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Roberto De Gennaro, un tenore che parla d’amore

13 martedì 2015 visualizzazioni:

ROBERTO-DE-GENNARO-1Per una volta non è il cibo a far parlare di Expo 2015, ma la musica, ed è nella sua forma più elegante: la lirica. Un evento ideato da Expo per Milano destinato a chiunque ami coccolarsi con la musica di alto livello. Bella.it ha incontrato ed intervistato una giovane promessa, uno degli artisti che ha cavalcato il teatro Manzoni durante la serata dedicata al Bel Canto.

Expo, ancora una volta se ne parla, ma non è di cibo che si tratta: infatti l’esposizione universale ha anche organizzato eventi di vario genere nella città ospitante, Milano. Uno di questi è “EXPO A TEATRO”, una rassegna di vari eventi a stampo internazionale, tutti collocati nel raffinato ed ampio teatro Manzoni. Una delle serate organizzate da Expo 2015 è dedicata al canto per eccellenza, il “Bel Canto” da cui prende il nome la serata stessa, tenutasi Mercoledì 30 Settembre. Ad allietare gli spettatori del teatro ci han pensato quattro cantanti lirici italiani, tra cui il giovanissimo e talentuoso Roberto De Gennaro, tenore proveniente dalla bella Sicilia, il quale, tra le altre, ha cantato in una maestosa esibizione “Parlami d’amore Mariù”.

Bella.it, dopo aver assistito alla grande serata, ha intervistato il giovane artista. Il cantante lirico ci racconta come vive questa sua passione, piuttosto insolita per un ragazzo che ha un’età in cui, in genere, difficilmente si apprezza questo tipo di musica.

 

 Com’è nata la tua passione per la lirica?

In realtà a me non piaceva la lirica, sapevo di avere una bella voce e di essere intonato ma non ho mai cantato altro. Ho iniziato con lo studio del “Bel Canto” all’età di 16 anni, avendo anche qualche disavventura fino a dover cambiare tecnica e metodo di respirazione. Ciò che mi ha spinto ad avvicinarmi a questo genere è la curiosità di quello che la voce umana può fare, e tutt’ora me ne meraviglio.

Cosa pensano i tuoi coetanei della tua professione? Posti le tue esibizioni sui vari social?

Molto insolita come professione! (ride) Non è come essere medico o insegnante, io stesso provengo da una famiglia in cui di artista non c’è nessuno, però incuriosisce molto come mestiere. Vengono a vedermi, sono attenti a quello che faccio e mi seguono.

Non ho mai postato le mie performance su facebook o da altre parti, forse sbaglio, non so perché, non è una cosa che mi ispira.

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Roberto durante la sua esibizione al Teatro Manzoni di Milano

 

Molto modesto, gli fa notare Bella.it

(ride) Non so se è modestia, forse è carattere. Non riesco.

Ti abbiamo visto sul palco del teatro del Manzoni con uno spettacolo ricco di emozioni. Qual è la canzone che hai amato di più?

Parlami d’amore Mariù e Arrivederci Roma, che son le due che ho cantato da solista. Parlami d’amore Mariù mi ha colpito in particolar modo anche se non sono romantico; l’ho sempre trovata orecchiabile.

Dove vivi? Come si svolgono le tue giornate e quanto tempo dedichi alla musica?

Vivo a Palermo, mi sto affacciando da poco al mondo della musica, ma sono sempre uno studente universitario.

 

Ogni quanto vai a lezione?

Anche se le lezioni non sono obbligatorie, io le frequento regolarmente perché credo sia importante stare a contatto con la gente.

Che facoltà fai?

Dunque, io sono alla magistrale di Musicologia, mi affascinano tantissimo gli studi dal punto di vista teorico della musica.”

E per quanto riguarda le lezioni di canto? Vai a lezione?

Assolutamente sì, è una palestra, come i bodybuilder devono continuare ad allenarsi, lo stesso vale per il cantante.

E tu canti a casa? Rompi le scatole ai vicini?

Sì, sì, ogni giorno (ride)” ci racconta poi un aneddoto “Addirittura quella che abita nel mio stesso pianerottolo un giorno ha detto al mio coinquilino: Meno male che qualcuno canta, almeno mio figlio dorme! Mi ha fatto molto piacere. Più che altro può dar fastidio ai miei amici quando studiano, ma cerchiamo di concordare.

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Qual è il tuo sogno? Come ti vedi tra vent’anni?

Bella domanda! (ride) Sicuramente il mio sogno è quello per cui sto combattendo, sicuramente andare avanti in questo campo.”

Quindi cavalcare i palcoscenici europei?

Assolutamente sì!” risponde con certezza il giovane tenore e continua “voglio arrivare fino in fondo, ci si rimbocca le maniche e si combatte…bisogna lottare per quello in cui si crede! Si vive una sola volta e bisogna fare quel che più ci piace. Come mi vedo tra vent’anni? Mah (riflette un attimo) non faccio mai previsioni, sono scaramantico!”

Vero siciliano! Gli fa notare scherzosamente Bella.it

Ma sì! (ride) Non lo so, preferisco non far previsioni, solitamente ognuno di noi fantastica su quel che vorrebbe fare ma poi ci son tante delusioni, preferisco vivere alla giornata e tenere i piedi per terra. N  on so cosa mi preserva il domani. Lo vedrò.”

 

In quale Paese del mondo avresti grande desiderio di andare?

Mi affascina tantissimo l’Australia

Ma a livello lavorativo o d’esperienza personale?

In entrambi i campi, mi incuriosisce come Paese e anche a livello lavorativo, c’è l’Opera a Sidney quindi..non lo so, ci sono quei posti che ti attirano e non sai perché.

Cosa significa per te cantare?

“Significa mettermi a mio agio, anche davanti ad un pubblico grosso. Fondamentalmente sono una persona molto riservata, che non ama mettersi in mostra, eppure quando canto, mi sento a mio agio.”

 

 

 

a cura di Ludovica Bonini

testi di Marco Trevisan

Photo Credits: Flavio Germani

13/10/2015