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“La grande madre “ – La Mostra

07 lunedì 2015 visualizzazioni:

Il potere della forza delle donne in una mostra

Palazzo Reale – Milano, fino al 15 novembre 2015

Ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale

Keith Edmier – Beverly Edmier 1967, 1998 – Tecnica Mista

Questa mostra, è il frutto di una collaborazione tra istituzioni pubbliche e private nella condivisione di un progetto che porta la grande arte contemporanea, anche nelle sue dimensioni più attuali e innovatrici, nello spazio espositivo più prestigioso della città, rappresentando l ’evento di punta del calendario di Expo in città nel secondo trimestre di Expo 2015.

Attraverso le opere di centoventisette artiste e artisti internazionali e con un allestimento che si estenderà su una superficie di circa 2.000 metri quadrati al piano nobile di Palazzo Reale, “La Grande Madre” analizzerà l’iconografia e la rappresentazione della maternità nell’arte del Novecento, dalle avanguardie fino ai nostri giorni.
 Dalle veneri paleolitiche alle “cattive ragazze“ del post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell’arte è della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, a volte assunta a simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. La madre e la sua versione più familiare di “mamma” sono anche stereotipi intimamente legati all’immagine dell’Italia.
”La Grande Madre” sarà una mostra sul

Maurizio Cattelan – Mother, 1999

potere della donna non solo sul potere generativo e creativo della madre, ma soprattutto sul potere negato alle donne e sul potere conquistato dalle donne nel corso del Novecento. Partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione si amplia per passare in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri. Concepita come un museo temporaneo nel quale si combinano storia dell’arte e cultura visiva, l’esposizione ricostruirà una narrazione trasversale del ventesimo secolo, esplorando i miti e i cliché del femminile, e dando vita a una complessa. Riflessione sulla figura della donna come soggetto e –non più solo– come oggetto della rappresentazione.

 

La mostra si apre con una presentazione dell’archivio di Olga FröbeFKapteyn, che dagli anni Trenta ha raccolto per tutta la vita migliaia di immagini di idoli femminili, madri, matrone, veneri e divinità preistoriche confluite in una vasta collezione iconografica alla quale hanno attinto Carl Gustav Jung, Erich Neumann e molti altri psicologi e antropologi impegnati nelle ricerche sull’archetipo della grande madre e sulle culture matriarcali della preistoria.

Qualche decennio prima gli scritti di Sigmund Freud e le sue osservazioni sul complesso di Edipo avevano trasformato i rapporti familiari e le relazioni tra madri e figli in un dramma di desideri sessuali e tensioni represse che avrebbero segnato l’intero Novecento. Queste atmosfere ritornano trasfigurate nei

Alice Neel – Nancy and the twins, 1971

disegni e nelle incisioni coeve di Alfred Kubin ed Edvard Munch. Le prime sale della mostra alternano queste visioni allucinate all’immagine didascalica della maternità divulgata a fine Ottocento attraverso le fotografie di Gertrude Käsebier e i film della prima regista cinematografica donna Alice GuyFBlaché.


Un’importante sezione della mostra è incentrata sulla partecipazione delle donne alle avanguardie storiche e in particolare, ai movimenti futurista, dadaista e surrealista. Giustapponendo il lavoro di artiste e artisti, la mostra mette in evidenza gli aspetti più contrastanti della modernità, analizzando le radicali trasformazioni dei ruoli sessuali che hanno accompagnato i profondi cambiamenti economici e sociali di inizio Novecento. Lo studio della posizione della donna all’interno del Futurismo –con opere di Benedetta, Umberto Boccioni, Giannina Censi, Valentine De SaintFPoint, Mina Loy, Filippo Tommaso Marinetti, Marisa Mori, Regina, Rosa Rosà e altre – rivela lo scontro tra energie riformatrici e forze repressive nell’Italia di inizio secolo.

Ketty La Rocca – Vergine, 1964-1965

Le sale dedicate al Dadaismo si concentrano sulla nascita del mito della donna meccanica e automatica – “la figlia nata senza madre” come la battezzò Francis Picabia –collocandola nel panorama sociale in rapidissimo mutamento degli anni Dieci e Venti, sia in Europa sia in America. Passando dalle macchine celibi di Marcel Duchamp, Picabia e Man Ray, alle bambole meccaniche di Sophie TaeuberFArp, Emmy Hennings e Hannah Höch, fino alle performance irriverenti della Baronessa Elsa von FreytagFLoringhoven, la mostra descrive le relazioni pericolose che all’inizio del Novecento si intrecciarono tra biologia, meccanica e desiderio.
Il culto della donna nel Surrealismo sarà analizzato attraverso la straordinaria presentazione di cinquanta collage originali da “La donna 100 teste” di Max Ernst, esposti accanto a opere e documenti di André’Breton, Hans Bellmer, Salvador Dalí e! altri. Esplorando le implicazioni estetiche ed etiche della fascinazione surrealista nei confronti del femminile, la mostra porta in primo piano le opere di artiste che abbracciarono e al contempo rifiutarono la retorica del Surrealismo, all’interno del quale trovarono strumenti per l’emancipazione femminile ma anche opprimenti stereotipi sessuali. Questa sezione include capolavori e opere celebri di Leonora Carrington, Frida Kahlo, Dora Maar, Lee Miller, Meret Oppenheim, Dorothea Tanning, Remedios Varo, Unica Zürn e altre artiste dell’epoca, la cui fama è stata a lungo oscurata da quella dei loro colleghi uomini.

La mostra La Grande Madre è accompagnata da un catalogo a cura di Massimiliano Gioni, pubblicato in due lingue, italiano e inglese. Il volume raccoglie più di trecento immagini a colori che illustrano testi monografici e approfondimenti su tutti gli artisti presenti in mostra e una raccolta di saggi e testi critici inediti, commissionati per l’occasione a Marco Belpoliti, Barbara Casavecchia, Whitney Chadwick, Massimiliano Gioni, Ruth Hemus, Raffaella Perna, Lucia Re, Pietro Rigolo, Adrien Sina, Guido Tintori, Calvin Tomkins, Lea Vergine

Osserva nella gallery alcune Opere della Mostra ” La Grande Madre”…

 

Dove?

Palazzo Reale Piazza Duomo 12 – 20121 Milano

Orari?

lunedì: 14.30–19.30

martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30 – 19.30 giovedì e sabato:  9.30 – 22.30 ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Prezzo?

intero: 8 € ridotto: 5 €

Più info?

Fondazione Nicola Trussardi

Piazza Duse 4 – 20122 Milano! T: +39 02 8068821 info@fondazionenicolatrussardi.com

www.fondazionenicolatrussardi.com      www.comune.milano.it/palazzoreale

 

7/9/2015