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Tuffo negli anni ’80 grazie a Cattivissimo Me 3

24 giovedì 2017 visualizzazioni:

“Cattivissimo me 3″! Torna il cartoon che ha sbancato i botteghini, grazie ai suoi personaggi unici e amatissimi.”

Pronti ad andare a vedere il Film più atteso dell’anno? noi di Bella. it sì.

Gru, Lucy, e i mitici omini gialli, i Minions sono ancora una volta i protagonisti del terzo capitolo di Cattivissimo Me, film di animazione atteso da un pubblico vasto, che va dai più piccoli ai più grandi! . La data di uscita del film nelle sale Italiane è prevista per questa sera 24 agosto. Un film che ha il “cuore” negli anni 80, ma che saprà far ridere chi questi anni li ha vissuti, sia chi li conosce per sentito dire. Pura ilarità.

Attendiamo quindi ansiosi, di scoprire le nuove avventure dei nostri personaggi. In questo film ci sarà l’entrata in scena di Dru, il gemello scomparso di Gru, il protagonista umano maschile del film, che aiuterà il fratello a combattere il temibile Balthazar Bratt, un personaggio che ha scelto le storiche Big-Babol come sua arma più pericolosa.

Quindi, solo qualche dettaglio in più, ma senza dire troppo, per lasciare a tutti la voglia di viverlo in modo totale!

Il protagonista è sempre lui, il cattivissimo meno cattivo della storia, quel Gru, che ha perso la sua aggressività. E’ dal passato che tornerà alla ribalta la novità capace di rimettere in discussione tutto. Gru non se la passa tanto bene: ha persino perso il lavoro come agente segreto della lega Anti Cattivi con la moglie Lucy che sperimenta il ruolo di madre, incapace appunto di catturare quel Balthasar Bratt che semina il terrore nel mondo sempre da salvare dalla distruzione finale. Gru scoprirà di avere un fratello gemello, Dru, uguale nell’aspetto salvo una chioma bionda.

Il gemello, cresciuto dal padre crudele ed erede del suo fantasmagorico armamentario, non ha la capacità di usarlo e cercherà in ogni modo di riportare il protagonista sulla strada della cattiveria. Gru sarà capace di scoprire il vero valore della famiglia e delle tradizioni e di saperlo rielaborare in un contesto nuovo. Una battaglia in cui non sarà solo, e contro un cattivo che questa volta raggiunge con Balthazar Bratt livelli di pura genialità. Per non parlare dei Minions , nella nuova veste di galeotti rissosi e scontrosi, irresistibili!

Non aggiungiamo altro, ma vi consigliamo di andarlo a vedere.

 

 

 

Di Sveva Silva

24/8/2017

“The Book is on the table” : un App per migliorare

24 giovedì 2017 visualizzazioni:

Tempo di rientri, di rinizi e di buoni propositi…

Uno di questi, da non poter più rimandare è la conoscenza della lingua inglese, ormai fondamentale per la nostra vita quotidiana.

Mai senza la tua App: il nuovo approccio alla lingua 2.0. Come approfittare di ogni momento libero per migliorare l’inglese.

Al giorno d’oggi avere un eccellente livello d’inglese è di primaria importanza per affrontare con successo il mondo del lavoro e interagire con persone provenienti da ogni parte del pianeta.

Padroneggiare una nuova lingua è più facile di quanto si pensi, e l’orgoglio che si prova quando si raggiunge un livello avanzato è indescrivibile. Per vincere questa sfida, ABA English, scuola d’inglese online con milioni di studenti in tutto il mondo, consiglia di non separarsi mai dalla propria app di apprendimento linguistico in questi ultimi giorni di vacanza. In questo modo otterrai il massimo dallo studio dell’inglese e tornerai al lavoro in piena forma.

Ecco per te alcuni consigli da seguire:

Sfrutta i tragitti
I tragitti tra una meta e l’altra spesso sembrano interminabili, e nei viaggi in aereo i passatempi a disposizione si riducono ancora di più a causa della mancanza di connessione Internet. Ora si può approfittare delle unità del corso anche offline, scaricandole in vista del volo: il tempo passerà in un baleno e all’atterraggio l’inglese sarà migliorato senza neanche accorgersene.

Abbi il coraggio di commettere errori
Un ottimo modo di fare pratica è buttarsi e provare a ordinare al ristorante o fare il check-in in hotel in inglese. Se si sbaglia non succede nulla! Non bisogna dimenticare che anche i madrelingua commettono errori, anzi, ogni errore offre un’opportunità per migliorare. Un trucco? Cerca le unità del corso di ABA con il tema più adatto al genere di lessico che vuoi perfezionare appena prima di iniziare a parlare.

Non tradurre
Uno degli errori più comuni che commettono molti è quello di tradurre parole e locuzioni dall’italiano all’inglese in modo letterale, senza pensare che molte espressioni non hanno un esatto corrispettivo in inglese. Concentrarsi solo sulla traduzione rallenterà il processo di apprendimento: per questo il miglior processo è pensare, ascoltare e parlare in inglese. Per raggiungere l’obiettivo è necessario immergersi nella lingua e nella sua cultura. Un buon modo per riuscirci è quello di guardare film in versione originale o i tuoi ABA Films preferiti. Se hai la fortuna di passare le vacanze in un paese di lingua inglese, fai semplicemente attenzione a quello che dicono i tuoi interlocutori!

Chiedi aiuto
A volte, per quanto ci sforziamo, è difficile esprimersi in un’altra lingua. Se si è in difficoltà, non si deve esitare: chiedi aiuto. Domanda al tuo interlocutore di ridefinire il concetto con altre parole o spiegagli tu il contesto. Ricorda che con l’app di ABA English si hanno a disposizione 144 sezioni di vocabolario alla fine di ogni unità, che è possibile controllare in caso di dubbi.

Divertiti
È dimostrato che quando ci si diverte la capacità di imparare aumenta ed è meno difficile memorizzare informazioni di qualsiasi tipo. Viaggiare è un ottimo modo per conoscere altre culture, divertirsi e praticare l’inglese. Se poi si ha il supporto di un’app che permette di migliorare l’inglese, sempre e ovunque … di sicuro farai sempre meno fatica ad esprimerti in inglese!

ABA English
ABA English è una scuola d’inglese online con milioni di alunni in oltre 170 paesi, che si distingue per un metodo di insegnamento che applica all’ambiente digitale i principi dell’apprendimento naturale della lingua madre, attraverso l’utilizzo di cortometraggi autoprodotti.
ABA è una startup che ha ricevuto vari riconoscimenti nel settore EdTech, quali il premio alla ‘Miglior App Educativa’ di Reimagine Education, ed è stata segnalata da Apple e Google come una delle migliori applicazioni nel campo educativo. Inoltre, dal 2016 è la prima accademia completamente digitale autorizzata a rilasciare i certificati ufficiali di Cambridge English.  ABA ha sede a Barcellona e la sua squadra conta più di 80 professionisti di 20 nazionalità.

Per maggiori informazioni potete visitare il sito internet www.abaenglish.com o su mobile: AppStore o GooglePlay.

 

 

di Sofia D’Altrui

24/08/2017

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Come NON approcciare su Fb

24 giovedì 2017 visualizzazioni:
A quante di noi è capitato, magari più di una volta, di ricevere richiese d’amicizia da persone mai incontrate o conosciute e magari dall’altra parte del mondo?

Soprattutto, quanti messaggi ricevuti in cui il ragazzo in questione tentava ci provava con noi? Spesso i testi e i modi con la quale lo fanno, non sono sempre i migliori!

Sei un angelo caduto dal cielo!” oppure “Kmq 6 bellissima“….cose di questo genere!

Gordon prova in questo video a racchiudere le nostre reazioni e i nostri commenti!

Godetevi il video e rideteci su!

Ilaria Minichelli

24/08/2017

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Occhi magnetici e labbra al bacio

23 mercoledì 2017 visualizzazioni:

TUTORIAL OCCHI MAGNETICI E LABBRA DA BACIARE with GIULIA VALENTINA  MrDanielmakeup

Un video-tutorial di Mr Daniel make-up in collaborazione con Lancôme e con Giulia Valentina.

Qualche informazione in più..

MrDanielmakeup Art Director of the independent cosmetics brand NABLA http://www.nablacosmetics.com
#lancomeambassador
IG Giulia Valentina → https://www.instagram.com/giuliavalen…
Instagram → http://instagram.com/mrdanielmakeup
Facebook → https://www.facebook.com/MrDanielMakeup

Di Isabella Colombo
23/08/2017

Cistite, non sempre serve l’antibiotico

23 mercoledì 2017 visualizzazioni:

Lcistite è un’infiammazione del basso tratto urinario, che può colpire sia gli uomini che le donne. Conosciamo meglio questa patologia e come si cura.

La cistite viene in genere diagnosticata attraverso i sintomi che la paziente riferisce. I sintomi caratteristici di questa condizione sono: aumento della frequenza urinaria, dolore durante la minzione, senso di fastidio sovrapubico, sensazione di ingombro e di peso; può inoltre esservi la presenza di sangue nelle urine. Ai primi sintomi di cistite occorre rivolgersi al proprio medico, che prescriverà gli esami più appropriati e laddove necessario, indirizzerà la paziente allo specialista di riferimento, nel caso in cui la situazione clinica lasciasse dei dubbi.

Alcune forme di cistite sono di intensità modesta e si presentano con aumento della frequenza urinaria e bruciore; vi è poi una forma più intensa, associata al sangue nelle urine, che prende il nome di ematuria. In questo caso, il dolore a livello uretrale durante la minzione è molto forte.

Come si cura la cistite?

La cistite si cura seguendo due strade diverse ma complementari. Innanzitutto, è bene aumentare il proprio introito liquido, assumendo quindi molti liquidi, e poi è bene assumere degli integratori, mirtillo in primis.

Numerose evidenze che nascono dalla letteratura scientifica dimostrano che la principale proprietà del mirtillo è quella di inibire l’adesione dei batteri alla mucosa vescicale. L’infezione, infatti, nasce nel momento in cui i germi, aderendo alla mucosa vescicale, si nutrono e proliferano, generando appunto la cistite.

Quando occorrono gli antibiotici?

Purtroppo è invalso l’uso di ricorrere all’antibiotico appena si manifestano i sintomi della cistite, ma dobbiamo ricordare che questa terapia va usata solo in presenza di un’infezione batterica.

L’utilizzo inappropriato degli antibiotici può rappresentare un problema a lungo termine in quanto si possono sviluppare delle vere e proprie colonie di germi e batteri antibiotico-resistenti. Inoltre, la diffusione di germi e batteri antibiotico-resistenti rappresenta, nel medio-lungo periodo, un vero e proprio pericolo per la salute pubblica.

L’utilizzo del D-mannosio

La parete interna della vescica svolge un ruolo di impermeabilità: essa, infatti, impedisce al liquido presente nella vescica (contenente sostanze tossiche che occorre eliminare dall’organismo) di trasudare. Affinché la trasudazione non avvenga, esistono delle strutture prevalentemente a base di zuccheri (in termini molto generali) che proteggono dall’assorbimento di sostanze tossiche e, allo stesso tempo, prevengono l’adesione dei germi alla mucosa vescicale. L’utilizzo del D-Mannosio permette di ricostruire l’integrità della mucosa vescicale, cioè di ristabilire, per così dire, una buona “smaltatura” dell’interno della vescica, rappresentando una valida prevenzione delle recidive delle infezioni batteriche.

Lo troviamo sotto forma di integratore e in varie formulazioni. Il problema del D-Mannosio è legato prevalentemente al dosaggio. Molto spesso si devono assumere dosi abbastanza elevate e, quindi, la terapia richiede somministrazioni multiple nell’ambito della giornata. Questo può rappresentare un ostacolo al completamento della cura o al mantenimento della profilassi, proprio per la difficoltà della paziente di seguire quotidianamente, con impegno e costanza, il dosaggio prescritto.

L’acido ialuronico può essere utilizzato per curare la cistite?

L’acido ialuronico è l’ultimo arrivato dei dispositivi di profilassi non antibiotica. Oggi è uno dei dispositivi su cui c’è maggiore attenzione da parte della letteratura e della comunità scientifica. L’utilizzo dell’acido ialuronico può essere effettuato sia per via intravescicale – e quindi, rispetto agli altri dispositivi come mirtillo e D-Mannosio, viene portato attraverso un’instillazione direttamente a contatto con la vescica – sia per bocca.

A conferma dell’importanza riconosciuta oggi all’acido ialuronico, è stato pubblicato recentemente un lavoro scientifico sul British Medical Journal, in cui si è dimostrato come, a distanza di un anno, la prevenzione delle recidive infettive sia stata migliore laddove si era utilizzato solo l’acido ialuronico. Si è visto infatti che la terapia antibiotica, con il passare del tempo, determinava l’insorgenza di ceppi batterici resistenti.

Ilaria Minichelli

23/08/2017