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YOGA: QUANDO L’INTELLIGENZA EMOTIVA CONTA

14 mercoledì 2018 visualizzazioni:

Intelligenza emotiva ed intelligenza artificiale: due poli contrapposti, due gradini di una stessa scala che cozzano l’uno contro l’altro e si escludono a vicenda. Ma se l’intelligenza artificiale è quasi meccanizzata, quella emotiva richiede attenzione, cura e dedizione. L’intelligenza emotiva riguarda tutta quella sfera che fa riferimento alla capacità di gestire le emozioni, proprie ed altrui.

Il modo migliore è sicuramente quello di vivere la giornata con tranquillità, perché la frenesia e lo stress dettano nervosismo, voglia di essere pungenti e lasciare la parte di sé più negativa. Lo sport aiuta a sfogare i sentimenti, e primo tra tutti è lo yoga a lasciare vive le emozioni.

Parlando di Yoga, più che di ginnastica, intendiamo una vera e propria disciplina, che affianca posizioni semplici e complesse, ad un respiro studiato: lento ed energico. La disciplina agisce tramite gli asana, posizioni che vengono utilizzate in alcune posizioni yoga: quello che ne deriva è sicuramente un’apertura dei chakra e il conseguente beneficio fisico e mentale.

Oggi un misto di voglia di sperimentare da un lato e moda dall’altro, perché fare yoga conferisce quel misto di fascino e mistero indiano, in tanti lo vogliono sperimentare. Un maestro sarebbe la soluzione ideale, ma la possibilità di buona riuscita è anche per chi sceglie uno yoga fai-da-te.

Per chi è principiante consigliamo cinque posizioni base:

SUKHASANA. Particolarmente adatto a chi vuole ridurre stress ed ansia e alleviare le tensioni alla schiena, si pratica sedendosi a gambe piegate coni piesi sotto le ginocchia opposte. Occhio alla spina dorsale! Da mantenere assolutamente distesa.

BALASANA. Per ritornare bambini. Perfetta per chi soffre di mal di schiena, ha un grande potere rilassante . Ginocchia piegate e volto in basso, ricorda la posizione fetale. Comoda ed efficacie, perfetta per iniziare.

TADASANA. In piedi, la schiena eretta e le braccia distese verso l’alto.  Alzandosi sulla punta dei piedi la posizione prevede un allungamento verso l’alto: difficile da mantenere, ma inizialmente anche soli 30 secondi sono sufficienti a beneficiare sulla postura, tonificando gluei e cosce.

MARJARIASANA. Basta immaginarsi un gatto ed il gioco è fatto. Inspirando profondamente è necessario inarcare la schiena spingendola verso il basso, con busto e mento rivolti verso l’alto.

di Federica Duani
14/02/2018