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Riflettori puntati su Cathedrals of Light
Arte, design ancora una volta si sposano e danno vita ad un evento importante durante la Bologna Design Week. 26-30 settembre.
La Paolo Castelli S.p.A. http://paolocastelli.com/it/ – azienda bolognese leader nei settori fine furniture e lighting con la collezione Inspiration –in collaborazione con Bologna Design Week ha organizzato la prima edizione del concorso fotografico “Cathedrals of Light” per omaggiare, attraverso la luce, le architetture della città di Bologna.
Il concorso vuole essere una nuova occasione per confermare l’interesse dell’azienda nello sviluppo della cultura e nella promozione della propria città.
Cathedrals of Light è dedicato a fotografi amatoriali e professionisti di ogni nazionalità e ha l’obiettivo di permettere ai partecipanti di esprimere attraverso la fotografia il loro speciale punto di vista sulla città di Bologna.
Lo scopo del concorso è quello di indagare e documentare la relazione tra la luce, naturale o artificiale, e i luoghi, noti e meno noti, della città di Bologna. Monumenti religiosi e non, edifici storici, moderni o contemporanei, scorci o dettagli architettonici saranno quindi i soggetti privilegiati del concorso.
Grazie alle 20 immagini in mostra, la “galantissima chiesuola” (cit. Malvasia 1686), intitolata ai 4 Santi protettori della città di Bologna, ritorna ad essere, oggi, a distanza di oltre 400 anni, luogo di culto e di celebrazione della città stessa.
I luoghi e i beni artistici della città sono stati reinterpretati dai partecipanti con tecniche e sentimenti diversi. Una summa di visioni personali che spaziano dalla fotografia di ambiente ai ritratti still life, dal classico bianco e nero alle elaborazioni digitali, dalla luce fredda del mattino ai bagliori materici di una candela.
All’interno dell’ex cappella decorata dal Chelini, il percorso espositivo si sviluppa in senso concentrico e, facendo eco alla verticalità delle colonne binate che decorano le pareti, si evolve in una spirale di luce alla cui sommità l’esplosione dei raggi luminosi di Allure Chandelier, accoglie, sorprendendo, i visitatori. Paolo Castelli S.p.A. ha allestito, infatti, sotto il lungo portico, che ne contraddistingue la prestigiosa facciata, una coreografia danzante di 3 Kalì, chandelier di imponenza scultorea della collezione.
Un’emozione unica. Luci, colori, bagliori, immagini, s’inseguono e si sposano, portando onore ai luoghi della città di Bologna.
Un’esperienza unica, suggestiva, che anche i non addetti ai lavori apprezzeranno.
We love it.
Di Isabella Colombo
28/9/2017

Shining nelle sale per Halloween
Dal romanzo di Stephen King del 1977 che più lo ispirò, Stanley Kubrick trasse uno dei suoi capolavori: Shining.
Il cult movie, girato tra il 1978 e il 1979, racconta la storia di Jack Nicholson alias Jack Torrance, scrittore in crisi che per ritrovare l’ispirazione accetta un posto di guardiano all’Overlook Hotel sulle Montagne Rocciose.
Parte così con sua moglie Wendy e il figlio di sette anni, Danny, senza sapere che quel viaggio cambierà per sempre le loro vite.
In occasione di Halloween e a 40 anni dalla pubblicazione del bestseller con cui King terrorizzò i lettori di tutto il mondo, torna su grande schermo nella versione da 119 minuti in italiano il 31 ottobre, l’1 e il 2 novembre Shining del maestro Stanley Kubrick (elenco sale a breve su www.nexodigital.it).
Nell’occasione verrà proposta anche la proiezione dell’inedito cortometraggio “Work and play”, che rende omaggio alla frase che Jack Torrance scrive ossessivamente: “All work and no play makes Jack a dull boy” nella versione inglese del film.
Nel romanzo omonimo da cui il film è tratto, Stephen King rielabora in chiave thriller il topos caro alla letteratura della casa infestata da fantasmi, trasformandola in albergo e mettendola in rapporto con gli avvenimenti soprannaturali che vi accadono e che hanno per protagonisti un nucleo familiare composto da una coppia e dal loro unico figlio dotato di poteri paranormali.
Shining è presto diventato un cult movie, entrato nell’immaginario collettivo ed è stato a volte classificato come il miglior film horror in assoluto.
Shining è stato eletto al 2º posto tra i migliori film horror della storia del cinema, dopo L’esorcista, in una classifica stilata dalla rivista londinese.
Ilaria Minichelli
28/09/2017

La cataratta spiegata dal Dr. Fantozzi
L’intervento della cataratta, ossia l’estrazione del cristallino opacizzato e la sua sostituzione è ormai collaudatissimo e di grande efficacia . Oggi è possibile operare con tecniche innovative. Ne parliamo con il dottor Marco Fantozzi, oftalmologo tra i più esperti in Italia.
La cataratta è la progressiva opacizzazione del cristallino, una lente biconvessa, grande il doppio di una lenticchia, situata all’interno del nostro occhio, appena dietro all’iride e colpisce soprattutto persone sopra i 60 anni. Spesso chi ne è affetto non se ne rende conto fino a quando non incontra difficoltà visive o la necessità di cambiare frequentemente gli occhiali. L’intervento di cataratta è l’operazione più eseguita al mondo e quella in cui vengono utilizzate tecnologie all’avanguardia e più innovative. La nano chirurgia associata alla chirurgia con Femto laser adesempio sono due tra le più moderne tecnologie a disposizione del chirurgo oftalmologo. Consentono, infatti, di operare la cataratta e di eliminare miopie elevate, ipermetropie elevate, astigmatismi elevati e presbiopia senza bisturi, senza ultrasuoni e senza danni ai tessuti sani circostanti con minori rischi intra e postoperatori. Grazie a queste nuove metodiche il recupero visivo è ancora più veloce e duraturo nel tempo.
Queste tecnologie hanno dimostrato sicurezza ed efficacia rispetto alle apparecchiature tradizionali utilizzate per questo intervento- spiega Marco Fantozzi, oftalmologo presso il Centro di Chirurgia Laser della Casa di Cura San Rossore a Pisa. Rispetto alla facoemulsificazione tradizionale, garantiscono infatti un basso tasso di complicanze intraoperatorie e un rapido recupero visivo del paziente.
Questa procedura associa i vantaggi delle due tecniche, con il risultato di un miglioramento della visione. Femto e nano laser riducono infatti fortemente lo stress chirurgico su strutture delicatissime come l’endotelio, lo strato più interno della cornea, e l’iride che possono essere danneggiate da un uso eccessivo di energia e di ultrasuoni, tipici delle tecnologie tradizionali.. Questa evoluzione tecnologica consente un ulteriore passo avanti anche nelle chirurgia dell’occhio ed in particolare del cristallino- conclude Fantozzi.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito: http://www.ultralaser.it/
28/09/2017

Gioielli “funny” ma dall’anima raffinata.
Un settembre partito all’insegna della novità e della creatività. I gioielli, vivranno quest’anno una nuova giovinezza, tra echi del passato e proiezioni future.
Si ha voglia di stupire e di brillare, si ha voglia di giocare con sogni fantastici, si vuole osare..Ebbene, anche l’arte orafa, sposa questa tendenza, e da vita a creazioni speciali, che ci aiutino a vedere il mondo più “luminoso”.
Trasformare la fantasia in un gioiello che brilla, o che regali emozioni è possibile? Sì, grazie alla nuovissima collezione Iside, realizzata da Borsari Gioielli. Mixando in modo chic: studio, ricerca, rispetto delle tradizioni artigianali con tendenze, moda e precisione, ha saputo dar vita ad una linea elegante e giocosa al tempo stesso.
Caratterizzati da uno stesso stile, i gioielli possono essere indossati singolarmente o assieme, creando di volta in volta un look diverso e versatile. Ogni pezzo della collezione, (anelli, orecchini, bracciali e collane), riesce, infatti, a catturare l’attenzione, per la sua luminosità.
Gioielli “funny” ma dall’anima raffinata, sono superfici “lucide”, “a specchio”, che diventano importanti, perché affiancati da Swarowski; realizzati in argento (in tre colorazioni di galvanica: rodio, placcato 2 micron in oro giallo e rosè), con elementi di decoro, a martello, a chiodo o tondo, impreziositi da cristalli Swarowski incassati.
La silhouette contrariè rappresenta il trait d’union tra due elementi che si attraggono e si avvicinano, per brillare nel tempo.
“Iside, quando il glam fa rima con brillare”
Di Isabella Colombo
28/9/2017

Le 16 frasi di Frida Kahlo
Frida Kahlo è stata una donna intensa, coraggiosa e splendida che ci ha lasciato una grande eredità, non solo con i suoi dipinti, ma anche con le sue parole, i suoi insegnamenti e il coraggio della sua lotta costante.
Ha rivoluzionato il mondo con il suo atteggiamento di fronte alla vita, distaccandosi non solo dai convenzionalismi del secolo precedente in Messico, ma in tutto il mondo. Per questo motivo, ancora oggi risulterebbe rivoluzionaria e di rottura. È stata una donna che hanno cercato di far rientrare nella categoria dei surrealisti, ma che non ha mai permesso che lo facessero, perché, come affermava lei, ha sempre dipinto la sua realtà, non i suoi sogni.
Segnata dalla sua esistenza, dalle grandi ferite inflitte dalla vita e dal suo immenso amore per Diego Rivera, la sua vita è stata disseminata di sfortunati eventi che, però, non l’hanno mai piegata. Frida è stata una donna coraggiosa, vanitosa, appassionata e dotata di una smisurata capacità di amare, che ci ha lasciato queste parole il cui valore valica ogni frontiera.
Abbiamo raccolto per voi 16 frasi dette da Frida Kahlo, che possono essere sempre fonte d’ispirazione:
1. “Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?”.
2. “Murare la propria sofferenza è rischiare di lasciarsi divorare da questa, dall’interno”.
3. “L’angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all’intelligenza”.
4. “Dottore, se mi lascia bere questa tequila, prometto che al mio funerale non tocco un goccio”.
5. “Alla fine della giornata, possiamo sopportare molto più di quanto pensiamo di poter sopportare”.
6. “La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico”.
7. “Niente vale più della risata”.
8. “Quello che non mi uccide mi fortifica”.
9. “Pensavano che anch’io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni”.
10. “Niente è assoluto. Tutto cambia, tutto si muove, tutto gira, tutto vola e va via”.
11. “Bellezza e bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità”.
12. “Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare”.
13. “Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo, ma poi ho pensato che ci sono così tante persone nel mondo, ce ne dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che tu sappia, se sei lì fuori e stai leggendo questo, che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te”.
14. “Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti”.
15. “È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini”.
16. “Sento che siamo stati insieme fin dal nostro luogo di origine, che siamo della stessa materia, delle stesse onde, che portiamo dentro lo stesso istinto. Tu sei forte, il tuo genio e la tua umiltà prodigiose sono incomparabili e arricchisci la vita; dentro il tuo mondo straordinario, quello che ti offro è solo una verità in più che ricevi e che accarezzerà sempre la parte più profonda di te stesso. Grazie di riceverlo, grazie perché vivi, perché ieri mi hai lasciato toccare la tua luce più intima e perché con la tua voce e i tuoi occhi hai detto quello che aspettavo da tutta la mia vita”
Ilaria Minichelli
27/09/2017