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Lepo, e struccarsi sarà un gioco

04 martedì 2017 visualizzazioni:

Struccarsi è un gesto importantissimo per tutte noi donne.

Sia ci si trucchi molto, sia ci si trucchi poco, è importantissimo alla fine della giornata, prima di coricarsi, detergere e pulire bene viso, collo e occhi

Tra i tanti prodotti, uno degli ultimi, che sono riuscita a provare, è quello di Lepo.

Uno struccante per occhi bifasico, con acque di camomilla, malva e hamamelis,. Ideale per occhi sensibili, elimina davvero in modo preciso, ogni tipo di trucco, anche quello waterproof, e dona al contorno dei nostri occhi una sensazione d’idratazione e freschezza, senza scordare, che aiuta a proteggere le ciglia e le rende più forti.

 

Con olio di argan, camomilla, olio di crusca di riso, acqua di hamamelis e ribes nero, senza profumo, senza siliconi, peg, edta e parabeni, questo struccante Bifasico è VEGAN OK, NICKEL TESTED, dermatologicamente testato e con il 99% ingredienti di origine naturale. Che chiedere di più?!

Basterà agitarlo bene per fare miscelare le due fasi tra loro, e poi applicarlo sarà un gioco da ragazzi. Ovviamente, ricordatevi sempre di struccare gli occhi con un movimento rotatorio dall’interno verso l’esterno.

A questo punto, “occhi chiusi” per una volta…e cotone alle mani!

www.lepo.it

Di Sveva Silva

4/7/2017

Per vederci meglio…

04 martedì 2017 visualizzazioni:

L’intervento della cataratta, ossia l’estrazione del cristallino opacizzato e la sua sostituzione è ormai collaudatissimo e di grande efficacia . Oggi è possibile operare con tecniche innovative. Ne parliamo con il Dottor Marco Fantozzi, oftalmologo tra i più esperti in Italia.

La cataratta è la progressiva opacizzazione del cristallino, una lente biconvessa, grande il doppio di una lenticchia, situata all’interno del nostro occhio, appena dietro all’iride e colpisce soprattutto persone sopra i 60 anni. Spesso chi ne è affetto non se ne rende conto fino a quando non incontra difficoltà visive o la necessità di cambiare frequentemente gli occhiali.

L’intervento di cataratta è l’operazione più eseguita al mondo e quella in cui vengono utilizzate tecnologie all’avanguardia e più innovative. La nano chirurgia associata alla chirurgia  con Femto laser adesempio sono due tra le più moderne tecnologie a disposizione del chirurgo oftalmologo. Consentono, infatti, di operare la cataratta  e di eliminare miopie elevate, ipermetropie elevate, astigmatismi elevati e presbiopia senza bisturi, senza ultrasuoni e senza danni ai tessuti sani circostanti con minori rischi intra e postoperatori. Grazie a queste nuove metodiche il recupero visivo è ancora più veloce e duraturo nel tempo.

Queste tecnologie  hanno dimostrato sicurezza ed efficacia rispetto alle apparecchiature tradizionali utilizzate per questo intervento- spiega Marco Fantozzi , oftalmologo presso il Centro di Chirurgia Laser della Casa di Cura San Rossore a Pisa. Rispetto alla facoemulsificazione tradizionale, garantiscono infatti un basso tasso di complicanze intraoperatorie e un rapido recupero visivo del paziente.

Questa procedura associa i vantaggi delle due tecniche, con il risultato di un miglioramento della visione. Femto e nano laser riducono infatti fortemente lo stress chirurgico su strutture delicatissime come l’endotelio, lo strato più interno della cornea, e l’iride che possono essere danneggiate da un uso eccessivo di energia e di ultrasuoni, tipici delle tecnologie tradizionali..

Questa evoluzione tecnologica consente un ulteriore passo avanti anche nelle chirurgia dell’occhio ed in particolare del cristallino- conclude Fantozzi.

Per approfondimenti visionare il sito www.ultralaser.it

Redazione Bella.it

4/7/2017

Dimmi che costume indossi e ti diro’ chi sei!

04 martedì 2017 visualizzazioni:

Scopri la tua personalità attraverso il costume che indossi! Estate 2017

Arriva l’estate ed eccoci con il solito dilemma: quale costume indossare? Non tutte abbiamo il fisico mozzafiato di Belen e, per molte di noi, purtroppo la scelta della mise da spiaggia diventa un vero e proprio tormento, soprattutto quando c’è qualcosa da nascondere! Eppure, nonostante le nostre insicurezze pre-spiaggia, noi donne nel 2016 abbiamo prediletto il bikini: una ricerca di linea intima, rivista di settore, rivela che l’85% per cento delle italiane ha optato per il bikini e  solo il 15 % ha preferito l’intero.

Ma cosa si cela dietro questa scelta? Optare per un modello anziché per un altro può raccontarci molto della nostra personalità e dell’uomo che andremmo ad incuriosire: “il costume è una sorta di partner, rappresenta l’altra parte della donna, è ciò che la completa, regalandole una immagine ben precisa davanti al mondo intero” sostiene il nostro esperto, il dott. Francesco Attorre, sessuologo clinico, che aggiunge “viene scelto da lei in base a parametri ben precisi, che sfuggono alla sua consapevolezza ma non al suo inconscio”.

Oggi la donna non ha più paura di nascondere il suo “essere mamma”: “per mamma non si intende soltanto il partorire dei figli, bensì l’essere contenitore di emozioni, pensieri, sensazioni, sentimenti, passioni, di qualcosa cioè capace di fecondare e di regalarsi a chiunque sappia valorizzarlo arricchendolo di sé“, spiega Attorre, sostenendo che noi italiane optiamo per il bikini per la nostra natura libera di accostarci alla vita: “la pancia libera nasconde la libertà profonda che la donna si riconosce di proporsi alla vita in modo innovativo e seducente, ed esprime altresì il desiderio di fare emergere, in modo chiaro ed inequivocabile, i tratti di femminilità, dettagliando fianchi e schiena, due zone altamente sensibili alle carezze”.

Dr Francesco Attorre

Ma quanto è determinante la scelta del costume per conquistare la nostra preda?

Per il sessuologo è particolarmente importante, infatti “l’impatto visivo che un costume, piuttosto di un altro, riesce a dare al primo sguardo nel maschio è fortemente stimolante in termini di eros, perché accende i lobi frontali, quelli che catturano le immagini e le passano poi al vaglio delle emozioni“. Cosi, attraverso i segnali provenienti dai colori e dalla forma del costume, “il maschio si costruisce una idea immediata della donna in termini di sensualità, orientandosi di conseguenza” conclude il dottore.

Ma entriamo nel dettaglio, scoprendo secondo il nostro esperto quali sono i tratti psicologici caratteristici di tutte le opzioni da proporre in spiaggia:

Costume intero (come Laura Pausini)  

Il costume intero racchiude, e quindi esprime il desiderio della donna di tenere dentro sé qualcosa di sé che nessun uomo potrà mai veramente conoscere. Chi lo indossa sente il bisogno di proteggersi e di proteggere la propria fragilità. Si riconosce una straordinaria sensibilità, ma allo stesso tempo una ansia di fondo, legata soprattutto al giudizio degli altri ed al bisogno di assecondare, in qualche modo, le aspettative degli altri, prime tra tutti le persone importanti della propria vita. Spesso finisce per essere permalosa e questo la porta a volte a restare sola.

Chi attrae e che tipo di relazione cerca: è una donna-mamma che non ama sedurre, ma lasciarsi sedurre da un uomo-padre in grado di prendersi cura di lei come persona, prima che sentirla femminile e sensuale. Cerca un uomo in grado di “sentire” profondamente i propri bisogni, anticipandone le richieste di aiuto. Qualcuno, cioè, capace di sentirla dentro in modo dolce ed amorevole.

Costume bikini (come Kim Kardashian)

La donna bikini rappresenta sensualità, libertà, voglia di intraprendenza e determinazione nelle proprie scelte. Allo stesso tempo tende a dividere e compartimentare esperienze, sensazioni, vissuti, persone, tende cioè a non fermarsi ad uno sguardo d’insieme, bensì ad individuare i dettagli, quelli che fanno la differenza. La voglia di libertà assai spesso la porta a trasgredire, mostrandosi imprevedibile e a tratti ingestibile. Maliziosa e sensuale, sa raggiungere il proprio obiettivo con decisione e grinta.

Chi attrae e che tipo di relazione cerca: un uomo in grado di sfidarsi e sfidare, così come ama fare lei. Un uomo che sappia unire le dosi di latin lover con quelle di scaltro stratega, che sappia cioè cavarsela in qualunque occasione senza aver bisogno di lei e senza che lei in qualche modo debba aver bisogno di lui, se non nelle effusioni della intimità. Un uomo, infine, che riesca a guardare le sfumature delle cose, che si liberi del bambino che ha dentro e che si lasci andare a qualsiasi esperienza, imparando dai propri sbagli.     

Costume trikini (come Paris Hilton)

E’ esattamente a metà tra le due descrizioni precedenti. Non riesce a differenziarsi completamente nell’uno o nell’altro e così finisce per osare, orientandosi verso il bikini, ma mantenendo un legame tra i due pezzi, senza tuttavia coprirsi eccessivamente, come accade invece col costume intero. È una donna che crede nei propri valori, ma allo stesso tempo sente forte il bisogno di osare, trasgredendoli. Sente, cioè, la necessità di lasciar parlare la propria femminilità senza dimenticare però che quella femminilità è casta, pura, perché fonte di fecondità. Il legame tra i due pezzi è il legame che la donna crea tra corpo ed anima, tra desideri e bisogni, tra sogno e realtà. È una donna fortemente sensuale, perché consapevole del proprio valore, e pronta a qualunque sacrificio pur di giungere all’obiettivo prefissato, senza mai tuttavia far soffrire qualcuno. In tal caso recede dal proprio proposito.       

Chi attrae e che tipo di relazione cerca: un uomo in grado di mentalizzarla prima che affascinarla. Un uomo che sappia mostrare intelligenza oltre che bellezza e sensualità. Un uomo che sappia mantenere le promesse e non dimentichi; infine, un eterno ragazzo che sappia diventare grande mantenendo però l’innocenza della sua adolescenza. La relazione che cerca chi indossa un trikini è di complicità costante, in una dimensione di curiosità che porta entrambi a scoprirsi piano piano, cercandosi instancabili.    

Topless (come Belen Rodriguez)

La donna topless rappresenta leggerezza e superficialità davanti alle esperienze della vita. Il seno rappresenta fonte di nutrimento per il neonato. Scoprirlo significa non proteggere la fonte di tale nutrimento, dunque rischiare possa simbolicamente esaurirsi. Chi indossa un topless vuole mostrare una certa dose di indifferenza dinanzi alle ferite della vita, un distacco dai sentimenti che fanno più male, come l’amore, ed un avvicinamento al pragmatismo esistenziale, per cui qualsiasi cosa esiste lo fa per uno scopo, esaurito il quale, non serve più. È una donna apparentemente forte, in realtà assai fragile, ed in costante dubbio dinanzi alle cose. Ama il lusso e le cose belle, ma tante volte non riesce a farne piena e vera esperienza proprio perché si ferma in superficie, senza scendere in profondità, alla sorgente delle emozioni.  

Chi attrae e che tipo di relazione cerca: un uomo che non si faccia troppe domande e che badi agli aspetti concreti della esistenza, assicurandole una ottima qualità di vita all’interno della relazione. Un uomo sicuro di sé e poco presente nel quotidiano, un uomo che non idealizzi troppo e soprattutto non la carichi di responsabilità, che altrimenti verrebbero rigettate al mittente. La relazione che cerca è orientata a fare esperienza di piacere lungo il percorso della vita, un piacere che sappia essere “senza condizioni”.   

 Total naked (come Jessica Alba)

L’opzione di nudo totale rappresenta la  donna che non ha nulla da far scoprire di sé, nulla che valga la pena nascondere perché possa esprimersi piano piano, seducendo. La donna in nudo integrale non sa scegliere e così prende tutto e da via tutto, persino l’immagine di sé. Il compito inconscio che segue è quello di imbarazzare chiunque incontri sul proprio cammino, tirandone fuori i lati peggiori; però ha anche bisogno del consenso altrui per accettarsi, altrimenti finisce per soffrire al punto di ammalarsi. Quel nudo nasconde altresì una profonda ferita infantile, quando le è stato negato di esprimere ciò che avrebbe voluto. Nell’essere senza veli si regala la possibilità per la prima volta di essere amata così com’è, senza se e senza ma.     

Chi attrae e che tipo di relazione cerca: un uomo che sappia riconoscerle l’autonomia, collaborando su tutto al fine di non sovraffaticarla e invece consentirle, in tal modo, di prendersi del tempo per sé, riscoprendosi e riscoprendo il mondo intorno a sé e la meraviglia che sa regalare. Un uomo che non parli troppo di emozioni bensì piuttosto di sensazioni. Un uomo che non menta mai. Sarebbe il tradimento peggiore di tutti, per quella donna imperdonabile.   

Il pareo o il caftano (come Mara Venier)

La donna pareo è sensibilità profonda, sensualità fine e raffinata, saggezza. E’ una dama di un’altra età, una donna colta che ama conversare di arte, cultura, poesia. Una donna a tratti malinconica, ferma ad un tempo che non è passato mai. Ama fare i conti con i ricordi piuttosto che con i sogni. Vive del proprio passato è non perde occasione per arricchirlo di nuove sensazioni, nuove emozioni, riscrivendolo ogni istante. Apparentemente timida, sa mostrare, se attaccata alle spalle, artigli feroci.   

Chi attrae e che tipo di relazione cerca: un uomo creativo, capace cioè di inventare emozioni partendo da cose semplici. Un uomo che sappia essere stiloso, mai volgare, mai bambino ai suoi occhi. Un uomo che sappia trattarla da donna, senza perdere di vista la bambina che dietro quel corpo di donna si nasconde. Un uomo che non alzi mai la voce e che sappia argomentare scelte ed opinioni. Un uomo che non corra troppo veloce, bensì scandisca il tempo con progetti e programmi da vivere nel presente, un presente in cui il noi sappia esprimere tutto il suo valore, diventando conferma. 

A questo punto, voi in che donna vi riconoscete? volete giocare con noi di Bella .it? mandateci una foto del vostro look estivo, e vi pubblicheremo sicuramente….

Al solito, ringraziamo il Dr. Attore per queste informazioni che trovo veramente pertinenti e simpatiche…  

www.francescoattorre.it

Di Francesco Attorre

4/07/2017

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Spettacolari Coldplay a San Siro

04 martedì 2017 visualizzazioni:
Il concerto evento dell’anno ha avuto come protagonisti i Coldplay che ieri sera a San Siro hanno fatto sognare più di 50000 Fans con il loro colorato e scenografico spettacolo.

Lo stadio milanese è teatro delle uniche due date italiane del gruppo, 3 e 4 luglio; biglietti esauriti già dopo poche ore dalla messa in vendita di un anno fa con scandali annessi e cifre proibitive per l’acquisto.

“Ascoltare il concerto dei Coldplay dal parcheggio” é il gruppo con 88 mila fans  creato su Facebook appositamente per “i poveri”, quelli che non hanno avuto la possibilità di acquistare online i biglietti e che ieri sera si sono ritrovati fuori da San Siro a cantare e postare video sui social.

Misure alternative per non mancare all’imperdibile concerto evento dell’ estate 2017.

 

 

di Sofia D’Altrui

4/07/2017

 

 

 

 

Io dico NO all’abbandono! E tu?

04 martedì 2017 visualizzazioni:

Ormai si sa, ogni anno soprattutto verso il periodo estivo, vengono abbandonati tanissimi animali, specialmente cani. C’è sempre un’alternativa all’abbandono.

Ogni anno vengono abbandonati circa 100.000 cani per i motivi più disparati: un figlio in attesa, l’arrivo di un altro cane oppure la famiglia vuole andare in vacanza in un posto in cui i cani non sono accettati od ormai è diventato “un peso”.

Penso che qualsiasi tipo di giustificazione sia vana, di fronte a tanta cattiveria. Per fortuna che ci sono i canili, come ad esempio quello di Animal’s Emergency a Trezzano sul Naviglio, in cui ogni giorno tantissimi volontari si prendono cura dei nostri amici pelosetti.

Gli animali hanno i nostri stessi diritti, per questo motivo il canile di Animal’s Emergency si attiva per garantire la sopravvivenza minima e un minor soggiorno possibile, procurando cibo, interventi medico-sanitari e spazi.

Il canile di Trezzano sul Naviglio si avvale esclusivamente dell’autofinanziamento e della collaborazione di volontari. Gli obiettivi che si prefigge sono innumerevoli: monitorare le colonie feline, prestazioni sanitarie cani/gatti, sterilizzare il proprio cane/gatto gratuitamente, accelerare l’anagrafe canina, promuovere iniziative nelle scuole per rispetto degli animali/ambiente e intensificare la lotta contro i combattimenti clandestini.

Il canile in funzione dal 2012, è composto da 3 aree. Al centro le stanze sono utilizzate come ufficio, ambulatorio veterinario e sala riunioni volontari. Nell’ala sinistra vengono ospitati i cani provenienti dai comuni convenzionati (canile rifugio), dopo aver trascorso i dieci giorni di osservazione presso il canile sanitario. Nell’ala destra vi sono i box destinati ad ospitare quei cani che per vari motivi non possono seguire i propri padroni in ferie o in altre occasioni (pensione), e animali esotici (struttura zoofila), oltre alla cucina e la lavanderia.

I box per i cani sono muniti di porte isolanti e di riscaldamento, allo stesso tempo le stanze per gatti ed animali esotici hanno dotazioni particolari per assicurare i massimi comfort, benessere e sicurezza. All’esterno c’è un cortile e tre ampie aree verdi recintate, in cui almeno due volte al giorno i cani sotto l’occhio vigile dei volontari sono liberi di correre e giocare.

A tutti i cani viene data la possibilità di riacquisire e/o sviluppare delle capacità, affinché il periodo di tempo tra l’arrivo in canile e l’adozione sia molto breve, grazie alla stesura di un progetto pedagogico studiato per ogni singolo cane da esperti in educazione cinofila, alla formazione dei volontari e al tanto tempo dedicato alle passeggiate e al gioco.

Qui i volontari hanno un ruolo attivo: si possono proporre anche come aiutanti nei lavori manutenzione della struttura oppure partecipando alle raccolte fondi, cibo, coperte, strumenti per le passeggiate durante i weekend presso i banchetti informativi presenti nelle più grandi catene dedicati agli animali.

Se volete, anche voi potete diventare volontari! Potete scegliere voi quanto tempo dedicare ai nostri amici a quattro zampe e in che modo. Il canile è aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 17; mentre gli orari della domenica sono 9,30 – 12.30 e 15-17.

Presso il canile di Trezzano sul Naviglio Animal’s Emergency potete trovare più informazioni e i contatti per chiamare direttamente la struttura. Nella galleria i cani adottabili e i numeri per chi volesse adottare i gatti!

Ilaria Minichelli

03/07/2017

Il vino fa “buon arte”

03 lunedì 2017 visualizzazioni:

E’ stata inaugurata a Capalbio l’esposizione Arte&Vino sabato 1 luglio

Presso la Cantina di Monteverro, saranno esposte le opere dell’artista Elena Saracino a cui sono ispirate le nuove etichette di Verruzzo e Vermentino

L’artista friulana rende omaggio ai due vini nell’ambito del progetto Arte & Vino, ideato e curato dall’associazione culturale Il Frantoio”

Monteverro non è solamente una cantina gioiello adagiata sulle colline fra Capalbio ed il Monte Argentario. E’ una realtà giovane e dinamica, attenta all’ambiente e alla valorizzazione del territorio. Per questo motivo da tempo Monteverro è coinvolta nel progetto Arte & Vino, ideato e curato dalla locale associazione culturale Il Frantoio (http://www.frantoiocapalbio.com) che ha l’obiettivo di creare un percorso enoartistico che tocchi arte, cultura, cibo, vino e ambiente, caratteristiche ben espresse dal Capalbiese.

Anche quest’anno il progetto si ripete, chiamando diversi artisti a collocare temporaneamente le loro opere presso le aziende vitivinicole per creare una mappatura dell’Arte e del Gusto. Capalbio cerca così di conquistare un pubblico che, alla passione per il vino, unisce anche quella per l’arte. Monteverro quest’anno ospiterà le opere di Elena Saracino, artista friulana, che ha reinterpretato le etichette di due vini della tenuta.

L’essenza del mio lavoro si concentra sulla comunicazione esclusiva con l’ambiente e le persone. Attraverso un linguaggio tridimensionale volto in due direzioni, scultura e installazioni, seguo un’indagine comune che esprime in simboli la metamorfosi infinita della vita.”, così si racconta Elena Saracino sul suo sito www.elenasaracino.com

E le etichette di Vermentino 2016 e Verruzzo 2015 della tenuta di Capalbio prendono vita da questo approccio all’arte. “ Mi piace pensare alle mie istallazioni come a qualcosa di simbolico che faccia leva sulle emozioni”.

Disegno a pastello, tratto leggero e colori tenui per i tre fiori bianchi che ornano il Vermentino, perfetta espressione di questo bianco dall’attacco fresco e vibrante con toni di agrumi, pompelmo rosa, mela verde, pesca e mandorle. Un elegante gioco di linee e sfumature che rendono omaggio alla raffinatezza della Cantina di Capalbio. “I fiori chiusi e bianchi sono simbolo dell’innocenza dell’infanzia”, spiega l’artista.

Segno deciso e una tonalità lilla scuro per il Verruzzo, un rosso di carattere, elegante, pieno di aromi. “Il rosa lilla è un omaggio al mondo femminile, alle giovani che stanno per conoscere il mondo”.

C’è una certa sacralità simbolica nella scelta dei fiori e delle loro colorazioni. “Un richiamo alla terra e alla natura, e contestualmente anche la successione delle fasi della vita: il fiore che sboccia lentamente così come la vita, qualcosa che sta per nascere e che vedrà il bello e il brutto dell’esistenza”.

Un vero e proprio restyling dal sapore artistico per due delle etichette della Tenuta: il Vermentino 2016, il bianco espressione della viticultura tradizionale della costa toscana e il Verruzzo 2015 – il cui nome significa piccolo cinghiale a riprova del suo temperamento forte e dinamico.

a questo punto, non ci resta che andare a vedere questi posti meravigliosi, e perché no, concederci un buon bicchiere di vino.

Di Isabella Colombo

3/7/2017