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Il divorzio breve in Italia

18 giovedì 2015 visualizzazioni:

children-of-divorce2Care lettrici, oggi inizia una nuova rubrica nella quale parleremo di diritti al femminile, sperando di potervi essere utile; questa settimana parleremo della recente introduzione del cosiddetto divorzio breve.

Si attendeva ormai da un po’ un cambiamento nella materia del diritto di famiglia per venire incontro alle esigenze di una società profondamente mutata rispetto al periodo in cui venne introdotto l’istituto del divorzio: correva infatti l’anno 1970 quando venne emanata la nota Legge Divorzio, la n. 898.

Senza addentrarci in esasperati tecnicismi analizziamo le novità più significative introdotte dalla Legge n. 55, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il giorno 11 maggio 2015.

Innanzitutto sgomberiamo il campo da equivoci e/o aspettative troppo “alte”: anche con la nuova legge lo scioglimento del vincolo matrimoniale può avvenire, di regola, passando prima per la fase del procedimento di separazione e poi per quello di divorzio.

Qual è dunque la novità? Essa consiste fondamentalmente nella possibilità di accorciare i tempi necessari per poter presentare la domanda di divorzio a seguito della già avvenuta separazione dei coniugi (i coniugi infatti rimangono tali fino alla pronuncia del divorzio, pertanto non vi sarà, quantomeno da un punto di vista strettamente legale, un ex marito ed una ex moglie dopo l’esaurimento del solo procedimento di separazione).

Per ben comprendere le disposizioni legislative è però necessario spiegare in estrema sintesi come funzionano i procedimenti di Divorce in dictionaryseparazione e di divorzio, lasciando per ora da parte le ulteriori novità introdotte da recente Legge che consente di ottenere separazione/divorzio anche con altre modalità evitando di comparire in Tribunale: i coniugi, tramite un legale, depositano un ricorso avanti il Tribunale competente, in seguito al quale viene fissata una udienza (chiamata udienza presidenziale in quanto celebrata innanzi il Presidente del Tribunale) dove gli stessi sottoscriveranno il verbale di accordo, in caso di procedimento consensuale, oppure, in caso di litigiosità persistente (procedimento giudiziale), sarà il Giudice a decidere al loro posto, per esempio, in relazione all’affido dei figli ed al mantenimento.

Tornando alle novità, fino ad oggi prima di poter depositare il ricorso per la pronuncia della sentenza di divorzio era obbligatorio far passare un periodo di tempo di almeno tre anni in cui i coniugi fossero rimasti ininterrottamente separati, periodo che decorreva dalla comparizione dei medesimi innanzi il Presidente del Tribunale. Oggi tale termine è stato ridotto come segue: sei mesi qualora il procedimento di separazione sia stato consensuale e dodici mesi qualora sia stato giudiziale (o per dirla meglio: contenzioso/litigioso).

Quindi, si può dire che con la nuova Legge si è fatto qualche passo in avanti verso lo scioglimento più rapido del matrimonio.

Per domande, dubbi o richieste scrivere a viadana@bella.it

 

avv. Marco Viadana (Studio legale associato Spelta Viadana)
www.viadanaspelta.it

18/6/2015

 

 

 

 

 

 

Elisabetta Gregoraci per F**K

17 mercoledì 2015 visualizzazioni:

Il macramè, il plissé, lo chiffon, il dainetto, le paillettes, il pizzo sangallo, il lakers, il mesh, l’organza e il neoprene sono i protagonisti della nuova collezione.Elisabetta Gregoraci 2 

F**k, celebre brand di beachwear, presenta la nuova collezione Summer 2016, durante Pitti Immagine Uomo n. 88 e sceglie come special guest della presentazione la bellissima Elisabetta Gregoraci.

La nuova collezione F**K si lascia ispirare dalla donna forte e sicura di sè, che ha sempre voglia di Elisabetta Gregoraci e Franco Giorgiomettersi in gioco e di cambiare, facendo proprio del cambiamento il suo mood.

Una collezione ampia che dará modo a ogni donna di poter scegliere tra diverse serie di modelli frizzanti e dalle tinte sorprendenti: dai colori pastello della serie Soft, ai colori piú dinamici e vivi della serie Sport, senza dimenticare la serie World e Reportage, e il best seller dalla fantasia maculata.

Ritorna in scena un evergreen che ha fatto di F**K un brand riconoscibile in tutto il mondo, la fantasia mimetica, in una versione rivisitata.

 

visita il sito di F**K, clicca qui

 

 

17/06/2015

Essere sexy è sentirsi sexy

16 martedì 2015 visualizzazioni:

isabella-ferrari

Parola di Mr. What Women Want

Care amiche; nel corso di quasi un anno passato insieme (eh si, il tempo passa) abbiamo parlato molte volte di seduzione; Ma c’è una cosa che forse non abbiamo ancora detto; la sensualità, oltre che “vestita”, va anche “portata” a dovere.

Avete presente quei ragazzotti poco più che ventenni che per la prima volta sono obbligati a mettere un completo perché in cerca di lavoro, ma che fino a ieri giravano col cavallo dei pantaloni ad altezza ginocchia, catenazza al collo e cappellino girato?? Li riconosci subito perché anche dentro ad un vestito non riescono a non tradirsi; abito quasi sempre lucido/metallizzato accompagnato da cravatte che per guardarle ci vogliono gli occhiali da sole, tatuaggio sul collo, lampada fino al mento e bianchi sotto, braccialetti al polso e gel sui capelli a cui non si rinuncia. Magari anche convinti di essere eleganti. Non c’è niente di peggio di chi dà l’impressione di essere “cacciato a forza” dentro ad un ruolo che non è il suo; il risultato fa decisamente ridere.

sexy-girlEcco, per le donne è un po’ la stessa cosa. Le calze a rete, i tacchi alti, le gonne aderenti, le unghie curate e tutto il resto sono accorgimenti apprezzabili; ma se il portamento non è quello giusto l’effetto è quello del tamarro dentro al vestito della domenica; invece di essere sexy come nelle intenzioni, si diventa per niente credibili e, a dirla tutta, un tantino ridicole.

E allora come fare? Non si tratta di avere il fisico da fotomodella o le forme necessariamente generose nei punti giusti e risicate negli altri. Ci sono donne a cui il buon Dio ha donato tutto questo, ma non è indispensabile che Madre Natura ci abbia graziate particolarmente; si può anche essere normali ma riuscire a risultare particolarmente sexy. Come? In un modo solo.

Bisogna crederci.

Avete mai provato a dire ad un cane “scendi dal letto” senza esserne convinti? O a mentire ad una donna senza essere più che straconvinti? Non vi crederanno mai, ma nemmeno vi degneranno della loro considerazione. Ecco, gli uomini con il sesso sono più o meno la stessa cosa. Se lo guarderete dritto negli occhi credendoci prima di tutto voi che siete in grado di farlo impazzire, se avrete scritto in fronte “caro mio, oggi è il tuo giorno fortunato”, allora reggicalze & co. diventeranno quello che devono essere, ovvero soltanto il corollario di una consapevole e irresistibile sensualità che nasce dal vostro sguardo.

sexygirlEh già, perché la sensualità non è un vestito, non è un accessorio né un profumo, ma un modo di essere. Essere sexy non è vestirsi sexy, ma sentirsi sexy, pensarsi sexy, prima di tutto per voi stesse e poi per lui. Certo, poi le trasparenze e tutto il resto aiutano, lo sappiamo tutti. Ma da sole non servono; esaltano solo ciò che siete voi. Ricordatevi che anche il capo più spregiudicato, senza l’immagine di voi all’interno, per un uomo è solo un pezzo di stoffa.

Quindi credeteci. E ricordate che se ci crederete voi ci crederà anche lui.

Solo un piccolo consiglio; quando lo farete e vi accorgerete che funziona (perché funziona), avrete in mano un grande potere. Per favore, in quel momento ricordatevi anche che quello che avete nelle mutande non è un telecomando, con cui si può far fare agli uomini ciò che si vuole; perché l’uomo sarà anche lento, lo sappiamo, ma quando si accorge del giochino gli resterà un solo interesse da riservarvi (leggi “la gatta morta e la differenziata sentimentale“ primo e secondo tempo a questi link: https://www.bella.it/la-gatta-morta-e-la-differenziata-sentimentale/ e https://www.bella.it/la-gatta-morta-e-la-differenziata-sentimentale-secondo-tempo/). Quindi prendete bene la mira, decidete prima qual è l’uomo che volete al vostro fianco e poi, oltre a far vedere chi siete, scatenate pure tutta la vostra sensualità.

Perché, citando una frase a caso, si sa, “avere un uomo è facile, il problema è tenerselo”.

Buona settimana.

Ancora non conosci Mr. WWW? Clicca qui e scopri chi è!

Leggi il libro di Mr WWW, “Avere un uomo è facile, il problema è tenerselo”, clicca sulla copertina..

copertina alta definizione

16/6/2015

 

 


Rinnovare casa con i colori (senza spendere troppo)

16 martedì 2015 visualizzazioni:

home-colore-pareti-verniceL’uso del colore è uno dei principali espedienti a disposizione di un Home Stager per valorizzare un immobile e dare carattere a spazi altrimenti anonimi, senza ricorrere ad una ristrutturazione vera e propria: una nuova tinteggiatura crea un alto impatto ad un minimo costo e può rendere gli ambienti più accoglienti e luminosi, creare atmosfere rilassanti, influire sugli stati d’animo, l’energia e la creatività

Scegliere la tinta delle pareti è quindi un’operazione importante, da effettuare con oculatezza, senza sottostare ad influenze esterne, moda o tendenze. Lo schema cromatico deve parlare di noi, del nostro stile di vita e delle nostre aspirazioni, ma, per non sbagliare abbinamento, deve essere valutato tenendo sempre conto di diversi fattori, che possono incidere sulla nostra scelta:

L’esposizione alla luce naturale

rinnovare-colore-casaPrima di tutto controllate quanto è illuminata la vostra casa considerando sempre le variazioni della luce naturale nel corso della giornata e delle stagioni. Se i singoli ambienti sono baciati dal sole potete osare colori forti, mentre se i locali sono esposti a nord saranno poco illuminati e quindi sarà preferibile scegliere nuance chiare e tenui.

La dimensione degli ambienti

Accostando in modi diversi le tinte è possibile modificare la percezione di volumi non armoniosi (pareti irregolari, soffitti troppo alti o troppo bassi, locali stretti ) o al contrario accentuare dei particolari costruttivi. Per esempio, se un vano è di forma irregolare, meglio mantenere un unica vernice per equilibrarlo, mentre dipingere solo una parete di un locale con un colore forte aggiunge un tocco di grinta. Utilizzando nuance chiare gli ambienti appariranno molto più grandi, viceversa per fare sembrare più bassa una stanza basterà imbiancare il soffitto di un tono più scuro.  

La tipologia di arredamento

rinnovare-colore-homeIl colore delle pareti deve abbinarsi a rivestimenti e mobili per creare un’atmosfera coerente, per questo non è sufficiente sceglierlo direttamente dai campionari ma è necessario fare una prova (una campitura quadrata di circa 50 cm) sulla parete in cui andrà applicato. In linea generale il clima cromatico di una stanza risulta più equilibrato se il pavimento è più scuro delle pareti. Un arredamento estroso e variopinto richiede pareti sobrie, tendenzialmente neutre, mentre mobili bianchi saranno vivacizzati da una nota di colore.
La destinazione d’uso
E’ risaputo che i colori influiscono sull’umore ed è proprio per questo motivo che è essenziale scegliergli in funzione della destinazione delle stanze. Neutri e pastelli sono calmanti e rassicuranti, mentre tinte forti ‘vivacizzano’. In genere si possono utilizzare toni freddi per i luoghi di raccoglimento (come la camera, lo studio e il bagno) e toni caldi per le zone giorno (cucina, salotto e soggiorno).
Nel prossimo articolo approfondiremo l’argomento, analizzando le opzioni per i diversi ambienti della casa.

Simona Ferri

[divider]ATMOSFERE DISTINTIVE[/divider]

Hai delle domande? Scrivimi a: studio@atmosferedistintive.it

 

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Napoli in bocca, le vere ricette della tradizione napoletana

15 lunedì 2015 visualizzazioni:

Il libro della settimana selezionato da Bella.it è un volume di ricette napoletane, tradizionali e autentiche tradotte in italiano e in inglese, firmato da Csaba Dalla Zorza, l’autrice di libri di cucina che in Italia si distingue per finezza, classe e gusto, vi delizierà con preparazioni che dalla bocca arriveranno dritte al vostro cuore…

napoli-in-bocca-cover_500kQuesto libro è ispirato a un vecchio successo editoriale degli anni ’70: racchiude il fascino della cucina napoletana presentandolo in modo molto piacevole ossia contemporaneamente in napoletano, italiano e inglese. 
Il VOLUME viene proposto come il primo di una collezione «regional food – made in Italy» che MORE MONDADORI lancia in occasione di EXPO 2015.


“Napoli in bocca” presenta 84 ricette divise tra ricette dedicate ad antipasti, pizze, minestre, 
pastasciutte e timballi, salse e ragù, carni, pesce, fritture e uova, contorni e dolci,
 più un piacevolissimo glossario dal napoletano in italiano e inglese e la “smorfia” illustrata.
 Il libro è stampato su carta “paglia” ossia quella carta che normalmente viene utilizzata in cucina
 per assorbire i fritti: l’effetto è stupefacente.


“Siamo contenti di aver avuto l’opportunità di lavorare a questo progetto. Napoli in Bocca rappresenta per noi il desiderio di ridare voce e valore ad una cultura gastronomica tutta italiana che affonda le sue radici nella cucina partenopea, fatta di alimenti ricchi in termini di sapore, qualità e gusto.” – Racconta Francesco Mondadori, editore del volume. – “Dai vermicelli al pomodoro, alla zuppa di pesce alla napoletana, al sartù di riso, fino alla pizza con le cozze e la minestra maritata, solo per citarne alcune. Un ‘viaggio culinario’ che appassiona pagina dopo pagina e mette tanta allegria! Quella cucina tipica napoletana che sa conquistare anche i palati più esigenti. Basti pensare alla ‘Smorfia gastronomica’ pubblicata nell’ultima sezione del volume con tanto di numeri, disegni e descrizione. E non potevano mancare gli aneddoti della saggezza napoletana: a corredo delle ricette, si possono trovare proverbi e poesie storiche intervallate da illustrazioni in bianco e nero e a colori”.

 

Csaba dalla Zorza

Csaba dalla ZorzaFoodwriter italiana molto conosciuta al pubblico per la sua trasmissione televisiva su Sky e sul digitale terrestre Real Time. Il suo stile editoriale ha garantito al volume competenza e raffinatezza.
Si è occupata della revisione delle ricette antiche e della loro attualizzazione in italiano.
 Ha scritto 12 libri e vinto due volte il Gourmand International Award.


Napoli in bocca, come cita l’autrice nella sua introduzione, non è un ricettario, è quasi un romanzo gastronomico che racconta – in napoletano, inglese e italiano – la cultura di un popolo attraverso la buona tavola. Le ricette sono povere, gli ingredienti pochissimi – sempre gli stessi – quelli di una terra soleggiata e ridente, spensierata nell’atto del mangiare sempre e comunque, non solo durante le feste. Lo stare a tavola è un piacere, il mangiare e il bere l’essenza stessa del ricevere, della convivialità, dell’arte tutta italiana – e napoletana in primis – del saper godere delle belle cose che ci dà la vita…

 

Chiara LimaChiara Lima

La curatrice dei testi napoletani è Chiara Lima [Mamma Agata Cooking School], napoletana,
grande esperta di cucina e anima della scuola «Mamma Agata», Chiara è molto conosciuta anche negli Stati Uniti. Ha scritto diversi libri e ha vinto il Gourmand International Award nel 2012
 con il libro di ricette dedicato alla scuola della madre.

 

Rodo Santoro

La copertina e tutte le illustrazioni a colori sono di Rodo Santoro, famoso illustratore greco-napoletano, archittetto, scenografo e giornalista si e sempre deidicato a studi storici sull’arte e la socio-politica.

Guarda nella gallery alcune delle illustrazioni di Rodo Santoro che troverai nel libro…

 Un volume unico, che porta nel mondo la cultura gastronomica napoletana attraverso Expo.

Non perdete la presentazione del libro, dove sarà presente l’autrice Csaba Dalla Zorza che firmerà le copie:

mercoledi, 17 giugno 2015 alle ore 19 presso il Cafè Excelsior

Excelsior Milano, Galleria del Corso 4, Milano

NAPOLI IN BOCCA di Csaba dalla Zorza , edito da Francesco Mondadori Editore, col. More Mondadori,

Prezzo: 33,00

Buona cucina e buona lettura da Bella.it!!

15/06/2015

“Happytude”, la mostra per i primi 100 anni di Coca-Cola

15 lunedì 2015 visualizzazioni:
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By Edoardo Gentile

I giovani creativi IED e OffiCine insieme a Coca-Cola per un progetto dedicato alla reinterpretazione e alla celebrazione della storica botti glia in vetro. I primi 100 anni di un’indiscussa icona del design internazionale con uno sguardo al futuro!

Ci sono muse che non invecchiano e la bottiglia in vetro di Coca-Cola, che nel 2015 compie cento anni, ne è un chiaro esempio, essendo una delle ispirazioni visive più forti del Novecento e continuando a farsi largo nell’arte del terzo millennio non solo come oggetto di culto, ma come segno grafico universale e trasversale alle arti, ai movimenti, ai generi, alle geografie. Non è un caso che, lungo un secolo di storia, la bottiglia abbia conquistato lo stato di icona di design e sia stata protagonista di opere di artisti di fama internazionale come Andy Warhol, Salvador Dalì e Norman Rockwell, solo per citarne alcuni.

Per celebrare il secolo di storia della bottiglia di vetro Coca-Cola, l’High Museum of Art di Atlanta ha inaugurato lo scorso 28 febbraio la mostra “The Coca-Cola Bottle: An American Icon at 100″ (fino al 4 ottobre) e, in occasione di Expo Milano 2015, il padiglione Coca-Cola ospita la mostra d’arte contemporanea “L’Arte in Bottiglia. I primi 100 anni dell’iconica bottiglia Coca-Cola”. Due eventi che vogliono raccontare l’impatto della bottiglia sulla società, in questi primi 100 anni.

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By Diana Trifilo

Da qui, l’idea di creare un prosieguo del festeggiamento del centenario della storica bottiglia, affidando il «testimone» ai giovani creativi dello IED e di OffiCine (un progetto IED e Anteo spazioCinema), non per celebrare il passato ma per dar vita a un progetto fortemente innovativo in cui 32 studenti trasversali alle scuole IED (IED Visual Communication, IED Design, IED Moda, IED Management e Comunicazione) con la Direzione Artistica di Lorenzo Palmeri, insieme a OffiCine (il Laboratorio di formazione nel cinema), hanno lavorato per dare la loro personalissima e innovativa visione del futuro, figurandosi come saranno i prossimi 100 anni della Contour Bottle nei campi del design, della moda, delle arti visive, della comunicazione e del cinema.

Per quest’ultimo mondo creativo OffiCine ha realizzato, infatti, con lo stesso tema, un cortometraggio dedicato alla storica bottiglia e un video di back stage che racconta la realizzazione del workshop.

Gli elaborati saranno protagonisti di una mostra dal titolo “HAPPYTUDE”, aperta al pubblico dal 18 al 24 giugno, c/o la sede principale dello IED Milano, in via A.Sciesa, 4.

 

 

 

Cover Photo: illustrazione di Christine Fayolle

15/06/2015