free page hit counter

All posts by Editorial Staff

Il ballo delle debuttanti

02 giovedì 2015 visualizzazioni:

Buongiorno amici,

           domenica scorsa le scuole di Pole Dance Area hanno festeggiato la fine dell’anno accademico alla discoteca Peugeot Bobino di Milano.

 Sedotti e seduttrici

DSC_3059 copy15 spettacoli selezionati, assieme alle allieve veterane si sono esibite le debuttanti, alcune in un assolo dopo pochi mesi di scuola ma già promettenti, altre in coppia, infine lo straordinario gruppo delle nostre ragazze di Carugate che ha chiuso la serata con lo spettacolo “L’Harem di Tutankhamon”. Nessuna professionista, tutte dilettanti con mariti, figli, genitori, amici e colleghi tra il pubblico che ne è rimasto affascinato! Alcune di loro sono state avvicinate durante la serata da intraprendenti PR di altre discoteche milanesi a caccia di nuove artiste da “avviare” nel mondo della notte. Mentre io ho ho colpito particolarmente un anziano, mentre me ne stavo tranquilla a sorseggiare il mio drink, che mi ha chiesto se lavorassi per qualche agenzia perchè in caso contrario conosceva “uno” che ha un’agenzia e che cercava…

Sono ovviamente molto divertita!

DSC_3196 copyDa una parte vorrei elogiare quanto meriterebbero le ragazze per il loro impegno, l’amore e la passione che hanno dimostrato, è stata una serata meravigliosa, ricca di soddisfazioni per tutte! Dall’altra parte, vorrei soffermarmi su quei  “fuori programma” che si verificano quando più dimensioni si incontrano:

La pole dance, la discoteca, le donne in abiti succinti, ma non donne comuni! Sono donne che stanno diventando forti, che una volta “grandi” imparano a dominare la propria forza, a controllare i propri movimenti che tornano dolci, sensuali, femminili e che spesso vengono fraintese da un pubblico superficiale. Ognuna nel proprio percorso soggettivo ed unico può essere fonte di ispirazione, complice e complementare per le compagne. Esibirsi pubblicamente è una sfida innanzitutto personale contro se stessa da vivere intimamente, è il momento in cui tutti i dubbi le paure le domande trovano risposta e a beneficiarne è la propria autostima.

È un sogno ovattato pieno di luci, musica, sorrisi e complimenti in cui ad un certo punto… si avvicina l’anziano e si propone come manager di una fanta-agenzia di un amico che potrebbe cercare ragazze ma bisogna andare di persona per farsi vedere poi magari fare un provino perché un altro deve decidere se vai bene o no ma poi le foto le hai? No perché servono le foto, ma foto professionali, no perché parliamo di professionisti che se ne intendono di donne se hai bisogno di lavorare… Ahaha!!!

Alt!

“Scusa, mi fai bere il mio cocktail in pace, ti sposti e mi fai guardare lo spettacolo delle mie amiche?” Ma c’è ancora chi ci casca??

 

Tornando alle nostre stelle!

Le ultime settimane sono trascorse al ritmo di prove e riprove delle coreografie, emozioni ed ansia che hanno portato a non sopportare più le musiche ascoltate e riscoltate decine di volte, sulle quali le allieve hanno vissuto momenti di sconforto in cui si saranno chieste “ma chi me lo fa fare?!” e collezionato oltre ai lividi, abrasioni, stiramenti e contratture anche tanta sana esperienza!

La parola alle stelle

Chi sono, cosa fanno nella vita, cos’ha rappresentato per loro il saggio di fine anno? Ho raccolto le loro testimonianze e lascio a loro la parola augurandomi che siano di incoraggiamento per tutti coloro che stanno combattendo la loro lotta con la propria autostima!

 

DSC_3165 copyLaura Antonella, 30 anni, sales manager estero in showroom multibrand

“Questo saggio ha assecondato mia voglia di mettere alla prova me stessa, sconfiggere le mie paure ed insicurezze con la mia forza, la mia voglia di emergere, di respirare, di andare oltre i miei limiti, di condividere un momento magico per me anche con le mie compagne!”

Stefania 34 anni, impiegata in un’agenzia immobiliare

Il saggio è stato un punto d’ arrivo dopo una preparazione durata mesi di fatica (almeno per me) e anche sacrificio… A volte ho pensato “stasera non ho voglia, sono stanca! quasi quasi salto”, ma la voglia di raggiungere l’ obbiettivo era più forte di qualsiasi altra cosa. L’ esibirsi e’ stato esageratamente emozionante, non ci dormivo la notte pensando a come sarebbe stato. La cosa a cui tenevo di più era “non deludere la mia insegnante! Dev’ essere fiera di noi” Per me è stata la prima volta… Beh, non vedo l’ora che arrivi la seconda”

 Emanuela 33 anni, addetta vendita

“È stata occasione per metterci alla prova, un momento di orgoglio per convincerci che volere è potere! Personalmente non mi sarei mai aspettata da me stessa di esser costante e avere la voglia e l’entusiasmo di andare avanti malgrado gli impegni familiari economici ecc”

 Monica 27 anni, impiegata

“È stato un modo x mettermi alla prova e x vincere le mie insicurezze!”

DSC_3066 copyCaterina 29 anni, project manager in un’agenzia creativa digitale

“Mi alleno con Monica e siamo due sceme patentate. Beh è bello mettere in pratica quello che si fa durante l’anno, perché ho trovato delle amiche lì e mi piace concludere un anno insieme con un bello spettacolo. Inoltre è un modo anche per confrontarsi con le altre e mettersi un po’ alla prova”.

 Ketty  41 anni, impiegata contabile in un’agenzia di assicurazioni.

Il saggio ha rappresentato il raggiungimento di un obiettivo! Ci si mette alla prova cercando di superare alcuni “paletti” come la forza e la resistenza fisica o semplicemente caratteriali come la timidezza. Ti metti in gioco e cerchi di costruire qualcosa che ti rappresenti e ti realizzi ma soprattutto hai voglia di fare qualcosa di speciale che esca dagli schemi della vita quotidiana. Diventi spettatrice di te stessa e quando riesci a concludere la “coreografia” e ti rendi conto di esserci riuscita, ti piace, ti soddisfa……allora hai raggiunto il tuo obiettivo. Conclusioni, è stato tutto molto bello, divertente, creativo, faticoso e appagante….e ti fa desiderare di andare avanti per imparare altre cose….quindi!!! Al lavoro per il prossimo saggio!!!!”.

 Julia 23 anni, sales assistant

“E’ stata una tortura gratificante perché abbiamo messo insieme tutti gli esercizi imparati durante l’anno e ti porta a voler imparare di più”.

Marzia Andrea 26 anni, geometraDSC_3188

“Pole dance per me significa andare fuori dagli schemi, vuole dire spingersi oltre le proprie capacità fisiche…oltre ai giudizi degli altri, quando la parola pole dance viene spesso abbinata a lap dance, e quindi associata a qualcosa di malizioso…pole invece è ben altro…un insieme di movimenti che, con piccoli sforzi e passione, diventano arte!”.

 Arianna 27 anni, impiegata

“Per me è stato come un ritorno a quando ero bambina: la scelta del costume, la mamma che mi pettina i folti capelli e che mi fa la treccia, la felicità di far parte di un gruppo sorridente ed entusiasmato, la gioia di donare emozioni a chi ti guarda!”.

Sara C. 28 anni, operatrice call center

“Il saggio rappresenta un dono per me ma soprattutto per chi guarda!  Un’occasione per poter condividere la mia nuova passione con chi osserva sperando di lasciare qualcosa in ognuno!! Quando ballo mi sento libera di esprimermi e sono felice! Il saggio è  un’emozione unica, quell’agitazione che provi, insieme alle tue compagne di avventura, dopo pochi secondi che sei sul palco diventa carica, grinta e tutto diventa perfetto!!! ci sei tu, la tua squadra, gli spettatori ed è il tuo momento! Quel momento in cui cerco di arrivare dritta al cuore della gente e godere della complicità e passione del team!!”.

DSC_3487Federica 24 anni, parrucchiera

“Per me ha rappresentato un traguardo, la dimostrazione finale di tutto il lavoro e l’impegno di un anno, un migliaio di sensazioni concentrate in una sola serata…la nostra serata!! Posso dire di essere fiera e soddisfatta di me e della mia squadra…amo tutto questo!!”.

Viola 33 anni, assistente di progetto

“La conclusione di un anno passato con persone che ora sono come sorelle, con le quali condivido ogni momento della mia giornata tra battute, foto e l’entusiasmo in attesa della prossima lezione di pole. Il saggio è, ad ogni rappresentazione, una sfida contro me stessa.  La paura di mostrarsi ad un pubblico e di mettersi in gioco; è guardare la mia insegnante negli occhi e sentire che c’è e che condivide la mia stessa emozione, guardare le mie compagne, sentire l’intesa, pensare di voler scappare 5 minuti dall’inizio dello spettacolo e dirci che ce la faremo.. Che qualsiasi cosa accada.. Si deve improvvisare!”

 Sara L. 24 anni operatrice call centerDSC_3121 copy

“È stata una soddisfazione personale che ha ripagato gli sforzi fatti durante tutto l’anno! Un modo per far vedere ciò che so fare a chi voglio bene e una “prova” pubblica da superare! Una volta superata la “prova” è stato tutto un turbine di emozioni!”.

 Valeria 30 anni, traduttrice

“Passo la maggior parte della giornata davanti al computer a tradurre manuali tecnici e software. In pratica esprimo nella mia lingua qualcosa che è già stato pensato e scritto da qualcun altro in un’altra lingua. Per questo, passatemi la metafora poco ortodossa, ho sempre la sensazione di “sputare qualcosa di già masticato”, di rifare qualcosa di già fatto. Il saggio invece è il momento in cui finalmente mi sembra di creare qualcosa di nuovo, di bello, che prima non c’era, ma che ora c’è”.

 Anastasia 34 anni, marketing manager

DSC_3162 copy“Faccio sport praticamente da sempre. Dopo anni di bulimia e incontri piu’ o meno utili con psicologi e nutrizionisti, ho optato per la soluzione fai da te, buttandomi capo fitto nell’attività fisica. Anche quella però era diventata una malattia: corro non per il piacere di farlo, ma con l’occhio sempre attento alle calorie. Nuoto con la fissa del numero di vasche e se sono piu’ stanca del solito e non raggiungo le mie 80 vasche, allora sono una fallita! La pole dance invece mi ha distolto completamente da questo pensiero. E’ il primo sport in cui il mio cervello si concentra sul gesto atletico: in quel momento l’obiettivo non sono le calorie, ma riuscire a fare quella posa, riuscire a tenerla, ma soprattutto a tenerla con eleganza. Il tuo corpo diventa una macchina che si sincronizza e il tuo cervello riflette su: mani; ginocchia; punte!

E magicamente, lezione dopo lezione, il tuo corpo si trasforma, diventa tonico e armonico, ma questa è una piacevole conseguenza, non piu’ il tuo obiettivo. Il saggio è il tuo traguardo, ma anche il tuo esame: in quel momento sei sotto i riflettori, di estranei, ma soprattutto dei tuoi cari. In quel momento, ovviamente vuoi essere bella, ma quello che piu’ conta è che vuoi essere brava.DSC_3844 copy

Si dice che le persone “asociali” preferiscano sport singoli, come la corsa, il nuoto, la pole. Io invece durante il saggio mi sento in famiglia, sento la vicinanza delle mie compagne, che vivono la mia stessa ansia “pre-partita” e il calore delle mie insegnanti, che con uno sguardo e un colpo sulla spalla mi ripetono con gli occhi che tutto andrà bene. Quando tutto inizia l’angoscia scompare, il rumore del pubblico magicamente svanisce e rimani solo tu, il tuo respiro e la musica..se senti la musica e impari a seguirla, lei ti sarà grande alleata. Faccio un lavoro impegnativo, che mi porta a relazionarmi ogni giorno con tantissime persone. Non racconto a nessuno del mio magico sport, nè condivido foto in pose da pole dancer. Non perché mi vergogni di quello che faccio.

Anzi, ne vado fierissima, ma in un mondo dove ancora vige l’omofobia e dove si fanno articoli in prima pagina per raccontare che la prossima Etoile dell’American Ballet sarà di colore, non ho voglia di spiegare alla gente la differenza tra pole dance e lap dance. Non posso cambiare il mondo, ne cancellare l’ignoranza, ma posso educare i miei figli a non giudicare e a mettere sempre impegno, dedizione e tanta passione in qualsiasi sport decidano di fare”.

 

In attesa di rivederle il prossimo autunno al Peugeot Bobino con il saggio di inizio anno a celebrare le “fatiche estive” vi do appuntamento alla prossima settimana!

Con affetto,

Dana Hesse

POLE DANCE AREA

Informazioni: info@poledancearea.it

https://www.facebook.com/danahesseOFFICIAL

http://www.poledancearea.it

2/7/2015

Psicologia dei colori – Come sceglierli per la tua casa

02 giovedì 2015 visualizzazioni:

E’ la stagione giusta per rinnovar casa a basso costo con una mano di colore, ma decidere lo schema cromatico può essere difficoltoso poiché la scelta è veramente ricca.

Quando si tratta di tinteggiar casa, la domanda nasce spontanea: quali sono le tonalità più adatte per la nostra casa? Scelte affrettate o influenzate esclusivamente da ciò’ che fa tendenza, con il tempo si rivelano controproducenti, meglio  prediligere le nuance che ci rispecchiano e  ci rendono felici quando torniamo a casa.

Abbiamo già detto che il colore, oltre a influire sull’aspetto di un locale, ha un enorme potere a livello fisico, emozionale e psicologico, quindi, che si voglia  energizzare una zona giorno un po’ scialba o rendere pacato e rilassato un ambiente dedicato al riposo, è necessario capire come alcuni colori influiscano sull’umore.

Analizziamo dunque alcune delle tinte utilizzate più frequentemente.

Bianco: ordine e purezza.   post5bianco

Il bianco è il classico (non) colore utilizzato per pareti e soffitti, è neutro ed è adattabile ad ogni tipo di ambiente. Non passa mai di moda e conferisce ad ogni ambiente luminosità ed ampiezza, per questo motivo è consigliabile sceglierlo per le stanze piccole e poco esposte alla luce naturale. In tutte le sue versioni, dal panna, avorio, fino al beige e corda, dona agli spazi freschezza e sobrietà. Il “Total White”, particolarmente elegante, va utilizzato con accortezza, diversamente gli ambienti monocromatici potrebbero risultare noiosi ed impersonali.

post5grigioGrigio: calma ed equilibrio.

A metà strada tra bianco e nero, è il colore neutro per eccellenza. In natura lo ritroviamo nella nebbia, nel cielo nuvoloso, nella pietra, nei metalli. Elegante e discreto, è versatile per le molte sfumature fredde e calde. Sobrio e, per il suo effetto calmante, da evitare in caso di depressione, si abbina bene ad arredamenti moderni e minimalisti. Capace di accompagnarsi ad altri toni e colori, contrasta bene col giallo e il verde.

Nero: potere e lusso

Negazione del colore per antonomasia, il nero dona eleganza e rigore.  E’ molto usato per far risaltare dei dettagli oppure degli elementi d’arredo particolari. Difficile immaginare di dipingere un’intera stanza di nero, che assorbe la luce e rende malinconici. Perfetto in contrasto col bianco per evocare uno stile decò, teatrale se abbinato ad oro o argento e raffinato accostato a colori neutri, richiede un tocco sapiente.

Giallo: ottimismo ed elasticità mentale

Caldo, luminoso e vitale, simbolo del sole e dell’energia, contrasta la depressione, stimola l’attenzione ed acuisce la mente. Rappresenta l’ottimismo, la vivacità, l’estroversione, la parola, la leggerezza, la fantasia. Indicato per le zone giorno perché favorisce la conversazione e per le cucine in quanto migliora le funzioni gastriche e la digestione. Può essere utilizzato in molte tonalità differenti ed è molto interessante, soprattutto nelle sue tonalità fredde, meno note e diffuse, che si abbinano bene con i grigio-azzurri, il bianco e i blu caldi.

Blu: freschezza ed armoniapost5blu

Sinonimo di stile e d’eleganza senza tempo, si declina in infinite sfumature: più maschili le varianti Navy e Blu oltremare, femminili invece quelle fiordaliso, ortensia e lavanda. Colore del cielo e dell’acqua, evoca calma e tranquillità, è adatto soprattutto per la zona notte in quanto rallenta il battito cardiaco, dissolve le tensioni e favorisce il relax. Particolarmente indicato a chi soffre d’insonnia, calma l’aggressività e favorisce l’armonia nelle relazioni. Perfetto per assolate case di vacanza, si sposa con tutte le gamme dei bianchi, dei grigi,  dei rossi, dei gialli e dei verdi.

Verde: benessere ed equilibrio

Ti piace il verde? Il colore della vegetazione, della natura, della rinascita primaverile e della vita stessa, considerato dalla cromoterapia come positivo e portatore di benessere psicofisico, può essere ben adattato anche in casa. Lo troviamo in moltissime varianti scure, chiare o brillanti. Il verde comunica forza, equilibrio, stabilità, solidità, è in grado di diffondere un piacevole senso di serenità. Dato che ha un effetto calmante e riequilibrante è l’ideale in camera.

post5 rossoRosso: coraggio e passione

Estremamente forte e vitale il rosso è il colore che coinvolge di più le nostre emozioni: è molto utile in caso di malinconia e depressione perché stimola la produzione di adrenalina, fa salire la pressione, aumenta i battiti cardiaci, il coraggio e la libido. Evoca dinamismo, passione, forza, sicurezza e fiducia nelle proprie forze e capacità, ma anche aggressività ed ostilità.  Da usare con parsimonia perché rischia di stancare ed innervosire, ideale per definire particolari o in accostamento ad altri colori.  Si abbina con l’oro, il blu, il bianco e vitalizza il contrasto bianco e nero.

Viola: meditazione e forza spirituale

Il viola, che nasce dalla mescolanza del caldo rosso col freddo blu, viene considerato come il colore della metamorfosi, della transizione e dello spirito, dato che agisce sull’inconscio e dona ispirazione. Scelto nelle gradazioni più chiare, rilassa e stimola la meditazione, dunque è perfetto per la camera da letto.

Arancione: ottimismo ed energiapost5arancio

Allegra, serena e vivace , questa vibrante tonalità stimola l’appetito e il buonumore, favorisce la socialità ed è quindi indicata per le cucine e le zone giorno. Antidepressivo, aumenta la pressione arteriosa, rigenera e ricarica chi è stanco.

Simona Ferri

[divider]ATMOSFERE DISTINTIVE[/divider]

Hai delle domande? Scrivimi a: studio@atmosferedistintive.it

 

logo-atmosfere-300x144

La leggenda dei capelli, per la prima volta a casa tua!

01 mercoledì 2015 visualizzazioni:

IL SALONE_Alfaparf 4Erano gli ormai lontani anni 80, quando a Milano, già al tempo capitale della moda e della bellezza, nei saloni di acconciatura si iniziavano ad utilizzare i prodotti speciali IL SALONE MILANO (Alfaparf Group) che donavano morbidezza, nutrimento e lucentezza mai provati fino ad allora.

IL SALONE_Alfaparf 2Da quel momento, di acqua nei lavatesta ne è passata parecchia, ma la qualità degli ingredienti millenari e soprattutto l’artigianalità di ogni singolo prodotto sono rimaste invariate, e grazie al passaparola delle tante affezionate nel corso di questi 30 anni, la “The Legendary Collection” de IL SALONE MILANO, da oggi potrà essere parte della vostra hair-beauty routine anche a casa!

 

Provati per voi

Ho i capelli ricci, secchi, aridi oserei dire quasi “afro” e da tutta la vita provo prodotti per contrastare gli odiosi ricciolini alla radice dovuti all’umidità, le doppie punte e soprattutto l’impoverimento del tessuto capillare causato da phon e ferri vari. Nel corso del tempo ho imparato che i miei capelli prima di essere lisciati hanno bisogno di tanto nutrimento, altrimenti la piastra non scorre, la piega dura soltanto qualche ora e i capelli iniziano a gonfiarsi ottenendo quel liscio che io chiamo “chimico”, poco fluido e molto crespo.

GLORIOUS SHAMPOO 500ml_Il Salone Milano SUPREME MASK 250ml_Il Salone Milano

Con il Glorious Shampoo abbinato alla Supreme Mask de IL SALONE MILANO, ho scoperto dei veri alleati per la bellezza dei miei capelli, un evento che non accade molto spesso. Grazie alle proteine del latte e all’estratto di bamboo (profumo eccezionale) presenti nello shampoo la ricostruzione nel cuore della fibra capillare sarà pressoché immediata, infatti dal primo utilizzo noterete corpo e pienezza soprattutto sulle punte. Se dopo lo shampoo utilizzerete per soli 5 minuti la Supreme Mask vi renderete subito conto che se avevate intenzione di tagliare le punte rovinate non sarà più necessario. Data la forza nutriente  di questi prodotti, trovo che siano l’ideale anche per preparare i capelli all’esposizione al sole prima delle vacanze.

Provate per credere!

 

I prodotti IL SALONE MILANO (Alfaparf) li trovate nei migliori saloni al prezzo di 7,99 euro per la confezione da 500 ml e 12,99 euro per il litro.

1/07/2015

di Ludovica Bonini

 

Meglio un “vaffa” in piu che uno in meno

30 martedì 2015 visualizzazioni:

Parola di Mr. What Women Want

comunicazione-fidanzatiCare amiche; abbiamo parlato spesso di seduzione, di bellezza, di attrazione. Ma una relazione non è soltanto pizzi, merletti e tacchi a spillo. Quando si decide di vivere una vita insieme vengono ad accostarsi due modi di pensare, due caratteri, due abitudini. Insomma due persone. E non si è mai vista una coppia invecchiare felicemente senza che i due abbiano trovato un modo efficace per capirsi l’un l’altro. Dunque, la comunicazione è uno dei grandi veri segreti della vita insieme, uno degli elementi più importanti che determinano il successo di una coppia; forse il più importante in assoluto. Senza la comunicazione, dopo il sesso non rimane granché.

E allora oggi parliamo proprio di comunicazione, come sempre in chiave maschile, ma a favore del pubblico femminile. Difficile riassumere un argomento così vasto in poche righe, ma quantomeno vale la pena sottolineare una differenza davvero molto importante, che ognuna di voi dovrebbe sempre tenere presente; le donne, anche la meno dotata, si muovono contemporaneamente su due livelli comunicativi separati ma paralleli; sul piano della comunicazione verbale, ma allo stesso tempo anche su quello della comunicazione non verbale.

comunicazione-nella-coppiaE’ un po’ come se parlassero e capissero due lingue, ma contemporaneamente.

E’ per questo motivo che prestano grande attenzione non soltanto a quello che viene detto loro, ma soprattutto al modo in cui diciamo loro le cose.

Avete mai fatto caso, cari amici uomini, che quando tornate dal lavoro e avete avuto una pessima giornata, ancor prima che abbiate aperto bocca e addirittura ancora prima che l’abbiate guardata in faccia lei vi ha già chiesto “amore cosa c’è”?? Oppure quando siete di malumore per qualsiasi motivo e vi sentite al telefono: avete appena fatto in tempo a dire soltanto “pronto?” e lei vi sta già chiedendo “cos’hai?”

E ci prendono quasi sempre. Il gentil sesso è più dotato da questo punto di vista, non ci sono dubbi.

Il problema però è un altro; avendo questo immenso patrimonio comunicativo, le donne si esprimono indifferentemente con il linguaggio verbale o con quello non verbale, dando per scontato che come loro capiscono entrambi, anche gli uomini lo faranno.

E questo è un grande, grandissimo errore.

Gli uomini, secca dirlo ma, sono molto più limitati da questo punto di vista; prediligono il linguaggio verbale e fanno davvero meno caso ai toni e all’espressione mimica con la quale vengono dette le cose, preferendo di norma il contenuto di ciò che viene detto al modo.

E’ il caso tipico del litigio in macchina: se se siete arrabbiate e per farglielo notare smettete di parlare e girate la testa verso il finestrino, tendenzialmente state perdendo tempo. E se quando, dopo mezz’ora, vi chiederà “amore cosa c’è” vi limiterete a rispondergli, stizzite, “niente!” rischierete di ottenere l’effetto contrario a quello voluto, perché di fronte alla parola “niente” (che in Italiano significa “non ho niente”) il maschio tenderà a pensare “Boh! io gliel’ho chiesto, mi ha detto che non ha niente, mi sarò sbagliato io” ignorando completamente il vostro tono di voce, che invece tradiva ben altra intenzione.

Perciò, se volete essere sicure al cento per cento di farvi capire dal genere maschile la regola aurea è una sola: dovete parlare, sempre e chiaramente. Dire quello che pensate esattamente nel modo in cui lo pensate. Quindi se al posto di “niente” ci mettete un bel “vaffa” (che tra l’altro è anche molto più liberatorio), vedrete che si accorgerà per certo che qualcosa non va. Poi starà a lui chiedervi cosa, ma il messaggio sarà arrivato di sicuro.

Del resto, mai sottovalutare la potenza di un “vaffa” al momento giusto.

 

Buona settimana.

 

Clicca e scopri chi è Mr. WWW, clicca qui!

Leggi il libro di Mr.WWW “Avere un uomo è facile, il problema è tenerselo”

30/06/2015

Intervista a Maddalena Corvaglia per Many

29 lunedì 2015 visualizzazioni:

Maddalena Corvaglia 2 - bella.itQualche settimana fa, si è svolta la presentazione del brand Many Milano, che ha debuttato con la prima collezione dedicata all’estate 2015. Look freschi, allegri, semplici e raffinati allo stesso tempo e una realizzazione made in Italy sono le caratteristiche che delineano il Many Milano. Il brand ha scelto di dedicare le sue proposte, per la prossima estate in 3 temi principali: Rigato nei toni rossi e blu, indiano caratterizzano da lunghe frange ed etnico con influenza tribale.

Due particolarità dominano la collezione estiva del brand: i fiori e i colori. I Look vivaci e giovani, vi faranno compagnia nelle vostre vacanze e i costumi e le magliette colorate renderanno la vostra estate semplicemente fashion e alla moda. Many Milano è un brand attento alle ultime tendenze, che conquista tutte le giovani donne che vogliono stare al passo con la moda e distinguersi per il loro stile.

Inoltre, il vostro guardaroba sarà sempre completo e perfetto grazie alle quattro collezioni che il brand presenterà durante l’anno.

Guarda nella gallery le immagini dell’evento e i capi di Many…

 Testimonial d’eccezione del brand Many Milano è Maddalena Corvaglia, presente al debutto della collezione.

Bella.it l’ha incontrata per voi e le ha chiesto di svelarci alcuni piccoli segreti delle sue passioni e della sua vita

Sei testimonial di un brand, Many Milano, che presenta dei look freschi, vivaci, giovani e raffinati allo stesso tempo. Sono caratteristiche che ti identificano molto?

Maddalena Corvaglia - bella.itAssolutamente si. Many Milano presenta dei capi che hanno molto carattere, sicuramente molto alla moda che accontentano i vari gusti, dalla linea classica a una linea più particolare. Quindi Si, mi piace molto!

Abbiamo visto su instagram una tua foto con una delle magliette firmate Many con fiori e colori ..

Si, quella l’ho amata fin da subito, con una fantasia “strong” perfetta per l’estate.

Passiamo alla tua passione per il Fitness, in particolare per la Pole Dance. Ti sei avvicinata a questa disciplina negli ultimi anni. Come è avvenuto l’avvicinamento e quanto e in che modo ha cambiato la tua vita?

Il Fitness sicuramente ti cambia la vita in meglio, in generale ti migliora la vita. A parte che dovrebbero farlo tutti perché fa bene a livello d’umore e a livello fisico. Per me poi, ci sono degli sport che ho conosciuto dopo e che hanno fatto sì che raggiungessi un obiettivo: di fare sport divertendomi, invece di fare la solita ora di palestra che a volte ti va di fare e a volte no; cosi invece, è il connubio perfetto. Quindi tessuti, cerchi aerei, pole dance.. tutto quello che faccio, mi diverte molto farlo.

Parliamo del web magazine che hai fondato, “Maddyctive” che ha fatto un anno da poco. Com’è nata l’idea di creare questo web e sei contenta del lavoro svolto in quest’anno?

“Assolutamente si e l’idea è nata dal fatto che pratico duemila sport. Un mio amico mi ha detto – “ ma fai un corso di uncinetto? Una roba diversa!” – e mi sono resa conto che quando non lavoro e non ho la mia bimba, la cosa che mi piace fare è lo sport. Quindi mi sono chiesta perché non provare a trasmettere la mia passione. Io non sono un personal trainer, ma faccio vedere quanto è facile a volte, provare a fare una cosa diversa. Quando posso vado, anche se a volte non si riesce ad andare in palestra, bastano 15 minuti in casa se uno ha voglia.”

Sei una donna che ama lo sport, l’aria aperta, un punto di riferimento per molte donne e una mamma e moglie premurosa. Qual è il tuo segreto e come riesci a far combaciare tutto?

Non ho un segreto! L’unica cosa è che mi impegno in tutto quello che faccio. A volte mi viene bene a volte mi viene male. Mi impegno nel lavoro, mi impegno come mamma. Qualsiasi sia la cosa che faccio, io provo a dare il meglio. Bisogna valorizzare quello che si ha e cercare di fare sempre meglio.”

 

 

di Alessia Morello

29/6/2015

ale+maddy-for-many
Maddalena Corvaglia con Alessia Morello

 

Pound Cake “Americana”

29 lunedì 2015 visualizzazioni:

IMG_3749Questa settimana appena iniziata terminerà con la festa del 4 Luglio, l’Independence Day per gli americani. Insieme al Ringraziamento, che cade a fine Novembre, la festa del 4 luglio è molto sentita negli Stati Uniti, per ovvie ragioni.

Ci si riunisce in gruppi di famiglie per assistere a spettacoli di fuochi d’artificio, si fanno barbecue che qui ci sognamo, e i più tradizionalisti ripropongono dolci ed insalate di frutta con i colori caratterizzanti della bandiera a stelle e strisce.

Ho voluto rendere omaggio a questa festa che chiuderà la settimana con un pound cake, cercando attraverso i mirtilli, le more ed i lamponi di dare una colorazione “americana” a questo dolce altrettanto americano.

IMG_3724Un pound cake è un dolce tradizionale così chiamato perché si utilizzano i 4 ingredienti primari (uova, farina, zucchero e burro) in quantità uguale di 1 pound e non si utilizza lievito! Ma in linea di massima vengono definite pound cakes tutte quelle torte che hanno un rapporto dei quattro ingredienti fondamentali di 1:1:1:1.

Questo perlomeno era all’origine del dolce. Con il tempo i pasticceri americani hanno modificato le quantità degli ingredienti aggiungendone poi degli altri, come panna da montare o formaggio fresco simil quark o philadelphia all’impasto, per cambiarne consistenza e conferirne dei gusti definiti. Perciò si può affermar tranquillamente che i pound cakes moderni riflettono le preferenze di chi li prepara, e il più delle volte le ricette appartengono a tradizioni familiari tramandate di madre in figlia.

E, consentitemelo, dedico questa torta a Jessica e Laura, due persone eccezionali che festeggiano un avvenimento importantissimo nella loro vita.

INGREDIENTI

225 gr di burro a temperatura ambiente
6 uova medie
300 gr di zucchero semolato
450 gr di farina tipo 00
mezzo cucchiaino di sale fino
mezzo cucchiaino di polvere di vaniglia
250 gr di panna fresca da montare
1 cucchiaio di formaggio Philadelphia
lamponi, more e mirtilli freschi
burro spray (anche normale va bene) per imburrare lo stampo
farina per lo stampo

 

PROCEDIMENTO

IMG_3762Procedere ad imburrare ed infarinare (scuotendo via l’eccesso di farina), uno stampo da ciambella (io ne ho utilizzato uno dal diametro di 20 cm).

Sistemare sul fondo una quantità di frutta fresca a seconda dei propri gusti (più se ne mette più si avrà una fetta dalla sezione colorata al taglio). Io ho utilizzato lamponi, more e mirtilli freschi.

In una ciotola, utilizzando fruste elettriche, lavorare a pomata il burro con lo zucchero e la polvere di vaniglia per almeno 5 minuti fino a che si avrà un composto molto vellutato e vaporoso. Aggiungere a questo punto le uova, una per volta, montando molto bene ad ogni aggiunta.

Aggiungere a questo punto la farina setacciata ed il sale, a più riprese, non tutta insieme.

Una volta pronto l’impasto versarlo nello stampo al di sopra dei frutti, livellare con una spatola in silicone e cuocere per 1 ora in forno preriscaldato in modalità ventilata a 175°C.

Una volta sfornato, lasciate riposare fuori dal forno per 15 minuti, dopodiché armatevi di guanti da forno ascellari e capovolgete la ciambella fuori dallo stampo su una griglia da raffreddamento.

Una volta fredda completamente, spolverizzare con zucchero a velo.

Valentina

Segui le ricette di Valentina sul suo blog, DiVerdeDiViola.com, clicca qui

di Valentina De Felice

29/6/2015