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Liberati da chi ti butta giù: mini guida per allontare le persone tossiche

28 giovedì 2021 visualizzazioni:

Le relazioni tossiche hanno un impatto negativo sulla salute delle persone. Gli studi, come i Whiteall Studies londinesi condotti su 10mila persone per 12 anni, hanno mostrato un legame diretto tra i “legami affettivi avvelenati” e il sorgere di malattie cardiache o di disfunzioni alla tiroide, fino all’insorgere di problemi come l’obesità. 
 
Quello londinese è solo uno degli studi che mostra bene l’impatto negativo che possono avere alcune relazioni, di coppia, amicizia, lavoro, sulla vita delle persone: «Eppure, le relazioni sono anche il “terreno” che ci permette di apprendere, crescere ed evolvere. Ogni persona, anche quella negativa, può insegnarci un aspetto di noi», spiega Daniele Di Benedetti, esperto di PNL, coaching e autore di bestseller da centinaia di migliaia di copie vendute (“Ricordati di sorridere”, “Amati per amare” e “Fuori dal fango”, editi da Mondadori).
 
Riconoscere una relazione tossica


Nei suoi corsi, libri e video sui social, Di Benedetti offre consigli per una migliore gestione delle proprie emozioni, specie nelle dinamiche relazionali: «Ci sono alcune persone che vogliono buttarci giù. Se una persona ti tradisce, ti delude, ha poco senso alzare la voce, cercare di capire. La strada migliore è allontanarla», spiega Di Benedetti.
 
L’esperto offre alcuni consigli per comprendere i sintomi di una relazione tossica e trovare la forza per aprirsi a nuove strade: «Ricorda: diventerai tutto ciò che critichi se non allontani chi ti ti mente, tradisce, chi abusa di te, mentalmente o peggio ancora fisicamente. La tua vita è più importante. Se una persona non aggiunge valore, devi imparare a lasciarla andare», ammonisce Di Benedetti.
 
Per allontanarla, tuttavia, bisogna prima riconoscere quando ci si trova in una relazione tossica. Di Benedetti offre una guida per capirlo: «Una  persona che si mostra tossica nella relazione con te è, innanzitutto, quella che cerca sempre pretesti per scontrarsi con te, anche quando non vi è alcun bisogno. Che ti sminuisce, svalutando le tue capacità. Che non ti incoraggia a migliorare e anzi pone dei limiti alla tua vita. È tossica una persona che ti trascura, che non mostra più interesse nella tua persona, che ti mente ripetutamente nel tempo, minando alla fiducia, senza la quale non esiste alcun rapporto».
 
Il conflitto positivo e la riscoperta di sé


C’è poi un confine tra conflitto e relazione tossica. L’assenza di conflitto può essere paradossalmente il sintomo di una relazione sbagliata, «eppure – continua Di Benedetti – esistono due tipi di conflitti, quelli che sono delle opportunità per migliorare e capirsi, e un altro tipo di conflitto continuo nel tempo che è legato invece alla tossicità di una relazione, della quale hai preso coscienza, ma stenti a trovare la forza di liberartene». Le persone tossiche non sono sempre “cattive”. Approfittano delle fragilità dell’altro per usarti come «spalla mentale, come ancora di salvezza per non sentirsi sola».
 
Tuttavia, secondo l’esperto, malgrado l’assenza a volte di cattive intenzioni consapevoli, non puoi permetterti di “farti buttare giù dagli altri”: «Lo scopo della tua vita è di trovare la massima espressione di te stesso. Per farlo, devi circondarti di persone felici, che ti sostengono, che fanno il tifo per te. Dalle relazioni tossiche, invece, imparerai la lezione di ciò che non vorrai mai essere», conclude Di Benedetti.


 

di redazione digital

28/10/2021