tutela della salute delle gestanti nel mondo.

Queste pagine ci invitano a fare della nostra attenzione un’arte, a disegnare le sequenze più adatte a noi e anche a elaborare un nostro yoga personale. Per creare da soli le nostre pratiche, e fare in modo che si rivolgano alla nostra interiorità così come alla nostra esteriorità.

elena-browerL’autrice, ELENA BROWER

Insegna yoga dal 1998. Dopo la laurea in Design alla Cornell University, ha fatto la stilista e la designer tessile per sei anni, e per oltre dieci ha studiato yoga. Oggi è fondatrice e proprietaria del famoso centro Virayoga a New York. Le sue lezioni, seguite da artisti come Gwyneth Paltrow, Eva Mendes e Donna Karan, sono una magistrale fusione di arte dell’allineamento e attenzione al corpo, alla mente, al cuore. ERICA JAGO, laureata in Design industriale alla Ohio State University, nel 2001 ha cominciato a lavorare come graphic designer a San Francisco. Da più di dieci anni studia e pratica lo yoga. Realizzare il progetto grafico di Yoga. L’arte dell’attenzione è stato un viaggio che le ha cambiato la vita.

 

Yoga, l’arte dell’attenzione di Elena Brower, edito da Rizzoli, 22 euro

dal 3 settembre in libreria!

26/8/2015

 

Donne da letto e donne da matrimonio, ovvero la stupidità degli uomini

25 martedì 2015 visualizzazioni:

donne-matrimonio-mrwwwCare amiche e cari amici bentornati. Spero abbiate passato un buon periodo di vacanze. Per quanto mi riguarda questi giorni di pausa sono stati non soltanto rilassanti, ma sono serviti a comprendere ancora meglio le dinamiche di coppia; perché si sa, sotto l’ombrellone i pensieri corrono a ruota libera, e ascoltando si possono imparare un sacco di cose. Quest’estate, di commenti maschili sul bagnasciuga spesso dopo il passaggio di bikini che sembravano scoppiare da un momento all’altro, ne ho sentiti diversi, ed ho capito che nel mondo maschile resiste ancora uno stupido luogo comune tanto diffuso quanto privo di fondamento che sinceramente mi fa piuttosto arrabbiare, e del quale vorrei parlarvi. Ci sono ancora uomini, e sono un numero incredibilmente frequente per la verità, che quando vedono una donna molto appariscente fanno subito pensieri sexy; ma, riuscito “l’acchiappo”, quando chiedi loro se dopo la prima notte ce ne sarà un’altra, se ci sarà una storia, ti rispondono che per una storia seria “quella” non va bene, ce ne vuole una più sobria, più discreta, insomma una che passi un po’ più inosservata.

Come dire: per il letto si, ma per il matrimonio no.

Ora, sapete che non amo il linguaggio volgare, ma quando ci vuole ci vuole, e allora lasciatemelo dire.
rodolfo-valentino-della-rivieraCoglioni.

Oggi mi rivolgo a te, Rodolfo Valentino della riviera, conquistatore delle due settimane, vitellone della battigia: magari alla tua fidanzatina con il viso sbiadito e le ballerine non lo confesserai mai; ma a me non puoi mentire. Io lo so, come del resto lo sai anche tu, che se la pensi così, per tutta la vita poi ti girerai a guardare ogni meraviglioso fondersi di colori che ti passa davanti, come un arcobaleno dopo la pioggia; e lo farai ovunque, negli aeroporti, in metropolitana, in tv. E ogni volta sognerai, fantasticherai tra te e te, e sgomiterai con l’amico al suo passaggio.

E allora dammi retta, brutto “cazzone avariato” (cit. da “Notthing Hill” n.d.r.); due categorie di donne esistono solo nella tua testa bacata. Le donne, tutte le donne, anche la più “facile” (o meglio quella che tu, senza di solito conoscerla minimamente, ti permetti di giudicare come tale), desidera solo che tu la faccia sentire come l’unica sulla faccia della terra; che tu viva per lei, che tu sia disposto a proteggerla, a difenderla, che tu sia complice dei suoi desideri e partecipe in ogni giorno della sua vita. E una donna che ha tutto questo si innamora; e quando si inwoman+on+beachnamora, fosse stata pure fino a cinque minuti prima una star del cinema per adulti, non ha problemi ad essere fedele, perché essere fedele vuol dire proteggere l’amore che ha raggiunto, e che è la cosa più importante al mondo.

Perciò, imbecille, se ti piace la donna appariscente è inutile che fai il finto puritano, pensando stupidamente che “con un profilo più basso si rischia di meno”, perché una donna, se non la metti al centro del tuo mondo, se non la fai sentire importante, se la dai per scontata, prima o poi le corna te le mette lo stesso; o peggio, una mattina ti svegli e non la trovi più.

Perciò, lascia perdere quello che ti dice la mamma, e per carità anche quello che ti dicono gli amici al bar (che di solito predicano bene e poi razzolano male); tira fuori le palle e prenditela, cammina al suo fianco a testa alta, e sii fiero di tenertela. Farai un favore anche a te stesso, perché invece di essere costretto a cercarti l’amante di nascosto, tra mille patetici sotterfugi e con il rischio di mandare a puttane il matrimonio, in un colpo solo avrai tutto quello che desideri; ogni sera tornerai a casa, e ogni mattina di sveglierai, con il sorriso. Amen.

 

Clicca qui per scoprire chi è Mr. WWW

 

Clicca qui per leggere il libro di Mr. WWW, “Avere un uomo è facile, il problema è tenerselo”

25/08/2015

Polpette di melanzane

24 lunedì 2015 visualizzazioni:

polpettemelanzaneverticalebiancoIniziamo subito con la patata bollente… Sì, lo so, le mie polpette di melanzane sono senza carne. Solo mollica di pane e melanzane. Non sono la ricetta originale che ogni regione d’Italia dalla Campania in giù vanta come propria, ma una versione mia, cioè della mia famiglia, di mia mamma e di mia nonna. E sono parimenti deliziose (e io che ne conosco entrambe le versioni, preferisco queste senza carne senza ombra di dubbio).

Ho utilizzato le melanzane tutto l’anno, per svariate ricette, e ora che è il periodo giusto non potevo non iniziare a mangiarle ad oltranza. Ed è per questo che da oggi le utilizzerò spesso, in preparazioni estive e anche fredde e veloci.

Avevo in frigo due pacchi di melanzane, uno più datato dell’altro, e dovevo cucinarle assolutamente. Siccome non erano bellissime, orizzontalepolpettemelanzanebiancoho dovuto asportare le parti “macchiate” e non mi restava altro da fare che cubettarle. E ho pensato di fare le polpette di melanzane, che mi riportano immediatamente alla mia infanzia, perché mia zia Nora, in ogni occasione di ritrovo familiare, compleanni o feste sante che fossero, ne cucinava dai 70 ai 100 pezzi, come “ammazza fame”, in attesa di pranzi altrettanto luculliani!

Non ho inserito volutamente le quantità delle uova, delle melanzane e della mollica da estrarre da un intero filone di pane cotto a legna, perché non è possibile quantificarle. Impastando ne sentirete da soli la consistenza, capendo quindi se aggiungere un uovo nel caso il composto fosse troppo secco, se aggiungere altra mollica o qualche cucchiaio di pan grattato per assorbire una eventuale troppa “umidità” dell’impasto delle polpette, eccetera. Tenete presente che le melanzane una volta lessate e strizzate si riducono a poca roba!!!

INGREDIENTI

Melanzane
Mollica di pane cotto a legna
Uova
Basilico fresco
Parmigiano grattugiato
Aglio granulare
Sale
Olio di semi

PROCEDIMENTO
polpettemelanzaneverticalemarroneTagliare a cubetti le melanzane e bollirle in acqua salata, fino a che si ammorbidiscono. Scolarle e farle raffreddare, dopodiché strizzarle tra le mani, privandole quasi completamente dell’acqua assorbita durante la cottura.

Incorporare alle melanzane l’aglio granulare, il sale, il basilico tagliato grossolanamente a pezzi, il Parmigiano grattugiato, le uova e la mollica del pane cotto a legna.

Impastare fino ad ottenere un composto morbido e facilmente modellabile, aggiungendo un uovo laddove dovesse risultare troppo secco o del pan grattato se fosse ancora un po’ troppo bagnato.

Con le mani formare delle polpettine grandi quanto una pallina da ping pong. Nel frattempo, in un pentolino, portare a temperatura abbondante olio di semi.

Friggere le polpette poche per volta e scolarle dall’olio aiutandosi con pinze da frittura quando avranno assunto un color bronzo.

Mettere le polpette su carta assorbente e scolarle bene dall’eventuale olio in eccesso.

Servire calde o tiepide.

Valentina

Segui le ricette di Valentina direttamente dal suo blog, DiVerdeDiViola.it

di Valentina De Felice

24/08/2015

Onicomicosi: due validi rimedi

20 giovedì 2015 visualizzazioni:

Micosi-630x325La micosi, cioè una micosi delle unghie, si verifica quando una o più unghie vengono infettate da un fungo. Può manifestarsi come macchia giallastra o bianca, sotto le unghie di mani e piedi. Una volta che il fungo si diffonde più in profondità, l’unghia apparire più spessa, macchiata maggiormente e sbriciolata ai lati.

Questo tipo di fungo appartiene al gruppo dei dermatofiti che vivono in ambienti caldi e umidi, come ad esempio le piscine e le docce.

Le micosi delle unghie si verificano maggiormente nelle unghie dei piedi – perché confinate in un ambiente caldo, umido e scuro – rispetto a quelle delle mani.

Altri fattori di rischio sono la sudorazione eccessiva, le calze e le scarpe che impediscono la traspirazione, camminare a piedi scalzi in palestre, piscine e spogliatoi e le persone che soffrono di psoriasi, di pressione alta e di problemi circolatori, hanno maggiore probabilità di contrarre l’infezione. E’ utile tenere le unghie corte, pulite e asciutte per evitarne lo sviluppo.

La micosi è difficile da curare. In farmacia sono disponibili creme antibiotiche e prodotti antimicotici, ma con scarsa efficacia.

 

Bella.it vi propone due prodotti molte efficaci: Purity Nails FunguLess con elementi completamente naturali e Scholl per il trattamento della micosi dell’unghia in 2 fasi

 

FungusLess NEW BOX design + bottle_europe_1000 x 1000 pxPurity Nails FunguLess fornisce una combinazione tra i migliori agenti antimicotici naturali: oli essenziali ed estratti che agiscono contro i funghi. Combina elementi come l’olio di Argan, l’olio dell’Albero del thè, l’olio di Garofano, l’olio di Rosmarino e l’olio di Melograno, che garantiscono l’eliminazione dei funghi delle unghie. FunguLess è l’unico prodotto con ingredienti naturali al 100% . A causa dei numerosi effetti collaterali creati dai farmaci per combattere la micosi, le alternative naturali sono diventate popolari. FunguLess è il risultato di test e studi approfonditi che ne garantiscono il risultato positivo contro l’infezione delle unghie. Ciò che contraddistingue FunguLess dalle altre soluzioni, è il modo in cui questi ingredienti si fondono in modo da ottenere un prodotto con un risultato sicuro ed efficace.

 

micosi-dell-unghiaScholl è un prodotto che agisce creando un ambiente sfavorevole alla proliferazione dei funghi, abbassando il pH dell’unghia. La confezione è composta da uno smalto contro la micosi e 5 lime. Il trattamento dura 4 settimane. Per prima cosa bisogna limare la superficie dell’unghia per eliminare la parte infetta. Applicare lo smalto sull’unghia infetta una volta al giorno. Successivamente applicare il liquido sull’unghia infetta una volta alla settimana per 9 mesi circa o fino a quando l’unghia non appare un po’ guarita quindi più scolorita. Alla fine del trattamento l’unghia risulta più scolorita e dopo il normale tempo di ricrescita, l’unghia si presenterà sana e normale.

 

 

 

di Alessia Morello

12/8/2015

 

Hamburger di salmone e quinoa

17 lunedì 2015 visualizzazioni:

salmonequinoaorizznoforchE’ la prima volta che utilizzo la quinoa e ho preferito andare sul sicuro, aggiungendola ad altri alimenti per farne un hamburger. Una mia amica aveva provato a farne delle polpette senza successo, e mi ci sono accostata con timore riverenziale, facendo una ricetta semplicissima che però a casa ha riscontrato enorme successo e che sarà uno dei miei nuovi cavalli di battaglia da preparare quando ho poco tempo essendo certa di fare un figurone.

La quinoa è uno dei nuovi superalimenti e a differenza di quanto si possa pensare, malgrado la sua forma, nsalmonequinoaverton è un cereale ma è la “madre di tutti i semi”, un alimento ricco di proteine e di ferro, di facilissima coltivazione e altamente saziante.

La quinoa non ha un sapore ben definito… c’è chi la ha paragonata al cous cous e chi ha accostato il suo sapore a quello del riso, sebbene la sua consistenza finale sia un po’ più croccante.

E’ molto utilizzata dai vegetariani e dai celiaci perché priva di glutine. La quinoa si mangia prevalentemente bollita come il riso e la si usa come accompagnamento a verdure come il cous cous. C’è chi la mangia anche cruda, previo rinvenimento in acqua per svariate ore, o mischiandola alle insalate come in genere si fa con altri semi (sesamo, anacardi, ecc).

Unica cosa che mi sento di dovervi dire è che quando acquistate la quinoa sulla confezione vi sono istruzioni di cottura, indicazioni di dosi di acqua per tot grammi di quinoa. Bene, dimenticatevelo. Soprattutto i tempi di cottura. La confezione che ho utilizzato io prevedeva 150 ml di acqua per 70 gr di quinoa per una cottura di 12/15 minuti. Ebbene, la mia la ho cotta per 40 minuti con 300 gr di acqua, scolando l’eccesso una volta cotta.

INGREDIENTI

600 gr di salmone fresco da pulire
70 gr di quinoa cotta
erba cipollina
sale
scorza di un limone grattugiata
1 cucchiaio di maizena
1/2 cucchiaino di senape
pepe
lamponi freschi
rucola
olio evo
aceto di lamponi (o aceto bianco)

PROCEDIMENTO

salmonequinoaperhomePulire le fette di salmone fresco (se poi avete una pescheria dal personale compiacente che vi prepara i filetti senza pelle e senza spine siete a cavallo), ricavate dei bei bocconi di polpa e passateli a velocità minima in un food processor, per ridurli ad una consistenza simile alla tartare. Chiaramente questa operazione con la santissima pazienza la potete fare anche a mano con un coltello.

A questo punto trasferite il trito di salmone in una ciotola dove lo addizionerete all’amido, al sale, una presa di pepe, all’erba cipollina tagliuzzata finemente, alla quinoa già cotta e scolata, alla scorza di limone e alla senape, impastando con le mani fino ad ottenere un impasto sì appiccicoso ma compatto.

Ora, se avete come me la piccola pressa in plastica per hamburger è meglio, ma volendo potete dividere l’impasto in due e con le mani plasmare due hamburger.

Cuocete gli hamburger su una piastra preriscaldata, 3 minuti per lato, senza olio. Il salmone è un pesce grasso, che rilascia la giusta quantità di grasso che servirà ad una perfetta doratura esterna degli hamburger.

Servire su una semplicissima insalata di rucola condita con olio, sale e un goccio di aceto di lamponi, e lamponi freschi al naturale.

 

Valentina

Segui le ricette di Valentina sul suo blog, DiVerdeDiViola.it

di Valentina De Felice

17/8/2015

Tropical Look

17 lunedì 2015 visualizzazioni:
Espadrillas Crochet – BettaKnit& Vendetta Uncinetta su dawanda.it

Quello tropicale è il must have dell’estate 2015. Palme, fiori, tucani, frutti esotici, flora e fauna tropicale sono le stampe protagoniste dei look della stagione estiva. Queste fantasie caratterizzano le gonne a ruota – con una vera e propria esplosione di colori-, pantaloni a vita alta, maglie e short. perfetti per essere glam in città. Completa il look un sandalo gioiello che rende l’outfit chic e delicato.

E per non rinunciare all’eleganza anche in spiaggia, beachwear a stampa floreale, accessori tropical e cappelli a testa larga non possono mancare nella vostra valigia.

Il tropical look è protagonista delle sfilate dei grandi brand come Cavalli, Gucci, Celinè, Richmond e tanti altri che hanno presentato in passerella abiti e accessori a fantasia tropicale, fino ad arrivare a brand low cost come H&M, Zara e Top Shop che hanno proposto collezioni dove la parola d’ordine è osare con stampe esotiche e colori.

Anche le vip e le fashion blogger si sono fatte contagiare da questa tendenza fresca e frizzante:

Chiara Ferragni sul sul blog TheBlondeSalad ha postato una foto con indosso un abito giallo frizzante, con una gonna svasata a pieghe arricchito da grandi fiori colorati.

Belen e Cecilia Rodriguez, in vacanza ad Ibizia, appaiono con un vestito floreale, rispettivamente a sfondo celeste con una cascata di fiori colorati e a sfondo nero con grandi fiori bianchi.

Laura Torrisi indossa un trikini di Voisolabikini a stampa tropicale, con un panama che completa il look selvaggio.

Chiara Nasti sfoggia una gonna a ruota con pieghe – fine ed elegante – color blu floreale di Maisonespin.

Cristina Chiabotto ha postato una foto sul suo profilo instagram dove indossa un long dress molto fresco e vivace a fantasia floreale e maculata.

 

Per vedere look e accessori tropicali più trendy del momento, sfogliate la gallery di Bella.it

di Alessia Morello

18/8/2015