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Tartellette alle more, caprino e frolla al basilico

01 lunedì 2015 visualizzazioni:

Non lasciate che il basilico e il caprino presenti nella lista degli ingredienti di questa ricetta vi portino a pensare che si tratta di una preparazione salata. Io amo aggiungere ingredienti “strani” nelle preparazioni classiche.

IMG_3316Stavolta infatti, decisa a continuare ad utilizzare prodotti di stagione, mi ero incaponita di voler aggiungere il basilico alla pasta frolla, e così è stato. L’unione poi di formaggi salati con la frutta non la ho mica inventata io… “al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere” è un detto centenario, solo che ho cambiato le pere con le more di rovo.

Beh il risultato non sto a descriverlo, è una esplosione di sapori, un appuntamento con la freschezza e la scioglievolezza, e sono certa che dopo averla assaggiata, aggiungerete qualche fogliolina di basilico anche voi alle prossime frolle per crostata.

Chi ha assaggiato queste crostatine mi ha fatto notare che in effetti, vista anche la cottura della crosta prima e della crema poi, l’utilizzo di un formaggio di capra piuttosto che il solito Philadelphia, le rende una sorta di mini New York cheesecakes travestite da crostatina.

INGREDIENTI

Per la frolla al basilico

120 gr di burro
7 foglie grandi di basilico fresco
1 pizzico di sale
1 uovo intero
120 gr i farina integrale
125 gr di farina tipo 0
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
100 gr di zucchero semolato

Per la crema al formaggio

80 gr di panna acida
2 tuorli di uovo
35 gr di miele
150 gr di formaggio caprino

Per decorare

foglie fresche di basilico
more di rovo
miele

PROCEDIMENTO

1TARTELLETTE-CAPRINO-MORE-BASILICOPreparare la pasta frolla secondo la consueta modalità, lavorando quindi prima il burro con lo zucchero, aggiungendo l’uovo e l’estratto di vaniglia e solo per ultime le foglie di basilico triturate e le due farine setacciate.

Formare una palla liscia, avvolgerla nella pellicola alimentare trasparente e farla riposare in frigorifero almeno un’ora.

Nel frattempo in una ciotola si può iniziare a preparare la crema di formaggio. Lavorare con una marisa la panna acida, con l’uovo e il caprino, aggiungendo il miele per ultimo per facilitare la lavorazione dei formaggi

Preriscaldare il forno a 175°C in modalità statica.

Stendere la pasta frolla e con essa foderare gli stampi da crostatine precedentemente imburrati e infarinati. Bucherellare la base con i rebbi di una forchetta e cuocere in forno già caldo per 15 minuti.
Sfornare, riempire immediatamente di crema di formaggio e cuocere altri 15 minuti, in modalità ventilata.

Prima di decorare con la frutta lasciare che le crostatine si raffreddino completamente.

Una volta disposte le more come più vi aggrada, alternate alle foglie di basilico, al momento di servire versare del miele sui frutti o, nel caso non amiate il miele, spolverizzatele con dello zucchero a velo.

P.S. Con le rimanenze di pasta frolla io ho fatto dei piccoli biscottini a forma di foglia, usati poi per creare una decorazione più scenografica.

 

Valentina

Segui le ricette di Valentina sul suo blog, DiVerdeDiViola.com, clicca qui

di Valentina De Felice

1/6/2015

Artemest, un sito dedicato all’Alto Artigianato Artistico Italiano

26 martedì 2015 visualizzazioni:

artigianato-italiaIn un mondo in cui la tecnologia ci travolge, vedere delle mani che si muovono, lavorano e creano qualcosa di meraviglioso è sempre un’emozione: e se quelle mani sono italiane e portano tra le dita la Storia, la Tradizione e il Gusto del nostro Paese è impossibile non perdersi nell’incanto di vedere nascere quel qualcosa che è destinato a durare per sempre e a rappresentare la nostra creatività, unica e imparagonabile che fa esclamare al resto del mondo: “Oh my God, this is italian!”.

Il 24 Giugno 2015 sarà un grande giorno per l’Alto Artigianato Artistico Italiano: aprirà la prima piattaforma e-commerce dove sarà possibile acquistare e scoprire i più esclusivi prodotti della tradizione Made in Italy nei settori dell’Home Décor, Design, Gioielleria e Arte, un connubio vincente tra virtuale e tradizionale per una shopping experience indimenticabile.

ippolita-rostagno www.artemest.com

Inoltre, per far conoscere al meglio al pubblico le Opere degli artigiani, ogni prodotto sarà accompagnato da ricchi contenuti multimediali: video, foto e descrizioni accurate sulla storia dell’artigiano e sul processo di creazione del prodotto.

Il tutto realizzato da una donna, vero orgoglio per la nostra Nazione ed esportatrice convinta del Made in Italy, Ippolita Rostagno, personalità di rilievo nell’industria del lusso internazionale e già fondatrice in USA del brand di gioielleria IPPOLITA, ha ideato ARTEMEST con il forte intento di promuovere e sostenere la crescita dell’artigianato attraverso il digitale.

ARTEMEST ha già presentato lo scorso Aprile una selezione dei suoi prodotti in anteprima in occasione del Fuorisalone di Milano. I visitatori sono stati accompagnati attraverso i diversi mondi di ARTEMEST, in un’esperienza divertente a cavallo fra il virtuale e il glamour.

 Guarda nella gallery le immagini dell’evento e la bellezza dei prodotti creati con le mani degli Artigiani Italiani…

Nonostante il lancio del sito sia previsto per Giugno 2015, è già possibile accedervi per pre-ordinare in anteprima una selezione dell’assortimento.

a cura di Ludovica Bonini

26/5/2015

 

Le UOME, ovvero la femminilità perduta 2.0

26 martedì 2015 visualizzazioni:

Parola di Mr. What Women Want

Probabilmente qualcuna tra voi ricorderà un articolo di qualche settimana fa su Milano e le milanesi in particolare, dal titolo “la tomboy1femminilità perduta”; per tutte quelle che invece non dovessero ricordarselo ecco il link: https://www.bella.it/la-femminilita-perduta/

In questo articolo ricordavamo la tristezza dei vestiti grigi, neri e blu per sei mesi l’anno, le troppe code di cavallo per nascondere capelli con molto bisogno di cura, le unghie con gli smalti mangiucchiati, i tacchi appena accennati e con loro tutta la figura femminile che diviene pallido ricordo di se stessa, in una Milano che esporta femminilità in tutto il mondo attraverso la moda, ma che sembra dimenticarsene in casa propria. Qualche giorno fa è arrivato un commento molto arguto e intelligente di una lettrice, che scrivendo molto bene mi ha ricordato che c’è un peccato ancora più grande che una donna può commettere rispetto ad abbandonare la femminilità dal punto di vista estetico; abbandonare anche la femminilità interiore.

businesswoman-styleBianca (nome di fantasia ndr) scrive: “conosco ambienti di lavoro dove l’impiegata abbrutita dal lavoro scatta sull’attenti solo davanti a quelle che io chiamo ‘LE UOME’, vale a dire signore più o meno siliconate, ingioiellate, con scarpe da cinquecento Euro ai piedi, voce da tabagista e meches catarifrangenti (e atteggiamenti arroganti, aggressivi e tendenzialmente prepotenti n.d.r.). Le “Uome” non le scambi mai per segretarie… Le “Uome” hai paura a contraddirle… Le “Uome”, se le chiami signora o signorina si offendono… Le “Uome” ti guardano dall’alto in basso quando sei in fila e spesso tentano di passarti davanti. “Sad but True”. La vita comincia quando sei UOMA”.

E’ molto vero, Bianca. Le “Uome” ci sono, eccome, a Milano e non solo, ma qui spuntano come i funghi dopo la pioggia; fanno parte di una boysh-stylecontrocultura distorta della quale grazie al tuo commento ho l’occasione di parlare. Non conosco esattamente quale sia stato il processo socio-psicologico che ha diffuso l’idea che “per farsi sentire, ascoltare, per farsi valere, sia necessario comportarsi, atteggiarsi come gli uomini più prepotenti, arroganti; insomma scimmiottare gli stronzi”; ma tant’è; temo che in gran parte sia colpa nostra. Ma non importa ora cercare le cause; qui siamo e da qui partiamo. Le “uome” sembrano avere una marcia in più, Bianca finisce il suo messaggio con “la vita comincia quando sei UOMA”. Ebbene le “Uome” non sono affatto un bene, ma una dispercezione, una distorsione cognitiva collettiva; non è affatto necessario imitare gli uomini per farsi sentire, e apprezzare. Anzi, come ogni battaglia di civiltà (e le donne ne hanno fatte molte conquistando meritatamente i diritti e le possibilità che oggi hanno), anche quella di farsi valere rimanendo orgogliosamente ancorate alla propria femminilità credo sia una battaglia necessaria, inevitabile, e ancora tutta da combattere. Inevitabile certo, perché le “uome” non sono donne, sono OGM, ed un uomo di fronte a donne del genere, sia ben chiaro, non è spiazzato dalla loro determinazione, ma solo confuso da ciò che si trova di fronte e che non sa più cos’è, perché uomo non è, ma donna nemmeno. Il risultato è che si complicano soltanto, e ancora, i già fragili rapporti tra i sessi. No, così non va bene. Fatevi sentire, proponete idee, combattete, ma senza mai rinunciare alla gentilezza, alla dolcezza, ad una scollatura se volete, e a un bel sorriso che riempie l’aria e la vita. E’ vero, i primi momenti magari vi guarderanno più che ascoltarvi, gli uomini sono lenti. Ma se ciò che dite ha senso, piano piano si accorgeranno delle vostre idee brillanti, della vostra intelligenza, della vostra determinazione, e il tacco dodici passerà in secondo piano. Fidatevi di me. Del resto, non c’è niente che un uomo apprezzi di più di una donna che sappia farsi ascoltare senza rinunciare a ciò che è. Quella è la donna da sposare, credetemi.

Buona settimana.

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copertina alta definizione

26/5/2015

Adriana Lima a Cannes – Copia il make up

25 lunedì 2015 visualizzazioni:

CannesNulla da dire: tubino nero vuol dire femmina e Adriana Lima sul red carpet di Cannes era più femmina che mai. Fasciata in un corsetto stringato della collezione A/I 2015/16 di Ulyana Sergeenko con il preziosissimo ausilio dei gioielli della Copacabana Collection di Chopard, la top model brasiliana ci ha stupite anche per la scelta del trucco: un classico make up da “femme fatal” con rossetto rosso ultra-shine abbinato allo smalto, una marcata linea di eyeliner, una spolverata di ombretto mattone per dare intensità e contrasto all’azzurro dei suoi occhi, mascara a pioggia per dare volume e tridimensionalità allo sguardo e una piega lucente e morbida che le accarezzava la figura.

Bella.it ha selezionato per voi i trucchi all’ultimo grido per copiare il make-up di Cannes di Adriana Lima, per una cena elegante, una festa con le amiche o un appuntamento galante, senza red carpet ma con tanta voglia di sedurre e di stupire.

 

050036010_big_251938Pelle da bambola con “Like a Doll”

Like a Doll è un innovativo  fluido make up che attena imperfezioni con un risultato naturale mai visto prima.
L’esclusiva texture ultra leggera “senza peso” si fonde perfettamente con il viso offrendo un effetto pelle nuda su misura e lasciando una sensazione di seta sul viso.
Pelle nuda naturale, perfetta e radiosa come quella di Adriana Lima nelle foto. Formula “shake&shake”. Agitare bene prima dell’uso. Pupa, 14,50 euro

 

 

SEPHORA palette smart 1 HDPalette to go, parola d’ordine intensità

Per mettere in risalto gli occhi azzurri, la top model brasiliana ha optato per un ombretto dai toni aranciati/rosati. Abbiamo selezionato per voi questa nuovissima palette di Sephora con colori neutri che possono essere accentuati in base ai vostri gusti, anche se il consiglio è quello di non caricare troppo gli occhi con ombretto e eyeliner poiché l’attenzione di questo trucco è volutamente sulle labbra e si rischia di cadere irrimediabilmente nel carnevalesco. Sephora, 7,90 euro

 

Hourglass 1.5MM Gel Liner Open 062514Mechanical Gel Eye Liner di Hurglass

Il più sottile e delicato eye liner gel waterproof esistente. Racchiuso in un tecnologico pennello di precisione da 1.5mm, questo eye liner offre un’accuratezza di tratto e una facilità di utilizzo senza pari. Nessuna boccetta, nessun brush e nessuna operazione di manutenzione. Solo due click e una scossa prima di creare un look strabiliante in grado di resistere anche alle giornate più intense e lunghe. Hurglass, 26,00 euro

 

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Doppio mascara per ciglia infinite con Faux Cils Superstar de L’Orèal

Avete provato milioni di mascara e vi sembrano tutti uguali? Questo no, è magico! In un batter d’occhio avrete ciglia triplicate nel volume e mai cosi lunghe! Provare per credere. L’Orèal, 16,90 euro

 

RougeBrillant2015_CutOut_F39Labbra rigorosamente Dior

Mai prima d’ora, un gloss Dior era riuscito a fondersi così bene sulle labbra. Dotato di un inedito serbatoio “giusta dose”, l’applicatore deposita la quantità di prodotto ideale, delineando le labbra e facendo vibrare il colore senza eccessi. Nel cuore della formula, un’associazione Dior esclusiva di tre oli di trattamento dall’alto potere riflettente. Una fusione pura con le labbra che si rivestono di una nuova luminosità Couture estremamente raffinata. Dior, 35,47 euro

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Un nuovo classico! Les Nouveaux Classiques di Formula X

Tonalità classiche riviste e modernizzate con audacia e luminosità, come il rosso intenso di questa collezione. La formula “senza compromessi” Formula X offre il migliore equilibrio tra le qualità che cerchi in uno smalto: lunga tenuta, forte intensità cromatica fin dalla prima applicazione, luminosità, rapidità di asciugatura. Formula X, 12,90 euro

Blush VELVET

E per finire…fard compatto Divage

Un fard compatto dalla consistenza fine e vellutata, utilizzabile sia come correttivo per il contouring, che come fard per enfatizzare il colore alle guance. Delicato sulla pelle, ravviva il colorito dell’incarnato senza creare quell’effetto fake spiacevole. Da appicare alla fine per fissare il resto del trucco e renderlo duraturo. Divage, 8,99 euro

 

 

 

di Ludovica Bonini

25/5/2015

 

 

Jackie

25 lunedì 2015 visualizzazioni:

dal 10 giugno in libreria…

Il romanzo biografico di un’icona, modello di cultura, stile e autorevolezza.

 New York, 1944: dal letto di morte del suo appartamento, una donna rivela al fratellastro passioni, gioie, debolezze e difficoltà, mettendo a nudo tutta la sua vita. Ne emerge un dettagliato ritratto di una figura carismatica e influente ma anche – e soprattutto – di una madre determinata: Jacqueline Kennedy. 

 

“Credo sia assolutamente doveroso che io mi presenti a questa platea. Sono l’uomo che ha accompagnato Jacqueline Kennedy a Parigi, e che si è divertito”

John Fitzgerald Kennedy ai giornalisti al Palais de Chaillot, Parigi

Copertine ANGELINI_Jackie_Layout 1 

Jackie, la donna che per ben 5 anni, dal 1960 al 1965, è stata considerata dall’opinione pubblica americana la persona più influente negli Stati Uniti, si racconta partendo dalla sua adolescenza a Merrywood: le cavalcate in solitaria, i libri che le tenevano compagnia, le fughe in Europa. Attraverso la sua voce, rivive un pezzo di storia americana e mondiale. Davvero, dopo la morte di JFK, Jackie ebbe una relazione col fratello, Robert Kennedy? E perché, dopo l’uccisione di quest’ultimo, scappò in Grecia e sposò il miliardario, nemico degli Stati Uniti, Aristotele Onassis lasciando l’opinione pubblica americana e internazionale sgomenta e la sua famiglia profondamente delusa? La sua vita mostra come in realtà, negli ultimi anni, Jackie non avesse altro pensiero che il benessere dei suoi due figli e come buona parte delle sue scelte si possano ascrivere al tentativo di far vivere loro una vita lontana dai rischi corsi negli otto anni di fuoco che andarono dall’elezione alla Casa Bianca nel 1960 all’assassinio di Bobby nel 1968.

Jackie oggi, sia in America che in Europa, continua a suscitare un incredibile potere di attrazione. Di lei rimane una forte eredità culturale e una fascinazione per il suo stile che ancora la rendono un esempio per milioni di donne.

 

L’autore

Adriano Angelini Sut romano, esordisce nella narrativa nel 2005 con “Da soli in mezzo al campo” (Azimut – 2005), storia d’amore adolescente in una Roma dove le distanze sociali rimangono invariate e il calcio è, come per i paesi latino americani, l’unica speranza di realizzazione per chi vive a certi margini. Bissa nel 2007 con il romanzo “Le giornate bianche” (Azimut – 2007/Amazon.it 2012), tratto da fatti veri, gli incendi spontanei occorsi nel paesino di Canneto di Caronia (Messina), ancora una storia di formazione sullo sfondo di una Sicilia misteriosa, alle prese con Ufo e fenomeni paranormali.

Nel 2010 per la Newton Compton escono “101 cose da fare a Roma di notte almeno una volta nella vita” (Newton Compton – 2010) e, per onorare la passione calcistica, “101 gol che hanno cambiato la storia del calcio italiano” (Newton Compton – 2010). L’ultimo libro è “Mary Shelley e la Maledizione del Lago” (XL Edizioni 2013), una biografia romanzata dell’autrice di Frankenstein. Suoi racconti sono inseriti in varie antologie: Good Weather for an Airstrike Controcuore (Azimut – 2010), Il non potere logora Biglietto, Prego (Zero91 Edizioni – 2012), Zico Da Antognoni a Zico – I più grand numeri 10 della storia del calcio (Giulio Perrone – 2014).

Ha tradotto e fatto conoscere al pubblico italiano lo scrittore messicano americano Luis Alberto Urrea, pubblicato da XL Edizioni. Ha collaborato con Il Foglio, radioradicale.itparadisodegliorchi.com e Radio Manà Manà, ed è stato direttore editoriale della casa editrice Zero91. Nel 2011 ha adottato il doppio cognome affinché anche sua madre continui a vivere.

 

Adriano Angelini Sut, JACKIE, Gaffi, in libreria dal 10 giugno, 18 Euro

25/5/2015

Insalata di pasta con melone, speck, rucola e lime

25 lunedì 2015 visualizzazioni:

insalata-pasta-valentinaNon ho neanche avuto il tempo di decidere insieme a Ludovica lo “stile” della ricetta del lunedì su questo mio spazio settimanale su Bella, che il meteo ha deciso di ribellarsi alla scelta di proporre una insalata di pasta, estiva, quasi light, evocativa delle spiagge, della freschezza di una fettina di frutta fresca da mangiare in un pomeriggio caldo o di un cocktail al lime… oggi diluvia!

Anche il maltempo però va esorcizzato, perciò in barba al freddo che mi ha obbligata a preparare questa ricetta indossando tuta e calze ascellari, ecco una nuova proposta di piatto veloce, estivo, che richiede poco sforzo (oltre alla cottura della pasta non dovrete fare altro che tagliare frutta e speck) e che vi assicurerà grande successo con i vostri commensali.

Per la foto ho scelto di utilizzare, come contenitore monoporzione, la metà del melone Cantalupo svuotata della polpa che ho utilizzato per condire la pasta, per dare un ulteriore tocco di scenograficità tipica dell’estate in arrivo.

INGREDIENTI

1 melone retato o Cantalupo
2 o 3 fette spesse di Speck
1 mazzetto di rucola
3 lime
1 limone
300 gr di pasta (qualsiasi formato da insalata va bene,io ho usato le Caserecce)
Olio evo
Sale
Pepe (se piace)

PROCEDIMENTO

Seguendo le indicazioni riportate sulla confezione del formato che avrete scelto per questa insalata, cuocete la pasta in acqua salata, insalata-di-pasta-melone-rucola-speck-limescolatela, raffreddatela velocemente sotto l’acqua (non preoccupatevi, sotto il getto d’acqua la pasta non perderà sapore, in quanto durante la cottura ha già assorbito il sale che le occorre), riponetela in una ciotola, mescolata con un filo d’olio extra vergine di oliva per evitare che si incolli.

Aiutandosi con un coltello molto affilato, ricavare dalle fette spesse di speck delle listarelle grandi quanto una julienne di carote.

Estrarre la polpa dalla metà di un melone Cantalupo, e ricavare delle listarelle anche di questo, più o meno uguali a quelle di speck precedentemente ottenute.

In una ciotola creare una citronette, emulsionando l’olio extra vergine di oliva al succo di 2 lime e di un limone, con un pizzico di sale e una presa di pepe macinato al momento.

Lavare la rucola sotto l’acqua corrente e asciugarla con carta assorbente per togliere l’eventuale acqua in eccesso sulle foglie.

A questo punto condire la pasta aggiungendo lo speck, il melone e la rucola e per ultima la citronette.

Servire in coppette monoporzione grattugiando in superficie un po’ di zeste di lime.

 

Valentina

Clicca qui e scopri le ricette di Valentina direttamente dal suo blog Diverdediviola.it

25/5/2015