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International Self-Care Day:il glossario per una maggiore consapevolezza sulla salute mentale

31 sabato 2021 visualizzazioni:

Spesso ancora considerata un tabù, gli esperti dell’applicazione invitano a una riflessione su alcune parole chiave legate al benessere psicofisico

La maggior attenzione per il proprio benessere è stata per molti uno degli aspetti rivelatori dell’ultimo anno. La riorganizzazione delle priorità individuali ha portato sempre più persone ad avvertire il bisogno di accettarsi ed esprimersi con autenticità, accogliendo anche le proprie vulnerabilità. O c’è stata una spinta nell’imparare le lingue come modo per prendersi cura di sé stessi, per migliorarsi e per focalizzare energie positive sul self-development. Nel 2020, infatti, è stata la voglia di migliorare sé stessi a spingere quasi il 60% degli italiani che hanno iniziato ad utilizzare Babbel, l’app che porta le tue competenze linguistiche ad un livello superior, ad apprendere una lingua, secondo quanto è emerso da uno studio dalla app.

In aggiunta ai benefici a livello psicologico, le lingue offrono una grande occasione per il proprio sviluppo professionale e personale. “L’apprendimento delle lingue aiuta a superare i confini della propria cultura: si osserva il mondo con occhi nuovi, dando vita ad un arricchimento interiore. Il fatto che le lingue riflettano anche la cultura di un Paese fa sì che, studiandole, si metta in discussione il proprio modo di pensare e si diventi più tolleranti e ricchi culturalmente. Inoltre, lo studio delle lingue allena la mente e accresce l’autostima attraverso l’assorbimento di informazioni sempre nuove” – afferma Gianluca Pedrotti, esperto di comunicazione interculturale ed editor del team linguistico di Babbel.

La cura di sé stessi riguarda però anche la sfera della salute mentale, spesso ancora considerata un tabù. Proprio per questo, in occasione dell’International Self-Care Day , gli esperti di Babbel invitano ad una riflessione sul tema attraverso un glossario che raccoglie le parole da conoscere per comprendere la propria situazione psicologica e quelle da accogliere per imparare a riconciliarsi con sé stessi. 

Le parole per una maggiore consapevolezza del proprio stato psicofisico

La transizione verso nuove fasi della vita, il complesso mercato del lavoro e la spinta verso l’omologazione sociale possono avere un forte impatto sul benessere psicofisico delle persone. Ecco alcune parole per descrivere possibili situazioni di disagio:

  • Scarring effect: letteralmente “effetto cicatrice”, è la conseguenza dell’entrata tardiva dei giovani nel mondo del lavoro, con ripercussioni anche di lungo periodo sulla progressione di carriera e quindi sull’autostima
  • Escapism: letteralmente “evasione”, si verifica quando si cerca di evitare qualcosa. Può presentarsi in diverse forme, alcune persone fuggono cercando attività alternative, come dormire e giocare, altre si immergono nel lavoro o si abbandonano a dipendenze
  • Workaholism: i “workaholic” sono coloro che sviluppano una dipendenza dal lavoro, senza riuscire mai a staccare del tutto e trascurando la propria vita privata
  • Diet Culture: insieme di credenze che valorizza la magrezza, l’aspetto e la forma al di sopra della salute e del benessere. Attribuisce importanza alla limitazione delle calorie e induce una diminuzione dell’autostima
  • Overthinkg: può essere tradotto come “pensare troppo”. In senso assoluto, non ha una connotazione negativa. Ma l’assume quando i pensieri diventano ossessivi, si accumulano e si avvitano su sé stessi non solo senza portare a una soluzione, ma assumendo la forma di veri e propri ostacoli ad agire
  • Burnout: dall’inglese “to burn out”, ovvero “bruciarsi, esaurirsi”, indica uno stato di esaurimento emotivo, fisico e mentale causato dell’eccessivo stress lavorativo

Le parole per riconciliarsi con sé stessi

Alcune parole nascondono un universo di significati che si estende ben oltre la loro etimologia. Ecco alcuni dei termini e abitudini chiave per imparare a volersi bene:    

  • Boundaries: letteralmente “confini”, questa parola esprime perfettamente il concetto che prendersi cura di sé stessi non riguarda sempre ciò che si fa, ma anche ciò che non si accetta di fare. Per alcuni ciò può significare non cedere alla pressione di rispondere immediatamente a messaggi o e-mail, rifiutare un invito a cena o ancora non accettare richieste di favori finanziari
  • Unplug“staccare la spina” e spegnere i dispositivi elettronici per allontanarsi dai continui aggiornamenti e dalla sensazione di essere costantemente osservati può essere un’ottima soluzione per ritagliarsi del tempo di qualità
  • Holding Space: letteralmente “mantenere lo spazio”, può avere un doppio significato. Da un lato mantenere un ruolo neutrale in una conversazione senza formulare giudizi, ma semplicemente convalidando e rispettando le emozioni di un’altra persona; dall’altro, vuol dire anche “lasciare uno spazio” a scenari e possibilità imprevisti, accettando che non tutto possa essere controllato direttamente
  • Valid: molte volte, si insiste nel dire che “i sentimenti sono validi” per contrastare la tendenza a elevare il pensiero razionale al di sopra di quello emotivo e ricordare alle persone di non ignorare o screditare i propri sentimenti
  • Cleanse: il concetto di “pulizia” può essere applicato in moltissimi campi, dall’eliminazione del cibo spazzatura ai profili social che causano ansia. Per il proprio benessere è importante “ripulire” ciclicamente le aree della vita inclini ad accumulare polvere (letterale o metaforica)
  • Self-indulgence: essere “auto indulgenti” implica il viziarsi e concedersi delle attività interamente indirizzate alla sfera del piacere personale
  • Immersive fitness: un nuovo modo di vivere il fitness che coinvolge tanto la componente fisica quanto quella emotiva. Fornisce stimoli sensoriali ai partecipanti che svolgono esercizi immersi nella natura grazie all’utilizzo della realtà virtuale

di redazione digital

31/07/2021