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Il Revival delle T-Shirt Slogan

06 mercoledì 2017 visualizzazioni:

Il revival delle t-shirt slogan: dagli anni ’80 al Dior contemporaneo

La t-shirt viene da sempre considerata un capo unisex, evergreen, passepartout.

Un capo che può indossare chiunque, dal bimbo piccolo alla persona anziana, dalla modella al calciatore, dallo stilista iper-glam allo sportivo.
Perché la t-shirt è un capo trans-generazionale, trasversale, capace di attraversare le epoche, i periodi storici, le correnti moda e rimanere sempre fedele a se stessa.
E’ anche un capo estremamente versatile che, a seconda di quando la si indossa e di come viene abbinata, cambia completamente volto passando dall’essere chic all’essere street in un attimo.

Ma come nasce la t-shirt?

Secondo alcuni studiosi, le prime origini della t-shirt risalgono alla fine dell’800, quando venne creato un tipo di maglietta in puro cotone utilizzata come indumento intimo da uomo. Tuttavia sembra che solo dal 1913 iniziò quella che può essere definita l’ascesa della celebre T-shirt.
Durante la Prima Guerra Mondiale infatti, i soldati americani si “innamorarono” delle magliette intime comode e leggere che i soldati Europei indossavano e decisero di importarle anche in America, dove divennero subito di successo e furono ribattezzate appunto T-Shirt, per via della tipica forma a T che la maglia forma tra maniche e scollo. Alcuni però sostengono che il nome derivi invece dall’utilizzo che i soldati ne facevano: la maglietta veniva spesso indossata durante l’allenamento, il “training” e da lì T (di training)- shirt.

La T-Shirt divenne subito uno degli indumenti più utilizzati dai soldati durante la Prima Guerra Mondiale, ma ancora con una funzione esclusivamente di indumento intimo, indossato durante i lavori pesanti o come rimedio al caldo. Eppure, fu proprio la foto di un soldato americano in t-shirt apparsa sul noto magazine Life nel 1942 a sdoganarla del tutto e a farla passare velocemente da indumento intimo a capo casual.
Così, terminata la guerra, la T-shirt divenne parte a tutti gli effetti dell’abbigliamento e ben presto, nel giro di un paio di anni, divenne subito un mezzo di propaganda elettorale grazie alle prime T-shirt con la scritta “Dew it with Dewey” (Dewey era il governatore di New York, in lista per la carica presidenziale).
Era nata la t-shirt slogan, ovvero una maglietta che non era più semplice indumento intimo, ma capo di abbigliamento “parlante” in grado di veicolare messaggi ben precisi, in questo caso chiaramente politici.
Non fu quello l’unico caso ovviamente, anzi quello fu l’evento che diede il “là” ad una serie di t-shirt slogan che negli anni diventeranno sempre più frequenti raggiungendo il loro picco negli anni’80 per poi tornare prepotentemente anche ai giorni nostri.
In particolar modo la consacrazione della t-shirt come indumento cool a tutti gli effetti si ebbe durante gli anni ’50 grazie a testimonial di tutto rispetto, ovvero gli attori James Dean, Marlon Brando e John Wayne che la indossarono in molti dei loro film.
Sempre in quegli anni la “Tropix Togs” cominciò a produrre T-Shirt decorate con nomi di luoghi turistici e personaggi della Walt Disney: ancora t-shirt “parlanti” che comunicavano qualcosa non tanto rispetto a chi le indossava quanto a chi la vedeva dall’esterno.
Alla fine degli anni ’60 poi nacque in California la prima azienda dedicata esclusivamente alla produzione di disegni e motivi per le T-Shirt, la Monster Company.
Il grande exploit della t-shirt slogan iniziò nei turbolenti anni ’70, anni che videro numerose contestazioni, lotte sociali, crisi energetiche e generazionali: fu proprio in quel periodo che la t-shirt divenne un vero e proprio mezzo pubblicitario a tutti gli effetti tramite slogan, ricami e stampe.
Era nato un nuovo modo per esprimere le proprie idee attraverso l’abbigliamento.
Fu però negli anni ’80 che le magliette decorate con il logo di importanti aziende di moda o gruppi musicali divennero un veicolo ufficiale per esprimere e condividere una passione, una preferenza, un’idea.
La t-shirt divenne un modo per affermare la propria identità tramite codici stilistici chiari ormai a tutti, perché veicolati attraverso un mezzo (la t-shirt appunto) ormai conosciuta da tutti e quindi estremamente democratica.

Nel 2014 la t-shirt ha compiuto cent’anni, eppure mai come ora è tornata ad essere un capo trasversale, utilizzato da tutti, perfetto da mattina a sera e assolutamente ancora in gradi di veicolare messaggi, idee e appartenenza ad una cultura metropolitana.
Negli anni si sono viste magliette con slogan politici e sociali, con scritte sarcastiche, divertenti, romantiche, con loghi e stemmi, con simboli di appartenenza a un luogo, a una squadra sportiva, a un’associazione culturale.
Attraverso la t-shirt, nel corso degli anni, sono stati lanciati messaggi forti, sono state avviate lotte e campagne sociali e culturali, si è cercato di combattere l’omofobia, le malattie, le discriminazioni di ogni genere.
Ogni frase, ogni slogan, anche ogni colore (basti pensare alle magliette arcobaleno o a quelle rosa per le corse benefiche a sostegno della ricerca contro il cancro) diventano così un messaggio, un codice identificativo, un elemento di appartenenza.

Questa è la vera forza delle t-shirt che, prendendo spunto dal loro glorioso passato, sono tornate (ma sarebbe più corretto dire continuano) ad essere indossate da tutti, sempre, senza distinzioni di sorta.
A riportare le t-shirt slogan sulle passerelle internazionali sono stati grandi stilisti come Franco Moschino, ma anche Maria Grazia Chiuri che, nella sfilata Dior per la PE 2017, ha fatto indossare alle sue eteree modelle t-shirt con scritte evocative e rivoluzionare accostate a soffici gonne in tulle ricamato lanciando un messaggio chiaro: “Femministe, ma chic”.
Stesso discorso per Dolce & Gabbana che ha mandato in passerella un plotone di modelle con t-shirt super logate e con messaggi scritti a chiare lettere, idem Gucci, Elisabetta Franchi e molti altri.

Anche per tutta la prossima stagione invernale 2017/2018 le t-shirt slogan resteranno sulla cresta dell’onda, come capo passepartout da indossare con il jeans così come sotto un tailleur, con una gonna a ruota dall’aria romantica o una pencil più rigorosa.
E mentre Jeremy Scott per Moschino ripropone le celebri t-shirt “Couture is an attitude”, alla New York Fashion Week dedicata alla prossima stagione fredda le t-shirt con slogan, messaggi e frasi ad effetto hanno letteralmente spopolato.
Da Prabal Gurung se ne sono viste di molti forti, con frasi come “Girls just want to have fundamental rights”, “The future is female”, “You can’t stop me” e “We will not be silenced”.
Da Adam Selman le t-shirt sono romantiche, con scritte come “Say it with flowers”, mentre le t-shirt di Creatures of Comfort riportano a chiare lettere un solo messaggio: “No!”.
Da Christian Siriano la t-shirt slogan con la scritta “People are people” viene indossata con una sensualissima longuette in raso con spacco, mentre da Cinque a Sept campeggia una frase statement come “I love everyone”.
E ancora Philipp Plein e molti altri hanno portato in passerella per il prossimo autunno inverno 2017/18 tante t-shirt slogan per tutti i gusti…e tutte le voci.

 

 

6/09/2017

di Giovanna Vitacca

Image e Comunication Consultant

 

Miss Italia 2017

05 martedì 2017 visualizzazioni:

Conto alla rovescia per l’elezione della nuova reginetta della bellezza italiana.

Per assistere al passaggio di consegne della corona tra Rachele Risaliti e la nuova Miss Italia bisognerà attendere Sabato 9 Settembre quando, a Jesolo, andrà in scena la finale del concorso, in onda in diretta anche quest’anno su La7. Giunto alla 78esima edizione, l’appuntamento con la bellezza si conferma nella località veneta per la quinta volta consecutiva, grazie all’accordo raggiunto tra il sindaco Valerio Zoggia e Patrizia Mirigliani.

Da Lunedì 27 Agosto, i parrucchieri di Trico|Logica e le estetiste di Dermal Institute saranno impegnati nella preparazione delle 210 miss che arriveranno al lido per le prefinali del concorso. Saranno giorni concitati, in vista dei servizi fotografici con gli sponsor, ma soprattutto, degli “esami” davanti alla commissione tecnica, a cui spetterà il compito di selezionare le 30 ragazze che accederanno alla Finalissima.

I parrucchieri Trico|Logica, guidati dal team Gabrio Staff, e le estetiste di Dermal Institute, tra i migliori rappresentanti dei saloni e dei centri estetici di tutta Italia, sono pronti a mettere la loro esperienza al servizio delle ragazze e del concorso per il secondo anno consecutivo.

Attraverso innovativi dispositivi e prodotti, questo gruppo di esperti si prenderà cura delle miss, rispettando le loro personali esigenze ed esaltandone la naturale bellezza.

Tante gioie, emozioni e soddisfazioni accompagnano la trepidante attesa della proclamazione di Miss Italia 2017.

Ilaria Minichelli

05/09/2017

Risotto barbabietola, fonduta e mirto

05 martedì 2017 visualizzazioni:
Ritornati dalle ferie, magari durante questa pausa estiva siamo stati all’estero, abbiamo bisogno di un po’ di “italianità”. Oggi quindi vi propongo un risotto alla barbabietola rossa, con fonduta di parmigiano e riduzione di mirto.

Ingredienti per persone:

  •  300gr di riso carnaroli
  • 80g barbabietola rossa cotta
  • sale e pepe qb
  • 90g di parmigiano reggiano
  • latte qb
  • 1/2 bicchierino di mirto
  • sedano, carota, cipolla (per brodo vegetale)
  • 1/2 bicchierino di vino bianco
  • burro per mantecare

Per la fonduta di parmigiano reggiano: fare sciogliere a fuoco molto dolce il parmigiano con un goccio di latte, aggiustare a piacere di pepe. Usando un mixer ad immersione frullare il tutto per evitare grumi fastidiosi. Filtrare con un setaccio la salsa.

Per la riduzione di mirto: mettere in un pentolino il mirto a fuoco basso, lasciare ridurre fino a consistenza desiderata.

Per il risotto: tostare bene il riso a secco in una casseruola e sfumare con vino bianco. Una volta evaporato l’alcool, cominciare la cottura con il brodo vegetale (dev’essere sempre ben caldo per evitare shock termici di cottura). A 3/4 di cottura unire la barbabietola rossa precedentemente frullata con un pizzico di sale. Concludere la cottura togliendo dal fuoco e mantecare con burro e parmigiano.

Infine servire la fonduta aggiungendo la quantità di riduzione di mirto da voi desiderata.

Visto? Non è per niente difficile. Ora tocca a voi!

Marco Mantovani

05/09/2017

I Fiori di Bach curano lo stress da rientro

05 martedì 2017 visualizzazioni:
Come affrontare il rientro alla quotidianità con il supporto degli integratori alimentari e dei Fiori di Bach

Settembre è il mese in cui si torna alla quotidianità: per i bambini lezioni e compiti, per gli adulti ufficio e traffico tornano a far parte della vita di tutti giorni.

Tra questi ultimi i numeri sono significativi: sei milioni di italiani soffrono di stress da rientro, secondo i dati dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

Non si tratta di una vera e propria patologia, ma di una condizione di disagio e spossatezza che sopraggiunge dopo il relax conquistato con il meritato riposo vacanziero.
Tornare a lavoro e alla routine di tutti i giorni può causare alcuni sintomi quali ansia, insonnia, nervosismo, spossatezza eccessiva, leggera depressione.
Spesso ci si sente incapaci di concentrarsi, fisicamente appesantiti, psicologicamente non pronti e schiacciati dal senso di responsabilità.

Ma anche per i bimbi non va meglio: dopo un periodo passato a contatto con mamma e papà, si torna alle responsabilità e alla vita di comunità, fonte di disagio psicologico, ma anche del ritorno all’esposizione ad agenti patogeni.

Per affrontare al meglio il ritorno a scuola o in ufficio dopo le vacanze estive e ritornare alla routine quotidiana in piena forma, è fondamentale avere un corretto stile di vita: fare il pieno di energia con una buona e sana colazione, praticare regolare attività fisica e seguire una sana alimentazione, sono la base per mantenere i benefici delle vacanze.

Ma per supportare al meglio l’organismo in questo specifico periodo dell’anno, può essere utile ricorrere a degli integratori alimentari e ai Fiori di Bach.

Gli integratori GUNA – azienda leader in Italia nel settore della produzione e distribuzione di farmaci di origine biologico-naturale – sono realizzati attraverso il metodo unico ed innovativo della Nutraceutica Fisiologica, la più moderna espressione dell’incontro tra Fisologia, Biologia Molecolare e Nutraceutica, e i Fiori di Bach attraverso il Metodo WHITE Holographic Bioresonance® al fine di rendere la fase liquida Supercoerente, ossia con proprietà organizzative omologhe a quelle che assume il liquido negli organismi viventi a contatto con i tessuti biologici.

Ecco le proposte GUNA:

Gunabrain è ideale per fornire una migliore efficienza mentale in periodi di studio e lavoro intenso, in caso di stanchezza mentale per un’intensa attività intellettiva, per contrastare i danni indotti dai radicali liberi e dallo stress ossidativo, tra le principali cause dell’invecchiamento cerebrale e del decadimento delle funzioni cognitive. Questo integratore alimentare è un aiuto naturale in grado di fornire apporti nutrizionali specifici per supportare l’organismo in situazioni di forte stress celebrale.

Per gestire questa delicata fase dell’anno anche dal punto di vista emotivo e affrontare i differenti stati d’animo che può portare con sé come insicurezza e indecisione, ci si può avvalere di Resource Confidence, una combinazione ottimale e sinergica di Fiori di Bach indicati per evocare le proprie risorse interiori e le proprie innate capacità di adattamento quando si desidera avere maggiore autostima e fiducia in se stessi.

Per i più piccoli, inoltre l’inizio delle attività scolastiche e la ripresa della vita in comunità significa anche un ritrovato rischio di infezioni da parassiti intestinali: l’integratore alimentare Gunaelmint, a base di tre estratti vegetali di comprovata efficacia, è utile per rendere “inospitale” l’ambiente intestinale per i parassiti.

Non ci resta che provare, per credere.

 

 

 

www.guna.it

 

di Sofia D’Altrui

5/09/2017

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Mostra del cinema di Venezia

05 martedì 2017 visualizzazioni:

E’ iniziata a Venezia la Mostra del Cinema e sul Red carpet stiamo vedendo sfilare il meglio del cinema italiano ed internazionale.

Episodio degno di nota è la consegna del Leone d’oro alla carriera alla coppia Fonda-Redfort.

Di seguito il video della consegna alle due Stars internazionali a cui è seguita un interminabile standing ovation.

Per la prima volta nella storia del festival cinematografico della laguna, a ricevere il riconoscimento è stata una coppia.

 

 

4/9/2017

di Sofia D’Altrui

Oblon, per un bagno raffinato

05 martedì 2017 visualizzazioni:

Novello, da sempre arreda il bagno in modo raffinato e lineare.

 

Porta la firma di Stefano Cavazzana, la nuovissima linea per accessori e contenitori  da bagno, “Oblon“.

Unendo la raffinata purezza della cultura nipponica con il gusto e le esigenze abitative contemporanee. Il progetto, richiama da un lato la semplicità del Bentō, il tradizionale vassoio contenitore dotato di coperchio e, dall’altro, la naturalezza delle ceramiche Raku nata per celebrare ed esaltare la bellezza delle piccole cose.

Elemento caratterizzante di Oblon è il lavabo in Teknorit che si compone di tre parti – lavabo, anello e vassoio – impilabili, intercambiabili tra loro e disponibili in diverse colorazioni.

L’estrema facilità di movimento e le molteplici possibilità compositive permettono di dare vita a combinazioni sempre differenti che donano all’ambiente bagno un’estetica nuova.

Ad affermare la personalità di questa collezione c’è il piatto doccia angolare, anche questo in Teknorit, realizzabile su misura, definito da un profilo continuo a L che prosegue dal piatto alla parete. Un trionfo di forme pulite e lineari che evoca i rituali del bagno e le cerimonie dal sapore orientale che vestono di connotati profondi i piccoli gesti della vita quotidiana. La semplicità geometrica del piatto doccia si integra perfettamente con il lavabo, proseguendone il disegno.

Complementi e accessori perfezionano la funzionalità e la versatilità di questo programma d’arredo, proponendo soluzioni innovative. Ne sono un esempio il vassoio del lavabo che può trasformarsi in un comodo beauty, gli specchi dotati di porta tablet o smartphone, gli sgabelli porta salviette e le aste attrezzate con portabiti o mensole: piccoli e preziosi dettagli pensati per un ambiente bagno tanto confortevole quanto bello da vivere.

Novello, attraverso Oblon, è riuscito a creare un ambiente davvero unico e particolare, capace di adattarsi facilmente ad ogni tipologia d’ambiente.

www.novello.it

 

 

 

 

Di Isabella Colombo

5/9/2017